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Giuseppe Chiaia
Articoli di questo autore
I Ricordi. La Speranza.
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mercoledì 3 luglio 2019
di Giuseppe Chiaia |

Considerazioni delicate e pulite di un adulto che sente nel cuore, ancora, il campanellino dell’infanzia.
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L’Arte e il Furore
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venerdì 9 giugno 2017
di Giuseppe Chiaia |

Dalle esili dita di un bambino e dal suo violino, può nascere un canto di pace?
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A mio padre.
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mercoledì 23 marzo 2016
di Giuseppe Chiaia |

Con
composto dolore. |
Islamismo e Antisemitismo.
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domenica 15 novembre 2015
di Giuseppe Chiaia |

In momenti come quelli che stiamo attraversando, la Storia insegna a non dimenticare che...
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Dante Alighieri...
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mercoledì 27 maggio 2015
di Giuseppe Chiaia |

...e
i messaggi cifrati celati nella Commedia. |
Leggere...
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domenica 25 gennaio 2015
di Giuseppe Chiaia |

Fa bene all’anima...
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I Politici
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domenica 30 novembre 2014
di Giuseppe Chiaia |

(in)giusti privilegi di casta?
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Lontananza.
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sabato 8 novembre 2014
di Giuseppe Chiaia |

"Il cuore bussa alla porta dei suoi ricordi..."
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Lettera all’ Amico Vince.
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giovedì 6 novembre 2014
di Giuseppe Chiaia |

Un vero e sincero sentimento di solidarietà non conosce distanze...
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In nome del Popolo Italiano
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mercoledì 19 marzo 2014
di Giuseppe Chiaia |

Le sentenze vengono emesse con questa formula, ma il popolo che ne pensa?
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Quell’estate...
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martedì 10 settembre 2013
di Giuseppe Chiaia |
Negli occhi di Luigino, il mare Nella sua mente, gli insegnamenti di Carmine sul mulinello e sulla canna da pesca. |
Avrei voluto dirti...
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giovedì 30 maggio 2013
di Giuseppe Chiaia |

Prima che tu te ne andassi, Amico mio, che...
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Le Fiabe.
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giovedì 25 aprile 2013
di Giuseppe Chiaia |

