...che
ci consentirebbero dì vivere meglio, almeno rispetto alla
nostra attuale realtà.
Il
prof. Vittorino Andreoli, psichiatra di fama internazionale, ha
individuato quattro aspetti critici che condizionano la vita di noi
cittadini, legati ad un problema di carenza maturativa: il masochismo
strisciante, l’individualismo spietato (a scapito degli altri), la
rappresentazione di sé lontano da canoni di realtà, il
passivismo in attesa del Deus ex machina (qualcuno che ci tolga le
castagne dal fuoco).
Questa
sintomatologia diventa “necessaria” dal momento che
finisce col coprire le carenze del rapporto con se stessi e
l’analfabetismo emotivo che ci rende difficili i rapporti con gli
altri.
Ecco
che, il masochismo
fa rima con “vittimismo” (scaricando la responsabilità
dei propri fallimenti su fattori lontani da noi); l’individualismo
spietato
serve a superare chi temiamo che possa essere migliore di noi, e
giustifica il mancato raggiungimento dei suoi obiettivi; la creazione
di una “maschera” con cui apparire quelli che non siamo
ci evita il confronto con una realtà che riteniamo più
dura della nostra capacità di resistenza; il passivisimo
attendista
evidenzia il permanere dell’immaturità adolescenziale.
Risolvere
situazioni così critiche non è cosa agevole… ma,
perché ciò avvenga, è assolutamente necessaria
la saggia e auspicabile interazione tra le due maggiori componenti
formative dell’individuo: la Famiglia e la Scuola.
Il
valore delle parole non sta in ciò che racchiudono, ma in ciò
che liberano. (G. A. Livraga)
Qualcuno
ha scritto che "un popolo è maturo quanto è matura
la sua Scuola"... ecco, allora, trovata la risposta per chi
s’interroga sulla profonda crisi che attraversa il nostro
popolo che ha vissuto momenti di gloria ma che, oggi si trova,
invece, a brancolare nei meandri del buio e dell’ignoranza.
Ma,
questa, non può essere l’unica risposta ad una crisi
così profonda.
“Studiare
senza pensare, non serve a nulla. Pensare senza studiare... è
pericoloso!” (Leonardo da Vinci)
Allora,
è necessario cercare ancora.
Come spesso accade, la risposta è vicina, bisogna solo saperla
cercare. La Famiglia, questa importante cellula, fondamentale
elemento di ogni Società cosiddetta civile, ha smarrito la
propria identità formativa, consentendo troppo spesso una
pericolosa inversione di ruoli al suo interno, minando i propri
equilibri e portando a conseguenze disastrose.
Individuate
le due principali cause delle difficoltà che attualmente
inficiano la nostra Società, allora bisogna cercare
d’intervenire con competenza e decisione per tentare seriamente
di porre un rimedio concreto e definitivo.
Solo
dopo aver risolto questi due problemi che stanno disgregando la
formazione dei nostri figli e, quindi, del nostro futuro, si potrà
sperare in classi dirigenti in grado di svolgere al meglio il proprio
compito, in grado di dirigere e amministrare saggiamente e
onestamente il nostro Paese, attualmente alla deriva.
Solo
dopo essere andato oltre questo muro di difficoltà, si potrà
riacquistare la nostra dignità di popolo: un popolo finalmente
onesto e scevro da quegli ideali scorretti e pericolosi che non
conducono ad altro, se non alla rovina.
Il
miglior riconoscimento per la fatica fatta, non è ciò
che se ne ricava ma, semmai, ciò che si diventa, grazie ad
essa.

Mariano
Marchese
(Avvocato,
Counselor) – Presidente Assocultura
Cosenza

Giorgio
Marchese (Medico Psicoterapeuta, Counselor) – Direttore "La
Strad@" 29 novembre 2014
Si
ringraziano Antonio Musacco ed Emanuela Governi, per la collaborazione
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