"Nel condominio dove risiedo è sorta una controversia tra alcuni dei suoi abitanti. Due di essi hanno installato nella loro proprietà sistemi di condizionamento, composti da unità di raffreddamento esterne. Queste unità sono state montate nell’interno del terrazzo (nel caso del primo) e in casa (nel caso del secondo con l’esecuzione di fori di ventilazione
sulla superficie del palazzo).
Le domande sono:
1-E’ sempre necessario richiedere al condominio il permesso (o quantomeno informare i condomini) dell’esecuzione dei lavori?;
2-Nel caso in cui un terrazzo confinante subisca dei danni derivanti dall’installazione dell’unità di ventilazione (l’aria calda fluisce verso il terrazzo confinante), può essere richiesto lo spostamento del suddetto condizionatore? Grazie"
L’installazione di impianti di aria condizionata negli appartamenti compresi in edifici condominiali, in linea generale, è ritenuta un’opera consentita, perché ciascun condomino nella proprietà esclusiva può effettuare migliorie, riparazioni, modificazioni, purché le stesse non danneggino le parti comuni dello stabile (art.1122 cod. Civile).
Però, occorre tenere conto del tipo di lavoro necessario per l’installazione, che varia in base al modello di apparecchiatura prescelto: se si tratta di apparecchi trasportabili, per i quali bisogna solo eseguire un foro nella finestra per la fuoriuscita della condensa, l’opera è consentita. Altrettanto dicasi per gli impianti che richiedono un’apertura di fori nel muro comune, purchè i fori siano di piccole dimensioni.
Nel caso di apparecchi formati da due corpi, uno da collocare all’interno, uno da collocare all’esterno (su un terrazzo o sul muro perimetrale), è opportuno chiedere all’assemblea condominiale l’approvazione del progetto relativo all’impianto che si intende installare, perchè potrebbero verificarsi contestazioni da parte degli altri condomini, se non sono state rispettate le norme sulle distanze legali dalla soglia delle finestre o terrazze del piano superiore o se è impedita la veduta a piombo verso il basso, oppure se l’opera abbia alterato il decoro architettonico dell’edificio.
In ogni caso, possono sorgere controversie con i vicini a causa dei rumori prodotti dall’impianto installato oppure per le immissioni di aria calda nella proprietà di altri condomini. Ove ciò si verifichi, è legittimo pretendere lo spostamento o la rimozione dell’apparecchio.
Erminia Acri-Avvocato
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