Tra passato e presente.
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Ritorno al Futuro (La Macchina del Tempo).
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venerdì 21 settembre 2012
di Giuseppe Chiaia |
 Se per una strana distorsione fra spazio e tempo poteste parlare "in diretta" con Socrate, cosa gli chiedereste, e quali sarebbero le sue risposte? Un fantastico e avvincente viaggio da compiere tutto d’un fiato. |
150 anni, per un’Italia ancora alla ricerca della propria identità.
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lunedì 28 marzo 2011
di Giuseppe Chiaia |
 Fin dalle scuole elementari mi è stato inculcato il mito di Roma ( parlo degli anni trenta e quaranta del secolo scorso ) e il sabato diventava, per me e per la gioventù del tempo, l’occasione di vestire una divisa che mi riempiva di vanità orgogliosa, convinto della supremazia storica e culturale dell’Italia fascista. Tutto mi parlava della grandezza della Patria; nelle aule delle elementari, riproduzioni in formato gigante delle grandi battaglie delle guerre di indipendenza, palpitavano di eroismi, di assalti all’arma bianca, di moribondi che, nello spasimo della morte,lanciavano l’ultimo sasso all’odiato austriaco: era una storia appesa alle pareti di un’aula; e fu così che imparammo l’audacia di Vittorio Emanuele II, tra gli zuavi francesi, nelle battaglie di Solferino , San martino, l’eroismo sfortunato degli eroi i Villa Glori o del Vascello, in quel di Roma, nell’utopia della repubblica romana; I Mameli, i Cairoli, i Manara, erano degni eredi dei Turno e delle Camille, degli Euriali e dei Nisi, che, dopo quasi 19 secoli, risvegliavano i fasti dell’impero dei Cesari,dopo i quali, non avemmo, caduto l’impero romano d’occidente, dignità di nazione; e mentre Francia e Inghilterra si fregiavano della " Chanson de Roland ", la prima, e della " Tavola rotonda " la seconda, noi, derelitti epigoni della maestà di Roma, preferimmo ammantarci nell’oscurità dei templi grigi dell’alto medioevo... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TESTO-
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Acque amare del Mediterraneo.
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domenica 6 marzo 2011
di Giuseppe Chiaia |
 Quanta storia ha solcato questa conca di acqua, culla delle più antiche civiltà; lungo le sue coste sono nate, leggende, miti, popoli i più diversi, religioni, pirati e navigatori, esploratori e scienziati: insomma, un coacervo di razze che, tuttavia, ancora oggi, non riescono a trovare un’unità culturale, se non religiosa, che possa determinare una comunione d’interessi che non siano gli egoismi economici, causa prima della tragedia che affligge, oggi, masse disperate di popoli ai quali è ancora negata la dignità umana. In un articolo dello scorso anno, quando ancora nulla faceva presagire il sordo rancore che oggi corre dal Marocco agli Emirati Arabi, ricordai, ai pochi lettori che hanno la bontà di leggermi, che la Società italiana era pervasa da un senso di pessimismo politico che poteva sfociare in proteste più o meno accese da parte di cittadini, stanchi di una classe politica che si è costruita privilegi satrapeschi e che pesa, enormemente, sulla ricchezza sociale prodotta dal lavoro, allo stesso modo, come la pulce, sul vello di un cane. Ho sbagliato luoghi e popoli; invece di gridare, in malo modo, lo scandalo della corruzione dilagante nella nostra nazione, oggi rimaniamo ammirati dalla determinazione dei popoli della "quarta sponda" che, incuranti della strage ordinata dai loro tiranni, si stanno conquistando la libertà e la democrazia... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.
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...E’ la solita storia...
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sabato 15 gennaio 2011
di Giuseppe Chiaia |
 Si dice che: " nemo propheta in patria". Ma non era difficile prevedere- per come si era previsto nel precedente articolo che il governo non sarebbe caduto, per il semplice fatto che la maggior parte degli eletti dei due rami parlamentari non sarebbe stata disposta a perdere le prebende mensili e la discreta pensione di ex onorevoli. Ma cio’ che turba l’elettorato è il degrado continuo delle istituzioni democratiche e il continuo disattendere dei principi fondamentali della nostra Costituzione, malgrado i continui forti richiami del Presidente della Repubblica. Tra maggioranza e minoranza esiste un vero baratro non di incomprensione ma di odio viscerale, per cui qualsiasi progetto legislativo proposto dalla maggioranza è da ricusare " a priori "; e viceversa, qualsiasi innovazione della minoranza non trova accoglimento, mentre ogni dialetica si riduce ad uno scambio quasi sempre contrario, ma sempre violento ed oltraggioso; E per la sinistra parlamentare le più violente " ’pasionarie " sono la Bindi e la Finocchiaro, nelle quali è evidente la turbativa del climaterio. Il presidente Fini è scaduto del tutto agli occhi dell’opinione pubblica, ancorchè cerchi di giustificare, con argomenti degni di un " azzeccagarbugli" qualsiasi, il prestigio di una carica che non gli appartiene più, nonostante i ridicoli sofismi dei suoi più fedeli sostenitori... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.
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Natale di guerra !
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venerdì 10 dicembre 2010
di Giuseppe Chiaia |
 Mancano pochi giorni al 14 dicembre p.v. e tutti gli italiani aspettano, trepidi, lo sviluppo di nuovi eventi politici che dovrebbero portare una ventata di gioiosa ripresa economica e sociale a tutti noi. Già in precedenza, il sottoscritto pronosticava un nulla di fatto e che il confronto, teso fino a sfiorare la violenza, fra la suddetta maggioranza attuale, sarebbe stata tutta una farsa tra secessionisti di tutte le parti parlamentari, per meglio lucrare poteri di varia natura. Ma che ragione c’era di apportare questo enorme putiferio, in un momento storico come l’attuale, che ci vede in prossimità di una grave crisi economica, alla quale non si vuole applicare una serie di interventi legislativi capaci di garantire il superamento della presente fase storica ? Si badi bene che quanto si andrà esponendo non è la panacea del problema, né un susseguioso suggerimento lapalissiano: è soltanto l’amara conclusione della gattopardesca visione della politica, per come, genialmente, l’ha intuita il grande ed attuale pensiero di Tomasi di Lampedusa: in sintesi, bisognerebbe cambiare tutto, perché tutto abbia a rimanere come prima ! ! ! Pertanto, " nessun tema : tutto resterà immutato e le sorti d’Italia resteranno tali se non si determinerà un rivoluzionario e radicale rinnovamento di tutta la classe politica attuale, dall’estrema destra all’estrema sinistra da Roma alle regioni... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.
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La caduta degli Dei.
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lunedì 22 novembre 2010
di Giuseppe Chiaia |
 L’incalzare degli ultimi avvenimenti politici ha messo a nudo quanta pochezza morale caratterizza l’agire dei rappresentanti politici della nostra Repubblica. Ed a ciò concorrono quasi tutti i mezzi di comunicazione; infatti, sia che si ascoltino i TG, sia che si leggano i giornali, tutti, concordemente, usano un linguaggio violento teso a ridurre l’avversario politico come un " Annibale alle porte di Roma ". Si considerino le interviste al Robespierre nostrano, cioè, all’On. Di Pietro ( il buon Totò gli avrebbe ripetuto quel famoso "mi faccia il piacere" rivolto all’On.Trombetta): ogni frase è animata da un’espressione di odio contro colui che si ritiene sia il male della politica italiana, vale a dire: BERLUSCONI,( che, a dirla tra noi, non è uno stinco di santo!! ): ed è tutto un coacervo di reciproche accuse; come lo scavare nella vita privata di ciascuno, alla ricerca spasmodica di scandali;e la notizia scandalistica tiene banco !! Persino il flemmatico D’Alema, in una recente trasmissione di BALLARO’ ha ceduto alla rabbia ed all’adrenalina, abilmente scatenata dalle provocazioni del flemmatico direttore de " IL GIORNALE ". E dove sta quella sobrietà, quella saggezza politica, quegli imperativi morali di Kantiana memoria, che fanno il paio con la precettistica evangelica, che furono abito comportamentale costante di uomini come... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO
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Cepit efferri superbia...
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giovedì 4 novembre 2010
di Giuseppe Chiaia |
 Quello espresso nel titolo, è il concetto lapidario col quale Cicerone bollò il desiderio smodato di Catilina per conquistare il potere assoluto nella lussuriosa e decadente repubblica romana ( 67-62 a.C.); e non a caso, a dirla con il Vico, stiamo rivivendo la fine di questa nostra Repubblica, che come allora, è sconvolta dagli scandali, dal degrado della società civile, dal crollo delle economie, dalla violenza dei tanti e troppi facinorosi. Di fronte a questi eventi non resta che precipitare in una dittatura che sarebbe il peggiore dei mali. Ma ritornando al tema, non vi è chi non paragoni il comportamento di molti politici tesi a conquistare (immeritatamente) mete poste al di là delle doti personali. Se, ad esempio, consideriamo il lavorìo politico messo in atto dal presidente della Camera dei deputati da un paio d’anni or sono,si nota, senza ombra di dubbio, la volontà di rompere col triumvirato - Berlusconi, Bossi, Fini-con metodo simile usato dal grande Cesare, allorché decise di far fuori i soci Pompeo e Crasso. Ma Cesare aveva ben altre doti che non il supponente Fini; perchè Cesare era Stratega militare ineguagliato; era forbito letterato, tanto da meritare, ancora oggi, il deferente omaggio dei latinisti e le lamentele dei liceali. Ancora, Cesare era politico di grandi capacità operative: basti, a tal proposito l’illuminata " Lex Julia agraria", con la quale distribuì i terreni... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.
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Degno erede di Luigi Einaudi.
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sabato 18 settembre 2010
di Giuseppe Chiaia |
 Sono trascorsi appena trenta giorni dalla dipartita del Presidente Cossiga, e già il silenzio della politica la dice lunga circa la spocchiosa ipocrisia di quanti, falsamente compunti per la perdita di un così emerito italiano,cercano di ovattarne, quanto più è possibile, la memoria; e già! Perchè Cossiga fu il Socrate intemerato della classe dei politicanti, al punto che la sua morte ha fatto tirare un sospirone di sollievo a tutti quelli che della politica hanno fatto strame. Chi non ricorda l’accorrere ai funerali, di personaggi ai quali, quando era in vita, riservò giudizi fiammeggianti di feroce ironia che, al confronto,una spruzzata di vetriolo in faccia si sarebbe potuta paragonare ad un’acqua lustrale? A tal proposito, si riveda la galleria del "picconatore" che "Il Giornale" di Feltri altro "picconatore " ha pubblicato in data 10 agosto u.s., nella quale questo Presidente Emerito della Repubblica ha formulato una classifica impietosa di giudizi nei confronti di quanti (siano essi di Destra, o di Centro o di Sinistra) costellano, come astri opachi, il nostro parlamento; vale la pena ricordarne qualcuno, se non altro, affinché gli italiani se ne ricordino in caso di probabili nuove elezioni, per esempio, D’Alema ("il miglior fico del bigoncio del centro sinistra;buono scattista, ma non arriva ai cento metri")... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.
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Giulietta...
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sabato 29 maggio 2010
di Giuseppe Chiaia |

