“Salve,
ho navigato per ore ma non riesco a trovare una risposta al mio
quesito. Mi spiego: un anno fa ho affittato un locale commerciale
uso tabaccheria ed articoli vari. Dopo un pò mi sono reso
conto che, d’inverno, il locale arriva alla stessa temperatura fredda
dell’esterno in quanto non vi è alcun impianto di
riscaldamento all’interno (tant’è vero che sia io che mia
moglie siamo ricorsi dal medico curante per influenza persistente e
geloni ai piedi ), a quel punto ho chiesto al locatore di provvedere,
lo stesso dice che non spetta a lui in quanto ho accettato il locale
così com’era facendo riferimento all’art. 5 del contratto,
nazionale, stipulato. Spero di esser stato chiaro e di trovare
finalmente una equa soluzione tramite Voi”.
Generalmente
un locale da adibire esclusivamente per attività commerciale
(in questo caso tabaccheria) viene concesso in locazione nello stato
di fatto in cui si trova. Quindi, se è stato stipulato un
contratto per un’unità immobiliare priva
di
impianto di
riscaldamento e -com’è d’uso- nel contratto stesso il
conduttore ha dichiarato che l’immobile oggetto della locazione è di suo pieno gradimento, idoneo all’uso cui è destinato, non
si può pretendere che il proprietario installi un impianto di
riscaldamento.
Pertanto,
se non riesce a sensibilizzare, sul piano umano, il
proprietario-locatore, il conduttore o si assume l’onere economico
dell’installazione di un impianto di riscaldamento, chiedendone
l’autorizzazione al proprietario, magari scegliendo un sistema con
apparecchiature asportabili al momento della cessazione della
locazione, oppure cerca di ottenere la risoluzione del contratto. In
proposito, solitamente, nelle locazioni ad uso commerciale è
inserita la clausola secondo cui il conduttore può recedere in
qualsiasi momento dal contratto con preavviso di almeno sei mesi da
comunicarsi con lettera raccomandata.
Erminia
Acri-Avvocato
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