HOME - GLI AUTORI - LE SEZIONI - VIDEO - LINK
 

Inviaci un tuo articolo

Partecipa anche tu !
Scrivi un articolo

   Cerca nel nostro archivio:
Il Capodanno...
di Lucio Garofalo  ( l.garofalo64@gmail.it )

3 gennaio 2016


A confronto con Gramsci.


La riflessione più significativa sul Capodanno la scrisse Antonio Gramsci in giovane età, nel 1916, esattamente un secolo fa. Gramsci aveva ragione quando scriveva che dovrebbe essere Capodanno ogni giorno. Ma senza le stupide convenzioni sociali, gli stereotipi ottusi, il falso perbenismo borghese, il moralismo ed il conformismo ipocrita della società dei consumi di massa, senza i buoni propositi di ogni inizio d’anno che fanno assomigliare la vita umana ad un’azienda commerciale con i suoi consuntivi finali, bilanci e preventivi. Il comunismo dovrà spazzare via anche le inutili e sciocche convenzioni, le date e le ricorrenze vuote di senso. Questi Capodanni, che rappresentano soltanto convenzioni rituali, inducono a credere sul serio in una discontinuità della vita e della storia umana. Mentre non è affatto vero. Sono altri i momenti storici che hanno sancito un salto rivoluzionario, o una discontinuità effettiva. Ad esempio, il 1789 o il 1917. Giusto per intenderci.

Purtroppo, la maggior parte della gente non si rende conto di inseguire chimere ed illusioni. Ogni fine d’anno si ripete, puntualmente, lo stesso meccanismo rituale, mentale, di massa. Una sorta di "droga collettiva", di "oppio dei popoli" utile a condizionare le classi popolari e mantenerle in uno stato di subalternità, sotto il giogo delle élites dominanti.

Come recitavano gli antichi latini: panem et circenses. Si dice "anno nuovo, vita nuova", ma è solo una mera illusione. Nel corso della storia umana si verifica assai raramente una soluzione di continuità, una rottura o un trauma tali da generare mutamenti radicali, tranne nei casi in cui si realizzi una rivoluzione epocale.

Neanche nel caso delle più celebri date spartiacque, il 1492, anno della scoperta dell’America, o il 476 d. C., che sancì ufficialmente la deposizione dell’ultimo imperatore romano d’Occidente. Queste date rappresentano convenzioni stabilite dagli storici per segnare sulla linea del tempo eventi che separano due epoche storiche, suscitando un’immagine di rinnovamento che è puramente simbolico ed illusorio.

Solo un’autentica rivoluzione avrà il potere di introdurre qualche innovazione concreta e profonda nella vita quotidiana delle persone. Per cui le vere date spartiacque della storia sono altre: il 1789, anno della rivoluzione giacobina, il 1917, anno della rivoluzione bolscevica. Tali eventi storici hanno fatto compiere all’umanità uno straordinario balzo in avanti, innescando una soluzione di continuità reale.

Ora, tenendo conto che il pensiero di Gramsci è di un’intelligenza inarrivabile, mi accontento di aggiungere riflessioni più banali e modeste.

Come già detto, a Capodanno si usa augurare "anno nuovo, vita nuova". Un augurio che rivolgiamo a noi stessi e a chi amiamo. Ma la verità è che, con il trascorrere degli anni, si rischia di invecchiare. Per cui il miglior auspicio che mi viene in mente, è di riuscire a conservare l’entusiasmo, la carica vitale, le speranze e le energie giovanili.

Come dicono nella capitale dello Stato Pontificio: "bonanotte ar secchio, ormai ce semo". Il mio auspicio speciale è che i bilanci sul passato siano sempre onesti, mentre i desideri e i progetti per il futuro siano realizzabili.

Nel contempo, non conviene mai precludersi la possibilità di sognare e pensare in grande stile, di volare alto, affinché si attui finalmente l’utopia di un’autentica rivoluzione palingenetica: l’emancipazione del genere umano da ogni forma di oppressione, politica, economica, religiosa. Pensare ed agire con coerenza, non accettare supinamente le idee altrui: è questo, un augurio davvero speciale.

Lucio Garofalo


SERVIZI
Home
Stampa questo lavoro
(per una stampa ottimale si consiglia di utilizzare Internet Explorer)

Segnala questo articolo
Introduci il tuo nome:
Introduci email destinatario:

STESSA CATEGORIA
La buona Scuola.
Angeli e Demoni.
Il docente.
La rivoluzione culturale.
Della Guerra...
La vertenza FIAT
Queste inutili Olimpiadi?
Pasolini...
Autostrade!
Il Corvo...
Accozzaglie politiche.
Bullismo scolastico...
Diario di un maestro.
Lo studio?
Nella nuova Scuola...
Omaggio a Pier Paolo Pasolini.
Che cos’è il privilegio?
Da Una Donna per le Donne
Sulla povertà.
La riduzione del Tempo...
DELLO STESSO AUTORE
Chi specula sulla crisi.
Il Vangelo, secondo...
Il gioco del calcio.
Pasolini...
Tremonti, tardo No-global.
L’anno che verrà...
La realtà di questa crisi?
SturmTrump...
Il Cinema...
Il pericolo per la Democrazia.
Uomini o Caporali?
I docenti...
Risolvere la crisi....
Sulla povertà.
Il re è nudo.
La didattica delle incompetenze.
La Didattica delle Competenze...
Riflessioni sulla campagna elettorale in corso.
La Scuola odierna...
La riduzione del Tempo...
ARCHIVIO ARTICOLI
Rubriche
Settore Legale
Medicina, Psicologia, Neuroscienze e Counseling
Scienza & Medicina
Emozioni del mattino - Poesie
Economia, Finanza e Risorse Umane
Cultura
Parli la lingua? - DIZIONARI ON LINE
Proverbi e Aforismi
Al di là del muro! - Epistole dal carcere
Editoriali
Organizza il tuo tempo
PROGETTO SCUOLA
La Finestra sul cortile - Opinioni, racconti, sensazioni...
Legislazione su Internet
Psicologia della comunicazione
La voce dei Lettori .
Filosofia & Pedagogia
Motori
Spulciando qua e là - Curiosità
Amianto - Ieri, oggi, domani
MUSICA
Il mondo dei sapori
Spazio consumatori
Comunità e Diritto
Vorrei Vederci Chiaro!
News - Comunicati Stampa
Una vita controvento.

PROPRIETARIO Neverland Scarl
ISSN 2385-0876
Iscrizione Reg. Stampa (Trib. Cosenza ) n° 653 - 08.09.2000
Redazione via Puccini, 100 87040 Castrolibero(CS)
Tel. 0984852234 - Fax 0984854707
Direttore responsabile: Dr. Giorgio Marchese
Hosting fornito da: Aruba spa, p.zza Garibaldi 8, 52010 - Soci (Ar)
Tutti i diritti riservati


Statistiche Visite
Webmaster: Alessandro Granata


Neverland Scarl - Corso di formazione