Che passione !!!
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Sinistri scricchiolii ad Est di Capo Matapan.
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lunedì 3 maggio 2010
di Giuseppe Chiaia |
 Certamente Adenauer, De Gasperi e Spaak immaginavano un’Europa diversa da quella attuale. L’avevano sognata con la saggezza dei grandi politici che riescono a vedere di gran lunga lontano nel tempo: allo stesso modo, Mazzini sognò l’unità d’Italia. Tutti costoro non poterono assistere alla realizzazione del loro ideale. E buon per loro !! Considerato che l’unità d’Italia, ancora oggi, viene continuamente sabotata e l’EUROPA UNITA fa il paio con l’utopistica "Citta del Sole" di campanelliana memoria. Gli eventi di Grecia, purtroppo, inducono ad uno scetticismo politico che allontana, sempre più, la realizzazione del trattato di Lisbona. Nell’ultimo ventennio, lo sviluppo economico dell’occidente europeo è stato così frenetico da superare le più ottimistiche previsioni; Spagna, Irlanda, la solita Germania, lo stesso Portogallo irridevano alle nostre modeste fortune che si concretizzavano nell’enorme deficit che, purtroppo, ci affligge ancora: anche noi siamo indebitati con un disavanzo che tocca i centoquindicimila miliardi di Euro ( se la cifra è inesatta, il buon lettore mi perdonerà), però ci salva, ancora, quell’innata prudenza sparagnina che è connaturata nei nostri ceti operai e medio-borghesi. La Grecia, invece, a furia di indebitarsi... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.
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Facile ex amico inimicum facies cui promissa non reddas.
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domenica 25 aprile 2010
di Giuseppe Chiaia |
 Il titolo appartiene ad un epistola di San Girolamo e sta a significare il dovere morale di mantenere le promesse: ed i recenti avvenimenti politici ce ne danno piena dimostrazione. Come ci ammonisce la storia, le alleanze politiche non sono mai durate a lungo, concludendosi, sempre, in tragiche risoluzioni; basti por mente al 1° triumvirato dell’epoca classica romana (quello stipulato tra Cesare, Pompeo e Crasso) che si concluse con l’orrenda morte di Crasso nella lontana Siria e lo scontro finale tra Cesare e Pompeo, che vide soccombere il secondo nella battaglia di Farsalo, oltre che trovare indegna morte per mano del re egiziano Tolomeo, presso il quale pensava di rifugiarsi. E così avvenne per il 2° triumvirato ( Ottaviano, Antonio e Lepido ); insomma, non viene alla mente un patto diarchico o una triplice alleanza che si sia conclusa con una calorosa stretta di mano tra i contraenti; si considerino le alleanze durante le 2 guerre mondiali. Con questa introduzione è possibile prevedere la quasi certa fine dell’attuale triumvirato stipulato, lo scorso anno, tra Berlusconi, Fini e Bossi: resta solo da individuare chi, fra i tre, farà fuori gli altri due. Ma proviamo a fare un po’ di fantapolitica . All’indomani della vittoria delle destre alle elezioni politiche, Fini scelse la poltrona di... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.
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Carisma e Autoritarismo.
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venerdì 5 febbraio 2010
di Giuseppe Chiaia |

