Armonia di silenzi
nell’umida sera;
platani antichi,
nell’annosa villa,
protendono,
invano,
braccia nodose
a scostare l’inerme nebbia.-
Geme,
sotto il passo lento,
il tumido letto di foglie;
aspro,
un profumo di pioggia
tintinna,
ancora,
sull’erba morente,
sui fiochi lampioni,
sullo scabro selciato,
sulle vasche stagnanti,
sui ricordi lontani.-
Non più
voci festose di gioventù.
Oh! Dove siete,
dolci compagni dell’età gaia?
Tutti vi rivedo,
intenti negli studi,
forti di età e di amore,
nell’attesa di un provvido futuro.-
Ricomincia, sommessa, la pioggia;
canto gregoriano del cielo;
vibra l’arpa infinita
della silvestre natura.-
Soave,
ed in quella,
la voce trepida del figlio
mi richiama
al palpito della giovinezza:
inno alla vita immortale.-
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