HOME - GLI AUTORI - LE SEZIONI - VIDEO - LINK
 

Inviaci un tuo articolo

Partecipa anche tu !
Scrivi un articolo

   Cerca nel nostro archivio:
Morte di un presentatore TV.
di Giuseppe Chiaia  ( peppinochiaia@libero.it )

13 settembre 2009

Appena è giunta la notizia della morte di Mike Bongiorno, subito tutte le televisioni nazionali, private e pubbliche, provinciali e regionali hanno colto l'occasione per un loro rilancio mediatico, facendo leva sul sentimento nazional-popolare di commozione ed ammirazione per questa icona dell'intrattenimento ludico che ha furoreggiato sul piccolo schermo per oltre un cinquantennio.- Non si vuole, in questa occasione, sfruttare l'evento alla ricerca di un fatua notorietà che si potrebbe acquistare con la stessa alea di un terno al lotto. Qui interessa considerare il Sig. Bongiorno sulla base dello sfruttamento della sua immagine quale insinuante comunicatore di massa, che penetra nel subconscio dei teleutenti, determinandone scelte, inclinazioni, mode, linguaggi, utilitarismi e piaceri di varia natura. E' appena il caso di accennare alla qualità dei programmi televisivi di tutte le reti, ove impazzano giochi, quiz, premi, pokermanie; ma dove la vera cultura, quella con la " C maiuscola" è bandita da più lustri. Che forse, qualche lettore, ancorché distratto, non si sia accorto che l'operetta è stata cancellata dalle reti Rai da oltre un quarantennio? Che, forse, non ci si è accorti che nessuna opera lirica viene più trasmessa? Che la grande prosa, o le grandi... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.



...tragedie della letteratura greca mancano dai nostri teleschermi da un quarantennio ? Che siamo privati ed esclusi dalle grandi mostre pittoriche e raffigurative? Che, forse, non risponde al vero che siamo privati dal godere spettacoli musicali di grande spessore classico e sinfonico; che siamo esclusi dall’ammirare i virtuosismi di eccelsi artisti del violino del pianoforte, del violoncello, degli strumenti a fiato ? che, forse, non risponde al vero che il giorno 8 dicembre dello scorso anno, in occasione della famosa e secolare tradizione della " Prima " alla Scala di Milano, il Sovrintendente, giustificò l’improvvisa sostituzione del tenore, ricordando al cronista che la Scala aveva impegni di trasmissione e collegamento con oltre 150 stazioni radio-televisive di tutto il mondo, ma non con la Rai che ritenne più proficuo culturalmente torturarci con la più insulsa delle trasmissioni, " l’Eredità", condotta da un adeguato, ripetitivo, scialbo, ossessivo presentatore ? Al quale, per sovrapprezzo, subito dopo il Telegiornale, fa seguito un altro invasato che entra gridando dallo schermo nelle nostre case per.....rompere scatole e svilire, così, quell’impegno di promozione culturale, morale e sociale al quale è chiamato il Consiglio d’Amministrazione della RAI ? Come dire che cambiano i musicanti, ma la musica è sempre la stessa. Questi, i risultati di un nozionismo che viene spacciato per cultura, che trae origine da quel " Lascia o raddoppia ", che ebbe tanta fortuna, ma anche meriti, per quell’epoca, in un’Italia dove l’analfabetismo era al 60 %, in parte combattuto dalla figura dolce e suadente del Maestro Manzi: ma, vivaddio, dopo 50 anni, meritiamo di più, che l’arido nozionismo delle parole incrociate.- Mike Bongiorno è stato il il tratto d’unione di questo dominio mediatico e non sappiamo se lo abbia fatto scientemente o inconsapevolmente, dal momento che egli stesso, in tante interviste televisive insisteva sulla propria modestia, sulla propria umiltà, quasi ad esorcizzare una appena sufficiente cultura di terza media, che, invece, Umberto Eco stigmatizzò col noto scritto " Fenomenologia di Mike Bongiorno "; col quale termine filosofico, l’autore ha ironizzato nel dare preminenza alla tesi dell’apparenza (fenomenologia), rappresentata dal Mike, rispetto alla ricerca della verità (alethiologia ).- E poco è mancato che ce lo ritrovassimo senatore a vita ; ma sarebbe stato il meno, dal momento che tale onorificenza è stata concessa ad un Agnelli, a un Pinin Farina o al sen. Colombo, con buona pace del grande Eduardo. L’evento morte è una costante, senza eccezioni, che appartiene alla natura umana; e proprio per questo, l’uomo la rifugge in mille modi, fra i quali, il più valido, resta l’impegno della mente tesa a conquiste sempre più alte vette ( e non solamente sorseggiando o bevendo Grappa ) : Ancora oggi non possiamo non collimare col giudizio che di sè stesso disse il grande poeta delle Satire : Orazio Flacco; che così si esprime in una sua celebre ode : " non omnis moriar, quia exegi monumentum aere perennius " ( non morirò del tutto, perchè la mia poesia è un monumento che durerà eternamente : più del bronzo)

Ed allora, se meriti ha acquisito Mike Bongiorno, essi passano attraverso l’effimero intrattenimento di giochi a quiz che, però, appassionano, purtroppo, ancora, milioni di telespettatori: ma ci deve pur essere un perchè ! Questa fenomenologia è proprio dei popoli che hanno subito l’oppressione di una tirannide, che sono stati spogliati della libertà di pensiero e di parola, che sono stati indottrinati in una ideologia fondata sulla potenza della forza e sul culto della personalità del dittatore, e noi italiani, in quel lontano 1952, eravamo appena usciti dal dramma della seconda guerra mondiale, tra le macerie delle città, quando ancora si mangiava qualcosa, e non tutti i giorni. Fu in quella circostanza che ogni telespettatore si impersonò, idealmente, con la signora Longari, o con Davoli, o con il farmacista toscano, con Marianini, quasi a vendicarsi della miseria e dei soprusi subiti ; ed il gioco appassionò al punto che le sale cinematografiche pregarono la RAI di spostare la trasmissione "Lascia o raddoppia" dal Sabato al Giovedì.