Partendo dal passato...per traghettare ad un futuro migliore.
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2010. L’anno delle speranze possibili. Ma non probabili.
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lunedì 18 gennaio 2010
di Giuseppe Chiaia |
 Anche se Natale è finito da un po’, ormai, continuiamo a scambiarci gli auguri con la segreta speranza di vivere, almeno, una molecola di felicità, di pace spirituale, anche se il cadenzare del tempo ci atrofizza nella monotonia della quotidianità; eppure, basta poco per sfuggire all’impalpabile tela che ci lega ad un serie estenuante di ripetitivi comportamenti, nei quali ci avvolgiamo, perdendo, sempre più, il senso della vita: basta intenderla, questa, come gioioso dovere verso infinite conoscenze; che, solo esse, ci gratificano del nostro esistere. Viene in mente il leopardiano "dialogo di un venditore d’almanacchi e di un passeggere", con l’amara deduzione del povero venditore ambulante che non ricorda nessuno dei suoi anni trascorsi che gli sia sembrato felice, ed in questo utopico inseguire la felicità anche il "solitario usignolo di Recanati" varcherà, deluso, "la detestata soglia" ove ogni conoscenza termina. Eppure, c’è qualcosa che ci trattiene dall’eterno oblio; c’è l’ansia dei genitori, l’amore dei figli, la serenità dell’amicizia, l’atarassia degli epicurei, il dover essere di Socrate e di Kant. Ma ci sono, pure, gli esagitati, i miseri ed infelici politicanti, quelli che, ogni giorno, si esercitano nello scambio di contumelie, a tal punto che, quando appaiono in televisione, rischiano... PER LEGGERE TUTTO ILTESTO,CLICCARE SULTITOLO.
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I vascelli fantasma della ’ndrangheta.
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sabato 3 ottobre 2009
di Giuseppe Chiaia |
 È di qualche settimana fa che la notizia ha fatto il giro delle redazioni giornalistiche d’Italia e del mondo! Eppure, politici, magistratura, organi di informazione e ..... molti bene informati sapevano, da tempo, che il nostro mare era la pattumiera velenosa e mortale delle scorie residuali delle centrali atomiche. Né ci si deve meravigliare che solo ora la notizia sia esplosa come ( è il caso di dirlo ) un enorme nube al cui interno Cloto, Lachesi ed Atropo si danno da fare da oltre 30 anni. E, sì ! Perchè mai nessuno si è domandato dove siano finiti i fanghi radioattivi delle centinaia di centrali nucleari? Solo in Europa questa minaccia è in atto dal 1960; l’unica nazione immune dall’accusa in questione è l’Italia, grazie a quel referendum che ripudiò questa fonte alternativa e mortale di energia. Che, forse, ci siamo dimenticati della fuoruscita di acqua radioattiva della centrale atomica statunitense di "Three Miles" e dello scoppio del nucleo della centrale di Chernobyl, che, ancora oggi, genera morti e appesta le correnti d’aria che dall’Ucraina viaggiano verso l’Europa, trasportando impalpabili, inodori ed incolori raggi radioattivi ? E quanti altri incidenti sono stati tenuti nascosti all’opinione pubblica, giapponese, francese, coreana, slava ! Dire che il nostro Tirreno sia, ormai, un mare morto, una fonte ittica di prodotti contagiati dalle radiazioni... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.
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Beati quei popoli che non commemorano eroi.
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domenica 20 settembre 2009
di Giuseppe Chiaia |
 Al tempo del nostro Risorgimento, l’anelito di libertà e d’indipendenza accese gli animi della gioventù borghese e colta, al punto che si coniavano frasi come: "Chi per la patria muor, vissuto è assai"; si era in un momento storico-politico particolare, pervaso dall’ideale romantico, che riscopriva la bellezza dei sentimenti, inariditi dal razionalismo. Oggi, invece, quell’atteggiamento melanconico ed idealistico ha ceduto il passo ad uno stato di bisogno economico che spinge molti giovani a vestire divise, ad imbracciare armi, con la segreta speranza di farla franca. Ancora una volta, i nostri C 130 sbarcano a Ciampino le bare di giovani nostri soldati che hanno lasciato la loro giovinezza sugli algidi deserti Afgani. C’è, d’altronde, il ricordo, recente e traumatico, di quell’undici settembre! E bisogna far fronte ad un terrorismo internazionale che trae la sua spinta da un massimalismo religioso e manicheo che contrasta con il nostro concetto di civiltà. Ma se ben riguardiamo la storia degli ultimi due secoli, ci accorgiamo che l’odierna violenza trae origini lontane; in quel colonialismo la cui matrice albionica ha tanto danneggiato quell’europeismo che, inutilmente, tentiamo di attuare. Né bisogna... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.
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Morte di un presentatore TV.
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domenica 13 settembre 2009
di Giuseppe Chiaia |
 Appena è giunta la notizia della morte di Mike Bongiorno, subito tutte le televisioni nazionali, private e pubbliche, provinciali e regionali hanno colto l’occasione per un loro rilancio mediatico, facendo leva sul sentimento nazional-popolare di commozione ed ammirazione per questa icona dell’intrattenimento ludico che ha furoreggiato sul piccolo schermo per oltre un cinquantennio.- Non si vuole, in questa occasione, sfruttare l’evento alla ricerca di un fatua notorietà che si potrebbe acquistare con la stessa alea di un terno al lotto. Qui interessa considerare il Sig. Bongiorno sulla base dello sfruttamento della sua immagine quale insinuante comunicatore di massa, che penetra nel subconscio dei teleutenti, determinandone scelte, inclinazioni, mode, linguaggi, utilitarismi e piaceri di varia natura. E’ appena il caso di accennare alla qualità dei programmi televisivi di tutte le reti, ove impazzano giochi, quiz, premi, pokermanie; ma dove la vera cultura, quella con la " C maiuscola" è bandita da più lustri. Che forse, qualche lettore, ancorché distratto, non si sia accorto che l’operetta è stata cancellata dalle reti Rai da oltre un quarantennio? Che, forse, non ci si è accorti che nessuna opera lirica viene più trasmessa? Che la grande prosa, o le grandi... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.
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Coraggio delle proprie idee o scontata elezione?
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domenica 9 novembre 2008
di Francesco Chiaia, Giuseppe Chiaia |
 Da oltre un mese, i mezzi di comunicazione di tutto il mondo facevano presagire la vittoria del giovane avvocato statunitense di colore; ma, nessuno azzardava un pronostico certo. E chi poteva immaginare che il puritanesimo dei discendenti del May Flower, i fautori dell’apartheid, i settari del Ku-Klux-Klan, avrebbero, un giorno, sopportato un discendente di Kunta Kinte a guidare il mondo dalla mitica stanza ovale? Eppure questo presagio era nell’aria; la dinastia dei petrolieri stava per aver termine, e, forse, anche Enrico Mattei, da lassù, avrà gioito. Chi ha seguito la campagna elettorale del "Giovane" Barack, non può non ricavare dai suoi innumerevoli discorsi ( sempre tenuti a braccio e mai letti ) una diversa visione della politica, intesa, quest’ultima, nel significato più puro e più antico: quello aristotelico. C’è, nelle parole ispirate del 44° Presidente degli U.S.A., un concetto ripetuto e dominante: quella ricerca della felicità che fu nei voti dei Padri della Costituzione americana; felicità che nasce dal lavoro, dalla libertà garantita dalla reciprocità, dal diritto riconosciuto a ciascuno di percorrere il cammino della elevazione culturale, dalla libera manifestazione delle idee. Scontato, in questo clima nel cui osserviamo il dato... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.
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Barack Obama...
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domenica 9 novembre 2008
di Francesco Chiaia, Giuseppe Chiaia |

