Armonia
di silenzi
nell’umida
sera;
platani
antichi,
nell’annosa
villa,
protendono,
invano,
braccia
nodose
a
scostare l’inerme nebbia.-
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Geme,
sotto
il passo lento,
il
tumido letto di foglie;
aspro,
un
profumo di pioggia
tintinna,
ancora,
sull’erba
morente,
sui
fiochi lampioni,
sullo
scabro selciato,
sulle
vasche stagnanti,
sui
ricordi lontani.-
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Non
più
voci
festose di gioventù.
Oh!
Dove siete,
dolci
compagni dell’età gaia?
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Tutti
vi rivedo,
intenti
negli studi,
forti
di età e di amore,
nell’attesa
di un provvido futuro.-
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Ricomincia,
sommessa, la pioggia;
canto
gregoriano del cielo;
vibra
l’arpa infinita
della
silvestre natura.-
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Soave,
ed
in quella,
la
voce trepida del figlio
mi
richiama
al
palpito della giovinezza:
inno
alla vita immortale.-
Giuseppe
Chiaia (1999)
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