Certamente la televisione commerciale ha perso il suo migliore imbonitore, la cui immagine bonaria ed i suoi occhi languidi e cerulei proteggeranno, ancora, dall’alto dei cieli, le società telefoniche o le fabbriche di materassi : ma, tempo un paio di mesi, e di questo stakanovista del video resterà un flebile ricordo che sarà ravvivato, la prossima estate, negli spezzoni di " Gran Varietà ", mentre, a noi pensionati di scarso reddito, ci toccherà rivedere, per l’11° anno consecutivo, il " Commissario Rex " e tutta la sequela di telefilm triti e ritriti di Poliziotti, Carabinieri, e commissari vari ( hanno resuscitato dalla tomba anche l’impomatato ispettore Derrik ), quasi a significare che, ormai, in Italia, esiste solo una lotta continua tra criminalità e forze dell’ordine; e quel che più amareggia, dobbiamo pagare anche un canone.-

I funerali del celebre Mike si sono svolti nel Duomo di Milano e abbiamo osservato gli sguardi attoniti che si sono scambiati, per l’occasione, Sant’Ambrogio e San Carlo Borromeo, non certo per la sacralità del rito funebre, ma per la passerella di personalità che vi sono convenute al fine di tonificare il loro " apparire" più che l’essere: don Giussani e don Gnocchi non meritarono tanto sfarzo, ma meritano e meriterrano la gloria dei Grandi nel senso più foscoliano del termine.

Giuseppe Chiaia - preside

Settembre 2009.-

 

 

SERVIZI
Home
Stampa questo lavoro
(per una stampa ottimale si consiglia di utilizzare Internet Explorer)

Segnala questo articolo
Introduci il tuo nome:
Introduci email destinatario:

STESSA CATEGORIA
Tasse: cui prodest?
Sinistri scricchiolii ad Est di Capo Matapan.
L’uomo delle stelle.
150 anni, per un’Italia ancora alla ricerca della propria identità.
Una riflessione da svolgere con cura.
L’interiorità del macrocosmo...
Scuoterci... da subito!
Non è possibile omologare alcuna violenza.
Fermiamoci un momento a riflettere!
Buon viaggio!
Indulto o inganno?
Bush Vs Saddam.
Unica vera risposta: la formazione.
Sono cose che possono accadere!
Sodoma o Gomorra? (tra bullismo e babygang)
A proposito di PIL...
Scaricabarile...
Cultura e civiltà.
W l’Italia!
Come vorrei tornare bambino!
DELLO STESSO AUTORE
Gli ultimi giorni di...
LA GRECIA, CULLA DELLA POESIA
Colpi di spillo...anzi, di martello
IL FETICCIO DEI NOSTRI TEMPI:
UMBERTO I di SAVOIA
NASSIRIYA:
I Ricordi. La Speranza.
GIOVANNI AGNELLI...
LA PRIMA GUERRA RISORGIMENTALE ITALICA
A mio padre.
Natale di guerra !
Signore e Signori, ecco a voi i programmi della giornata...
La caduta degli Dei.
Cepit efferri superbia...
...E’ la solita storia...
Acque amare del Mediterraneo.
150 anni, per un’Italia ancora alla ricerca della propria identità.
Essere o Non Essere...
C’era una volta il Natale...
... A proposito dell’Ulisse dantesco...
ARCHIVIO ARTICOLI
Rubriche
Settore Legale
Medicina, Psicologia, Neuroscienze e Counseling
Scienza & Medicina
Emozioni del mattino - Poesie
Economia, Finanza e Risorse Umane
Cultura
Parli la lingua? - DIZIONARI ON LINE
Proverbi e Aforismi
Al di là del muro! - Epistole dal carcere
Editoriali
Organizza il tuo tempo
PROGETTO SCUOLA
La Finestra sul cortile - Opinioni, racconti, sensazioni...
Legislazione su Internet
Psicologia della comunicazione
La voce dei Lettori .
Filosofia & Pedagogia
Motori
Spulciando qua e là - Curiosità
Amianto - Ieri, oggi, domani
MUSICA
Il mondo dei sapori
Spazio consumatori
Comunità e Diritto
Vorrei Vederci Chiaro!
News - Comunicati Stampa
Una vita controvento.

PROPRIETARIO Neverland Scarl
ISSN 2385-0876
Iscrizione Reg. Stampa (Trib. Cosenza ) n° 653 - 08.09.2000
Redazione via Puccini, 100 87040 Castrolibero(CS)
Tel. 0984852234 - Fax 0984854707
Direttore responsabile: Dr. Giorgio Marchese
Hosting fornito da: Aruba spa, p.zza Garibaldi 8, 52010 - Soci (Ar)
Tutti i diritti riservati


Statistiche Visite
Webmaster: Alessandro Granata


Neverland Scarl - Corso di formazione