Un fenomeno dovuto al coraggio delle proprie idee o una scontata elezione?
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I fuochi di... Natale!
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venerdì 28 dicembre 2007
di Giuseppe Chiaia |
 "C’era una volta..." Così cominciava mio padre, quando ancora io sognavo tra le sue braccia un’eterna felicità! Ed il sonno mi avvolgeva in una nuvola lieve, e castelli incantati, e cavalieri erranti, ed un mondo di fate e di maghi popolavano i miei sogni e la mia fantasia! Poi, la dura realtà! L’addio improvviso! e quel tenero abbraccio mi si riaffaccia alla memoria, pur dopo mezzo secolo! Il vate Carducci singhiozza ancora in quel "Pianto antico"; perché riecheggia lo strazio di Adamo quando vide il corpo esanime di Abele: e quello fu il primo dolore che l’uomo provò; anche il figlio piange la morte del genitore con lo stesso struggente lamento. Ma non è con questo "introito" che voglio trasmettere le mie mestizie all’occasionale lettore; questi miei ricordi - che il tempo stempera nella malinconia - mi si accendono nel cuore, al rintoccare della vespertina natalizia; anzi, quasi mi riecheggiano nel corpo se penso alla tremenda e crudele morte degli operai delle acciaierie di Torino; sento le urla di dolore e quel grido inespresso che si strozza nella gola delle mogli, dei figli, dei genitori di quei disgraziati. Cantava, qualche lustro fa, il grande chansonnier Aznavour "come è triste Venezia"; come è triste questo Natale che si consuma nelle fatue luminarie, nelle pallide luci degli addobbi, nella rassegnazione dei poveri il cui numero cresce come schiere di larve armate di rassegnazione... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICARE SUL TITOLO.
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Ma il gioco del calcio è da considerare, ancora, una disciplina sportiva ?
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venerdì 16 novembre 2007
di Giuseppe Chiaia |
 Giorni fa ho avuto il piacere di leggere un brillante e vibrante articolo del direttore di questo Web magazine - dott. Giorgio Marchese - nomato "fino all’ultima curva" sulla Ferrari che riconquista, ancora una volta, il titolo di Campione del Mondo, sia per merito della macchina e sia per merito del pilota; un titolo, questo, ancora più esaltante perchè raggiunto, quasi, all’ultima curva. Ed è stato bello e commovente l’esultanza di tutti i meccanici - guidati dal saggio direttore sportivo Jean Todt, persona che, a vederlo, pare abbia un grande dominio sui proprì impulsi ormonali, e che riesce a mostrare la propria soddisfazione solo con un lieve e dolcissimo sorriso - che sventolavano il vessillo della casa di Maranello ed intonavano, a squarciagola, l’inno di Mameli. Caro dott. Marchese, è proprio vero che l’uomo si misura con la determinazione razionale che prescinde dalla spavalderia, e dove il coraggio si sposa con la scienza e la tecnica. C’è, però, un’altra lezione che ricaviamo dall’articolo del dott. Marchese, e che mi ha fatto meglio percepire - attraverso un avvenimento sportivo - l’intuizione fichtiana dell’idealismo soggettivo. Proprio "quell’ultima curva" se è il coronamento finale di un’impresa, diventa, poi, la condizione morale che non pone limiti... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.
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Gli ultimi giorni di...
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venerdì 5 ottobre 2007
di Giuseppe Chiaia |
E’, questa, un’espressione che conclude vari aspetti della realtà; infatti, possiamo abbinarla a significati diversi, come : "...di scuola"; oppure, "...di primavera"; oppure "....di guerra" ; e così via. Ma, qui, si vuole assemblare la citata espressione ad un evento che non è molto distante nel tempo, ed è foriero di gravi eventi politico-sociali: non è azzardato dire: "GLI ULTIMI GIORNI DEL NOSTRO SISTEMA DEMOCRATICO". Se ben si considerano gli eventi economici, politici e sociali che nell’ultimo ventennio si sono manifestati nella nostra Repubblica, c’è poco da stare fiduciosi in un risveglio di quei comportamenti etici che caratterizzarono la nascita dell’età repubblicana, post seconda guerra mondiale. Il nostro Parlamento è saturato da un numero abnorme di deputati e senatori che ci rende criticabili dagli altri Stati Europei; sono troppi, inutili, dispendiosi 950 circa tra deputati e senatori, lautamente pagati, la maggior parte dei quali parcheggia nei rispettivi scranni, ed il cui unico impegno consiste nello schiacciare i tasti elettronici del "Si" o del " No "; ai quali deputati vengono riconosciuti privilegi ed esoneri che ci fanno venire in mente le guarentigie dei potentati assolutistici dei secoli scorsi; i quali deputati sono esclusi dal principio costituzionale dell’Uguaglianza; che viaggiano gratis, che usano i mezzi pubblici statali per i loro svaghi privatistici, unitamente a quelli dei loro familiari; che se qualcuno è accusato di "sniffare" cocaina od eroina, non può subire i rigori del codice penale: anzi, qualcuno, “in odore di droga”, anche se dichiara di utilizzarla a fini terapeutici(!?) è stato nominato senatore a vita!!! L’ultimo scandalo pubblicato dai giornali - ci si riferisce a “ Palazzopoli” ... PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.
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NASSIRIYA:
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domenica 30 aprile 2006
di Giuseppe Chiaia |

