LUCI
NEL BUIO
Chissà
perché non parliamo mai troppo d’amore, come fossimo
prigionieri di un pudore feroce.....o di una malcelata distanza da un
amore che nasce e un altro che muore. Proprio da questa negazione mi
torna in mente l’incontro con un vecchio russo, che seduto sui
scalini di una chiesa scarabocchiava su un pezzo di carta alcuni
segni....che io ho avuto la fortuna di leggere.
Io ti
amo.....quando mi attraversano i momenti che non ritorneranno mai
più,
io ti amo.....a
volte per tutta la vita, mentre la vita mi scivola addosso, rimbalza
e si disperde,
io ti
amo.....perché nei tuoi occhi c’è il tempo che
non consegna pause né sconti, porta con sé le nostre
cose, come un ladro senza cuore.
Io ti
amo.....con la nostra storia ben cucita sulla pelle, incollata alle
anche spente dei vecchi seduti nelle cucine,
io ti
amo.....dentro la mia stanchezza che assume le sembianze del
traditore, mentre è di ieri il nostro viaggio oltre le porte
di tutte le terre, dimentichi delle nostre chiusure, dei nostri
blocchi inventati.
Io ti
amo.....di un amore che non possiede domani.....domani....domani, sì,
ti amo di un amore che non sta concluso in alcun domani, ma è
di oggi, forse di ieri, come un barbaro disarmato dai venti che
colpiscono alle spalle.
Io ti
amo....nelle labbra degli adolescenti all’intorno, nelle loro
grida di vittoria, nello scherno della sconfitta, ti amo più
del vino giovane bevuto sulle ginocchia sbucciate.
Io ti amo....di
sbieco, come il colpo di pennello al dipinto del genio, dove ogni
forma è pietra in movimento, e c’è anima perfino
nel colore dell’aria.
Io ti
amo....nei silenzi che non hanno periferie, nelle grida del mio cane
che mi gira in tondo, mi annusa, mi avverte del sospetto, del dubbio
che mi assale, io ti amo nelle sue quattro zampe appoggiate alle mie
gambe, ti amo di questa fedeltà che penetra nelle ossa, ti amo
anche quando non ci sei e ti sento lontana.
Io ti amo.....
sopra le orme che mi lasci, in quelle che nascondi, in quelle altre
che trovo tra i denti bianchi, lucenti, come una lama di coltello,
sono le tue orme nei cristalli di neve sciolti dal sole.
Io ti
amo.....tra le tue lettere ingiallite, tra le mie fotografie
impolverate, nei nostri sogni adagiati nelle anse riparate dalla
pioggia che percuote la roccia.
Io ti
amo.....con le dita nei capelli, sorridendo del mio sguardo iracondo,
incurante del nuovo giorno.
Io ti
amo.....nell’addio della sera, nell’abbandono della
notte, nella rabbia del giorno, ti amo e ti maltratto nelle parole
che non so dirti né soffiarti sul collo, ti amo come il
bambino che uccide la rana e ne disconosce la disperazione, ti amo
assai di più della mia pazienza assente, che è però
divenuta speranza.
Io ti amo....
nei fiori che crescono sulle cime intarsiate dalle intemperie, sono
fiori che appaiono all’improvviso e rimangono a fare da corona
alla vetta che accarezza il cielo, fiori a gambo corto, più
della mia memoria, che piega di lato, ogni volta che il mio amore
grida forte il tuo nome.
In quest’aria
di “quasi Natale”, riflettendo sulle parole di quel
vecchio russo, penso più che mai a Gesù, nato uomo,
morto sulla croce e poi risorto, a un amore che non trema mai.
Vincenzo
Andraous - Educatore e
Counselor, Tutor
Comunità Casa del Giovane –
Pavia (5 aprile 2007)
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