HOME - GLI AUTORI - LE SEZIONI - VIDEO - LINK
 

Inviaci un tuo articolo

Partecipa anche tu !
Scrivi un articolo

   Cerca nel nostro archivio:
Bulli con le spalle al muro.
di Vincenzo Andraous  ( vincenzo.andraous@cdg.it )

17 aprile 2007

Guardavo il telegiornale e il servizio che andava in onda parlava di scuola, di studenti, di bullismo. Un telefonino aveva ripreso tutta la scena, il bullo che dall'ultimo banco scagliava un astuccio all'indirizzo della professoressa che stava scrivendo alla lavagna, colpendola alla nuca. Gli altri alunni seduti immobili come se nulla fosse accaduto, mentre l'insegnante in lacrime fuggiva dalla stanza. Osservando la scena alla televisione, ho sentito un brivido percorrermi la schiena: in quei fotogrammi, quel ragazzo nascosto dall'ultimo fila, quel lancio codardo a colpire alle spalle, ho rivisto un altro bullo allo sbaraglio, in quei ragazzi educatamente seduti ai loro banchi, ho ricordato altri compagni, in quella fuga scomposta l'umiliazione di altre persone incolpevoli. Il telegiornale mi ha rispedito a una classe anonima, dove rimanere un figurante non protagonista del proprio vivere, e diventare "diverso" a scuola, in famiglia, nella strada, è stato il passo più breve per fare conoscenza dapprima con un carcere per minorenni, poi con il resto del panorama penitenziario. Le risate dei ragazzi intorno al bullo risuonano come mine vaganti, il filmato ne conserva i ghigni soddisfatti, e in questa desolante attualità, fanno capolino i genitori diventati specialisti forensi, protesi all'assoluzione in formula piena, mentre gli stessi professori sono ridotti a semplici trasmettitori di mere nozioni, poco interessati alla tecnica dialogica, che però consente di instaurare relazioni importanti... PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.




...che portano alla conoscenza delle retrovie dove scorrono le ansie, il panico, le solitudini, i progetti immaturi che disconoscono le mediazioni. In quelle immagini si percepisce una sensazione amara di angoscia, con la tentazione di scrollare le spalle per non chiedersi chi fermerà la mano di quel ragazzo, per evitare una seconda volta che potrebbe rasentare la tragedia, e ci faccia sentire tutti coinvolti, nessuno escluso dal farci i conti. Senz’altro è importante che specialisti e riferimenti autorevoli sinergicamente facciano sentire il peso delle loro professionalità, con la messa in rete di interventi capaci, ma forse occorre un’azione ancor più incisiva, e soprattutto invasiva, occorre dare e fare testimonianza attraverso il proprio vissuto, la propria storia personale, dolorosa e inquietante, a tal punto da mettere con le spalle al muro il rischio di una infantilizzazione che nasconde fragilità e vuoti esistenziali. A un giovane arrabbiato non è la predicozza a colpirlo sul mento, bensì il porsi a fronte mettendo insieme il coraggio sufficiente per spiegare la sofferenza che può scaturire da un gesto estremo. Giovani studenti travestiti da guerrieri, a rimarcare la mancanza di rispetto del mondo adulto, affascinati dalla scoperta della violenza tra i pari, perdendo contatto con le ore ferme, ripetute, nel bisogno di fendere l’aria con il taglio della mano, nel tentativo di rincorrere il tempo che si allontana........senza però raggiungerlo mai, anzi perdendone i pezzi migliori, quelli più importanti, perché non ritorneranno più.

 

SERVIZI
Home
Stampa questo lavoro
(per una stampa ottimale si consiglia di utilizzare Internet Explorer)

Segnala questo articolo
Introduci il tuo nome:
Introduci email destinatario:

STESSA CATEGORIA
Disconnessioni mentali.
Veterani, di una guerra di nessuno!
Era uno di quelli...
Il caos della democrazia!
Sodoma o Gomorra? (tra bullismo e babygang)
La lingua batte, dove il dente duole...
BUON NATALE E BUON ANNO!
Eroi di tutti i santi giorni.
A proposito di terrorismo...
Ragazzi, la vita non e’ un palcoscenico!
Silenzio.
Un buon giorno per morire.
Quel lungo e lento viaggio di ritorno.
L’interiorità del macrocosmo...
L’indifferenza del sangue.
Donne e bambine quotidianamente oltraggiate.
È la droga il maggiore distruttore di identità.
La partita della fiducia e dell’amicizia.
Quanti avvisi!
Non auguro questo carcere neppure al mio peggiore nemico...
DELLO STESSO AUTORE
Nell’angolo che non intendiamo vedere...
La guerra degli innocenti.
In carcere si va perché puniti. Non per essere puniti!
La casa del Cuore...
Libertà non è uno spazio libero.
La comunità: un nuovo stile educativo.
Il triello.
I bambini non si toccano... mai!
I traditori e gli indifferenti.
A difesa della dignità personale.
Gli angeli protettori non si arrendono mai.
Vergogna e speranza.
Abrogare la riforma penitenziaria?
Riconsegnare, alle persone, il loro valore!
Silenzi, che non aiutano.
Quinto potere.
Terra di Odio...
L’accoglienza...
Pasqua...
Giovani a perdere.
ARCHIVIO ARTICOLI
Rubriche
Settore Legale
Medicina, Psicologia, Neuroscienze e Counseling
Scienza & Medicina
Emozioni del mattino - Poesie
Economia, Finanza e Risorse Umane
Cultura
Parli la lingua? - DIZIONARI ON LINE
Proverbi e Aforismi
Al di là del muro! - Epistole dal carcere
Editoriali
Organizza il tuo tempo
PROGETTO SCUOLA
La Finestra sul cortile - Opinioni, racconti, sensazioni...
Legislazione su Internet
Psicologia della comunicazione
La voce dei Lettori .
Filosofia & Pedagogia
Motori
Spulciando qua e là - Curiosità
Amianto - Ieri, oggi, domani
MUSICA
Il mondo dei sapori
Spazio consumatori
Comunità e Diritto
Vorrei Vederci Chiaro!
News - Comunicati Stampa
Una vita controvento.

PROPRIETARIO Neverland Scarl
ISSN 2385-0876
Iscrizione Reg. Stampa (Trib. Cosenza ) n° 653 - 08.09.2000
Redazione via Puccini, 100 87040 Castrolibero(CS)
Tel. 0984852234 - Fax 0984854707
Direttore responsabile: Dr. Giorgio Marchese
Hosting fornito da: Aruba spa, p.zza Garibaldi 8, 52010 - Soci (Ar)
Tutti i diritti riservati


Statistiche Visite
Webmaster: Alessandro Granata


Neverland Scarl - Corso di formazione