L’ennesimo olocausto.
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Della Massoneria.
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venerdì 14 aprile 2006
di Giuseppe Chiaia |

Le origini e le finalità raccontate e valutate da chi l’ha vissuta..."internamente".
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Perchè non la voterò più...
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giovedì 5 maggio 2005
di Giuseppe Chiaia |

Lettera di un Cittadino Calabrese al presidente del consiglio dei ministri On.le Silvio Berlusconi.
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LA PEDAGOGIA DEL LINGUAGGIO.
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martedì 19 aprile 2005
di Giuseppe Chiaia |

Ovvero: promuovere la comprensione della linguistica per capire il "senso delle Parole".
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La Fine del Fascismo
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sabato 19 febbraio 2005
di Giuseppe Chiaia |

Raccontata attraverso gli occhi e la memoria di un bambino.
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La Marcia su Roma
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domenica 30 gennaio 2005
di Giuseppe Chiaia |

A quell’epoca fu considerata Una sfilata circense...
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La Nascita del Fascismo
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venerdì 10 dicembre 2004
di Giuseppe Chiaia |

Benito Mussolini: da Socialista a Sansepolcrista.
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La Prima Guerra Mondiale.
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domenica 24 ottobre 2004
di Giuseppe Chiaia |

Drammi, conseguenze, episodi realmente accaduti - e mai raccontati - dei difficili anni 1915/18.
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LA GRANDE GUERRA.
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sabato 16 ottobre 2004
di Giuseppe Chiaia |

Gli eventi politici che la precedettero.
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Dalla Monarchia al Fascismo
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martedì 14 settembre 2004
di Giuseppe Chiaia |

Un piccolo re e la sua piccola sciabola ne decretarono il passaggio.
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L’ITALIA DAL 1870 AL 1878.
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venerdì 9 luglio 2004
di Giuseppe Chiaia |

Il declino della DESTRA POLITICA ed il mancato decollo della SINISTRA POLITICA: la Storia si ripete?
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IL BRIGANTAGGIO
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domenica 13 giugno 2004
di Giuseppe Chiaia |

Cominciano i "primi guai" dell’Italia del 1861.
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Elezioni politiche
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lunedì 24 maggio 2004
di Giuseppe Chiaia |

