HOME - GLI AUTORI - LE SEZIONI - VIDEO - LINK
 

Inviaci un tuo articolo

Partecipa anche tu !
Scrivi un articolo

   Cerca nel nostro archivio:
La Nuova Riforma della Scuola
di Giuseppe Chiaia  ( peppinochiaia@libero.it )

18 ottobre 2003





Le considerazioni di un preside...chi meglio di lui?


Ancora una volta, la maggioranza di governo ha varato una ennesima riforma degli studi.

Si sono voluti predisporre nuovi criteri per un’organizzazione scolastica adeguata ai moderni confini del sapere, al passo con il continuo sviluppo scientifico, adeguandoli ad una visione globalizzante del mondo, che tenga conto della rivoluzione mediatica, la cui rete avvolge il nostro globo in una ragnatela di rapporti intercontinentali e, quindi, predisporre le giovani generazioni ad un impatto comunicativo che mira a risolvere, in tempi realisticamente abbreviati, i vari rapporti interstatuali; in special modo, la dinamica dei rapporti economici, completamente gestiti, ormai, dalle grandi Holding; la moderna scuola deve, in tal modo, preparare una miriade di quadri operativi destinati, esclusivamente, a svolgere compiti esecutivi.

Per essere più crudamente realistici, i nostri giovani sono destinati a frequentare una scuola atrofizzata in un puro scientismo ed aliena da ogni sviluppo logico, filosofico e matematico. Infatti, fin dalla nuova strutturazione della scuola elementare, i piccoli alunni dovranno apprendere l’uso del computer, e con ciò, non si vuole denigrare la funzionalità e la praticità di questo moderno mezzo di comunicazione; si vuole soltanto avvertire che l’esercitazione quotidiana su di una tastiera e la consequenziale ipnosi ottica e mentale esercitata da monitors e da floppy-disck appositamente studiati, minano, lentamente e a lungo andare, l’autonomia del pensiero, e, in special modo, elimineranno il mondo fantastico della fanciullezza.

E’ chiaramente dimostrato che l’uso di sussidi didattici (ed il computer è un ottimo supporto didattico) facilitano, enormemente, l’azione pedagogica; in contrapposizione alla scuola elementare del 1800 e della prima metà del 1900, allorché l’insegnamento si riduceva ad un’attività d’insegnamento estremamente arida: quando si affermava che si andava alla scuola primaria per imparare "a leggere, scrivere e far di conto"; solo negli ultimi trent’anni si è compreso che la scuola elementare non può limitarsi all’insegnamento della scrittura e della lettura, ma deve saper educare gli alunni a saper ascoltare e a saper parlare : e, a tal fine, assume grande valore lo studio delle lingue straniere.

Orbene, costringere le tenere menti dei bimbi a sprofondare nel quarzo verdastro di un video, significa atrofizzare voce e udito, limitare, se non annullare, la fantasia; rendere evanescente la realtà, distogliere il soggetto alunno dall’autonomia delle scelte, per poi isolarlo dalle aggregazioni sociali, da quel mondo di giochi e da quella attività motoria che rappresenta la prima presa di coscienza della propria corporeità, oltre che strutturazione della propria personalità.

Tutti possono, con un minimo di esercitazione, imparare l’uso di un computer, allo stesso modo, come si è appreso l’uso della macchina da scrivere, o quello della calcolatrice tascabile multifunzionale.

Pertanto, la scuola pubblica deve coltivare, primariamente, lo sviluppo educativo e culturale dei ragazzi e dei giovani, renderli partecipi del sapere, inteso come valore di civiltà e di progresso, promuovere il culto della libertà e della democrazia, al fine di elevare, sempre più, la convivenza sociale, il progresso della nazione, e favorire, poi, nella loro specificità, tutte quelle conoscenze intellettive, operative creative, per affinare, sempre più, le capacità logiche necessarie a far maturare, in ciascuno, la propria coscienza, perché i giovani sappiano compiere quelle scelte decisionali per un migliore rapporto con la società in cui operano.

Giuseppe Chiaia ( preside )

SERVIZI
Home
Stampa questo lavoro
(per una stampa ottimale si consiglia di utilizzare Internet Explorer)

Segnala questo articolo
Introduci il tuo nome:
Introduci email destinatario:

STESSA CATEGORIA
Istruzione pubblica o privata?
I Nuovi Cicli della Scuola
DELLO STESSO AUTORE
PROMESSE ELETTORALI...
Sera d’Autunno...
A mio padre.
Signore e Signori, ecco a voi i programmi della giornata...
Calabria - Canada Andata e Ritorno
Colpi di Spillo
Morte di un presentatore TV.
VITTORIO EMANUELE III...
... A proposito dell’Ulisse dantesco...
Ritorno al Futuro (La Macchina del Tempo).
Coraggio delle proprie idee o scontata elezione?
Barack Obama...
Quale futuro per l’ Italia?
Elemosine e Raccolte Mass-mediatiche: è tutto un Business?
Tra Il Serio ed il Faceto...
LA SILA...
LE OPERE E I GIORNI
Investire nella Cultura
L’eloquenza nell’antica Grecia
In memoria di...
ARCHIVIO ARTICOLI
Rubriche
Settore Legale
Medicina, Psicologia, Neuroscienze e Counseling
Scienza & Medicina
Emozioni del mattino - Poesie
Economia, Finanza e Risorse Umane
Cultura
Parli la lingua? - DIZIONARI ON LINE
Proverbi e Aforismi
Al di là del muro! - Epistole dal carcere
Editoriali
Organizza il tuo tempo
PROGETTO SCUOLA
La Finestra sul cortile - Opinioni, racconti, sensazioni...
Legislazione su Internet
Psicologia della comunicazione
La voce dei Lettori .
Filosofia & Pedagogia
Motori
Spulciando qua e là - Curiosità
Amianto - Ieri, oggi, domani
MUSICA
Il mondo dei sapori
Spazio consumatori
Comunità e Diritto
Vorrei Vederci Chiaro!
News - Comunicati Stampa
Una vita controvento.

PROPRIETARIO Neverland Scarl
ISSN 2385-0876
Iscrizione Reg. Stampa (Trib. Cosenza ) n° 653 - 08.09.2000
Redazione via Puccini, 100 87040 Castrolibero(CS)
Tel. 0984852234 - Fax 0984854707
Direttore responsabile: Dr. Giorgio Marchese
Hosting fornito da: Aruba spa, p.zza Garibaldi 8, 52010 - Soci (Ar)
Tutti i diritti riservati


Statistiche Visite
Webmaster: Alessandro Granata


Neverland Scarl - Corso di formazione