...(con montagne di tasse e balzelli) per lo "scialo".
Il
lupo non si preoccupa mai di quante siano le pecore (Virgilio).
Nella
Società che potremmo definire "della globalizzazione del
nulla" (vista la povertà di valori positivi che accomuna
la popolosa confraternita), siamo costretti a subire, una volta di
più, le decisioni di quelle poche persone che detengono (per
delega!) le leve del potere. Non ci si venga a dire, ad esempio, che
gli esperti di cui questi signori si avvalgono non erano in grado di
prevedere l’alto grado di destabilizzazione in cui saremmo piombati a
seguito di politiche speculative e dissennate
o,
peggio, di una recrudescenza di ottusa austerità...
"Dovunque
e comunque si manifesti l’eccellenza, subito la generale
mediocrità si allea e congiura per soffocarla" (Arthur
Schopenhauer).
Una
volta, di fronte a tali metodi di governo si rispondeva con le grandi
mobilitazioni che consentivano di tastare il polso allo scontento
dilagante. Oggi, ci si tuffa nell’oblio
della precarietà mentale e di quella sorta di vagabondaggio
morale che ci ha condotto ad un contesto "politico e sociale"
irreparabile.
A
queste condizioni, la ripresa “vera” non parte perché
anche i capitani d’azienda più coraggiosi, sono
condizionati dalla paura relativa alla sovrapproduzione rispetto alle
richieste di un mercato divenuto più parsimonioso rispetto ai
consumi da cicala, tipici della seconda metà del secolo
scorso.
In
che modo, leader politici e Banche centrali, cercano di spingere la
loro economia?
Prevalentemente
con il sostegno ad istituti di credito in difficoltà ma senza
prevedere la formazione di una classe dirigente capace di agire per
il bene e il progresso dell’Umanità e, al contempo, in grado
di individuare aree di effettivo bisogno, da colmare attraverso linee
di prodotti e servizi mirati. È evidente la paura di venire
scalzati da persone più "fresche", più
"attente" e maggiormente innovative.
Il
protezionismo e la salvaguardia di privilegi, al riparo della ricerca
del migliore e più onesto, non hanno mai contribuito alla
crescita di un popolo.
"Le
persone che riescono in questo mondo sono quelle che vanno alla
ricerca delle condizioni che desiderano, e se non le trovano le
creano" (George Bernard Shaw).
In
nome di quegli scampoli logici che, nonostante tutto, sono ancora
presenti negli scaffali impolverati della nostra mente, mi sento
di auspicare un maggior spirito di osservazione tendente al
superamento dei propri limiti attuali, partendo dalla convinzione
che, proporre ciò che serve per vivere (effettivamente)
meglio, crei i presupposti per una richiesta potenzialmente
illimitata. Nonostante questa crisi scellerata e (apparentemente)
senza una fine certa.
A
proposito, a tutti coloro i quali aspettano (e sperano!) che altri
tutelino i propri diritti senza provare a farsi rispettare, mi permetto di far presente che, l’ingenuità di sperare di ascoltare la voce di un Padrone che si prenda cura di te, suscita la tenerezza della bella scena descritta all’inizio di questo editoriale; una volta nel gregge, è inutile abbaiare, puoi solo scodinzolare.

Giorgio
Marchese (Medico
Psicoterapeuta, Counselor) - Direttore "La Strad@"
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