Qual è il valore sociale che rappresentano oggi?
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Fragmenta italicae istoriae
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sabato 8 maggio 2004
di Giuseppe Chiaia |

Le ragioni - mai dette sinora - dell’opera del Cavour per la rinascita del Regno d’Italia.
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Il Linguaggio:
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lunedì 3 maggio 2004
di Giuseppe Chiaia |

caratteristica principale dei vari raggruppamenti umani ed etnici...dalla Torre di Babele in poi.
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LA PRIMA GUERRA RISORGIMENTALE ITALICA
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sabato 27 marzo 2004
di Giuseppe Chiaia |

Non è vero che fu una sconfitta; fu, invece, l’inizio di un’epopea che porterà- anche se con un secolo di ritardo - all’unità d’Italia.
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All’arrembaggio!!!
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sabato 21 febbraio 2004
di Giuseppe Chiaia |

Sono finiti i clamori?Ciao Pirata!
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Lucrezio
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mercoledì 4 febbraio 2004
di Giuseppe Chiaia |

Follia e ragione nel "De rerum natura": ma il suo pensiero non rimase isolato.
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VIRGILIO
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mercoledì 28 gennaio 2004
di Giuseppe Chiaia |

Il Cantore della Romanità
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Investire nella Cultura
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mercoledì 28 gennaio 2004
di Giuseppe Chiaia |

Lo studio dei classici può tramandare insegnamenti attuali?
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LA GRECIA, CULLA DELLA POESIA
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mercoledì 28 gennaio 2004
di Giuseppe Chiaia |

Continua il viaggio sull’attualità dei classici: questa volta ci spostiamo in Ellade
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LA SILA...
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mercoledì 21 gennaio 2004
di Giuseppe Chiaia |
PROFUMI, STORIE E LEGGENDE DI CALABRIA.
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Gli EROI di NASSIRIYA:
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lunedì 24 novembre 2003
di Giuseppe Chiaia |

Eroi per forza! Onoriamo la loro caduta costruendo la Pace
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I Nuovi Cicli della Scuola
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domenica 26 ottobre 2003
di Giuseppe Chiaia |

Nel concepire questa riforma, si è dimenticato di dare quello sguardo al passato indispensabile per affrontare sapientemente il futuro.
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...Mah...
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sabato 18 ottobre 2003
di Giuseppe Chiaia |

Dubbi, misteri ed interrogativi irrisolti di un uomo qualunque.
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La Politica, Il Potere, La Democrazia
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sabato 18 ottobre 2003
di Giuseppe Chiaia |

Dopo 55 anni di Repubblica, possiamo dire che tutti i dettami costituzionali sono stati attuati e continuano ad essere garantiti? C’è chi non crede...
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L’Europa Unita...
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sabato 18 ottobre 2003
di Giuseppe Chiaia |

Un’idea tutta italiana! Un articolo per tentare di porre rimedio a questa grave dimenticanza.
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Per Grazia Non Ancora Ricevuta!
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giovedì 28 agosto 2003
di Giuseppe Chiaia |

Quando ci si batte per una causa, qualunque essa sia, non ci si batte solo perché la battaglia potrebbe renderci famosi...
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VACANZE...
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domenica 20 luglio 2003
di Giuseppe Chiaia |
CHE PASSIONE !!! |
Teleoroscopi e non solo...
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domenica 13 luglio 2003
di Giuseppe Chiaia |
Speranze deluse da millenni: non continuiamo a farci abbindolare!
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La Grecia Antica , Matrice dell’Europa
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domenica 1 giugno 2003
di Giuseppe Chiaia |

Un affettuoso omaggio alla grecità, ed alla pregnante attualità delle nostre origini, in un momento delicato delle vicende europee, che valga come rifiuto di ogni terrorismo.
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Quante feste!
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venerdì 16 maggio 2003
di Giuseppe Chiaia |
"Panem et Circenses" ( cibo e divertimenti ), così alcuni imperatori romani rabbonivano il popolo inducendolo a non pensare, le cose pare, non sono ancora del tutto cambiate...
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LE OPERE E I GIORNI
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sabato 22 marzo 2003
di Giuseppe Chiaia |

I messaggi, che ci giungono da lontano, quando sono giusti, resistono all’usura del tempo, rinnovandosi giorno per giorno nel loro valore pratico.
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La festa delle Donne
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domenica 9 marzo 2003
di Giuseppe Chiaia |

Non si può pensare che con il festeggiamento dell’ 8 marzo possa determinarsi ciò che, oramai, è una bellissima realtà.
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Ciao...Nando!
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sabato 1 marzo 2003
di Giuseppe Chiaia |
Anche questo Web Magazine sente il bisogno di piangere la grave perdita che il cinema - quello italiano soprattutto - subisce con la scomparsa dalla scena del mondo di Alberto Sordi, uno dei pochi grandi interpreti del grande schermo. Con questa nota di sincero rimpianto riconosciamo, in Alberto Sordi, quel multiforme attore che ha saputo impersonare quella italianità popolaresca e borgatara, fatta di irriverenti astuzie o di malinconica rassegnazione, di ignoranza e fatalismo; comportamenti, tutti, che si svilupparono nell’Italia dell’immediato dopoguerra. La natura lo aveva dotato di una voce calda ed appassionata, illuminata da una mimica facciale che si sprigionava dagli occhi grandi, indagatori e mobilissimi, a cui si accomunava la gestualità delle mani e che si concludeva, spesso, con quell’indice teso e minaccioso rivolto al viso dell’interlocutore. Più che recitare, Sordi si trasformava, intimamente, nei tantissimi personaggi dei suoi films, sicuro e spontaneo al punto che riusciva ad annullare lo stacco spaziale e temporale tra lo spettatore e lo schermo. C’è - forse per malcelata invidia - chi ha voluto sottolineare il messaggio negativo che si ricava dalle interpretazioni di Sordi nelle quali si caratterizza e si alterna un tipo di italiano imbroglione, furbo, egoista, a volte vigliacco, a volte insolente ed ignorante; ma proprio da queste interpretazioni si ricava una lezione di vita morale... PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.
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Calabria - Canada Andata e Ritorno
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giovedì 13 febbraio 2003
di Giuseppe Chiaia |
le riflessioni di un telespettatore sul reportage del viaggio di un Giornalista alla scoperta dei sentimenti di coloro che vivono lontano dalla propria terra.
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Il Dominio e l’Imposizione
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sabato 8 febbraio 2003
di Giuseppe Chiaia |
Basta "imbattersi" in una scrivania, in una divisa, in un edificio pubblico ed in un usciere per farci comprendere come l’esercizio del potere inizi dal basso... |
Tra Il Serio ed il Faceto...
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domenica 12 gennaio 2003
di Giuseppe Chiaia |
Valutazioni di un Uomo di Lettere sul GIGLIOTTISHOW, il programma in onda ogni giovedì sera, sull’emittente televisiva calabrese TEN (Tele Europa Network). |
...FUNERE MERSIT ACERBO
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domenica 10 novembre 2002
di Giuseppe Chiaia |
 "...Lo scuola-bus scaricò un vociare festoso di bambini dai variopinti grembiulini...ad un tratto un tremore possente schiantò le inutili mura...ed in quel momento al crocevia di S.Giuliano sogghignava sul suo nero cavallo un orrido cavaliere dell’Apocalisse...perché, mio Dio, Ti riprendi ciò che splendidamente ma illusoriamente ci hai elargito?"
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Colpi di Spillo
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domenica 13 ottobre 2002
di Giuseppe Chiaia |
Brevi riflessioni a proposito della nostra Costituzione Repubblicana che - è proprio il caso di dire -...lasciano il segno
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Il Senso del Dovere, Condizionatore di quello del Diritto
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sabato 22 giugno 2002
di Giuseppe Chiaia |
 Come disse un Saggio "nessuna legge può tramutare il pigro in attivo o rendere sobrio l’ubriaco": diventa necessario indagare, allora, sulla cosiddetta morale, per comprendere l’utilità delle leggi. Brevi riflessioni da cui trarre interessanti spunti personali. |
Delle Ideologie
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venerdì 31 maggio 2002
di Giuseppe Chiaia |
 La campagna elettorale appena trascorsa ha decretato per molti cittadini italiani il ritorno alle urne per una seconda votazione, il cosiddetto "Ballottaggio".
Un articolo che al di là dei particolarismi e campanilismi - attraverso un’analisi dell’ideologia come espressione dell’esercizio del buon governo della città - vuole indurre a riflettere in maniera ariosa prima del voto di giugno gli elettori...affinchè serietà e serenità guidino l’espressione del loro giudizio. |
Gli Universali: il volano per giungere a Dio
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lunedì 13 maggio 2002
di Giuseppe Chiaia |
 L’Uomo possiede gli strumenti per comprendere il Creatore: ma quali sono e, soprattutto, come si scoprono? Ce lo spiega l’autore di questo "illuminante" articolo...
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Etica, ragione e fede, nella Divina Commedia
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domenica 12 maggio 2002
di Giuseppe Chiaia |
 Tutti i critici letterari concordano nel ritenere la " Divina Commedia " come la più alta composizione lirico - poetica mai prodotta da mente umana; l’autore di questo saggio ha inteso sceverarla nei suoi contenuti storici, filosofici, etici e spirituali: a chi legge...l’ardua sentenza!
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FEDE E RAGIONE - II CAPITOLO - LE CATEGORIE: verso la spiegazione del problema degli "UNIVERSALI"
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venerdì 26 aprile 2002
di Giuseppe Chiaia |
Questo capitolo è un breve tracciato attraverso il tempo che ci aiuta a scoprire gli "STADI INTERMEDI" tra l’UNO ed il MONDO SENSIBILE per poi dirigerci alla volta della "segreta risposta" alla più "nota domanda": che nesso c’è tra Fede e Ragione? Leggiamo insieme questo secondo lavoro che l’autore propone alla nostra riflessione nell’attesa del terzo. |
Fede e Ragione: il problema degli "UNIVERSALI"
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lunedì 22 aprile 2002
di Giuseppe Chiaia |
E se questi due concetti non fossero due rette parallele che non si intersecano mai, ma angoli complementari di un disegno antico? Leggiamo insieme questo primo capitolo introduttivo che l’autore propone alla nostra riflessione...nell’attesa del secondo.
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Istruzione pubblica o privata?
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sabato 9 marzo 2002
di Giuseppe Chiaia |
Da un esperto in materia (per più di 40 anni presente nel mondo dell’Istruzione), riflettori puntati su un excursus storico che, dalla politica legislativa vuole condurre al seguente approdo etico "scottante": che differenze esistono tra Istruzione pubblica e privata?
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