 L'uomo,
talvolta, crede di essere stato creato per dominare, per dirigere. Ma
si sbaglia. Egli è solamente parte del tutto. La sua funzione
non è quella di sfruttare, bensì di sorvegliare, di
essere un amministratore. L'uomo non ha nè potere, nè
privilegi. Ha solamente responsabilità" (Oren Lyons,
Onondaga).
Qualche
giorno fa, di primo mattino, mi applicavo al rito quotidiano che
accomuna tutti noi uomini e che ci sorprende, col rasoio in mano,
davanti allo specchio a rendere conto alla nostra coscienza, evitando
tagli e abrasioni. All'improvviso, mi trovo immerso in una miriade di
idee nate dall'ascolto di una intervista al Magistrato calabrese
capace di guidare l'arresto di centinaia di persone (fra cui, anche,
cariche istituzionali...) colluse in vario modo con la malavita
organizzata. Mi domando come mai i mezzi di comunicazione di massa e
i partiti politici, sempre pronti a rinfacciarsi mancanze, non ne
facciano cenno significativo. Penso a quelli che stanno
“desertificando” l'ambiente in cui alleviamo il bene
comune in cui custodire anche i propri momenti di abbandono, al
riparo dalle “intemperie”. Rifletto sul senso di
prostrazione che il Cittadino, ormai suddito, prova di fronte ad uno
Stato sempre più avido di risorse e avaro di solidarietà
reale... Cari
Lettori, ricordo
solo che, a quel punto, mi sono domandato come riuscissero a
sopportare angherie e storture, le persone di una volta...
PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.
|
...quelle
che, veramente, si ritrovavano a doversi confrontare con una gestione
delle proprie risorse (denaro, tempo, opportunità di
relazioni, etc.) decisamente critica.
Credo
che, l’elemento tampone, quel fattore, cioè, in grado di
stabilizzare il tono dell’umore, evitando "sbalzi bipolari"
sia stato costituito dal sapere di essere protetti dal volere e dai
"disegni" di un Essere superiore e, anche, di riuscire a
dialogare con lui (riunendosi all’interno di una metaforica Trinità)
ritrovandosi,
puntuali, a quel sacrale appuntamento rappresentato dalla Messa
domenicale.
"Ogni
evento, anche nella nostra vita, è il risultato di migliaia di
cause che producono, assieme a quell’evento, altre migliaia di
effetti, che a loro volta sono le cause di altri migliaia di effetti"
(Tiziano Terzani).
Davanti
all’immagine di me, recuperata dal sonno della notte, ho
provato ad immaginare lo stato d’animo di un Ministro di culto,
alla notizia che, Dio, non sia mai esistito. Ecco, a questo punto, un
regista neorealista, avrebbe spinto la cinepresa verso miriadi di
volti stupiti, sperduti e si sarebbe soffermato sugli occhi di un
bambino, intento a domandarsi: "Ma, questo Dio, è
morto... o non è mai esistito?"
La
differenza, non è cosa da poco....
Di fronte alla
cattiveria manifesta di chi tortura il proprio simile (che provenendo
da un brodo primordiale, potrebbe non essere solo un umano ma, in
fondo, ogni tipo di animale, o di pianta...) non possiamo non essere
travolti da un tornado che ci scuote e ci spoglia di (quasi) ogni
certezza
"La
vita non ha senso a priori. Prima che voi la viviate, la vita di per
sé non è nulla; sta a voi darle un senso, e il valore
non è altro che il senso che sceglierete" (Jean-Paul
Sartre)
Superata la
soglia psicologica della cosiddetta mezza età, voglio
concedermi il privilegio di osservare. Voglio gettare,
distrattamente, l’attenzione su quelli che corrono lungo strade
che non portano a nulla, che accarezzano ambizioni in grado di
bruciarli nei falò delle vanità, dietro un nulla fatto
di mattoni senza giunzioni di cemento (come il piatto della doccia
del mio bagno, ad esempio...), alla ricerca di qualcosa che hanno
dentro ma che non trovano... imbarcando acqua da tutte le parti.
Senza
un Dio a dividere il mare e consentire una tregua per potersi
salvare.
Dannandosi
senza un credo contro cui ribellarsi. Ecco, sono convinto del fatto
che questa sia, veramente, la beffa che si somma al danno. Da che
Mondo è Mondo, infatti, ogni buono e ogni cattivo, è
sempre stato spinto da motivazioni in cui ha fondato le proprie
certezze. E che ha creduto essere giuste. Nel bene o nel
male. E poi, dopo tortuosi gineprai esistenziali, come ogni
particella immersa in questo traffico chiamato Universo, è
andato alla ricerca del suo omologo antagonista: la sua
antiparticella. Per avere, finalmente, un po’ di pace.
Ma
ora, in cosa possiamo confidare, per dare un senso ad ogni nostro
passo, sulla sabbia di una spiaggia battuta dai fortunali?
Cosa
manca, a questa giornata, per essere perfetta? Nulla caro amico,
nulla! Questa giornata ha tutto. L’incantesimo dell’alba,
il risveglio della speranza, un sorriso che ti attende, un abbraccio
che darai. E il cuore che saprà meravigliarsi ancora dinanzi a
questo! Oggi è una giornata perfetta per alzarsi e vivere
(Shan Sa)
E, volgendo
l’interesse verso il mio mondo interiore, mi viene in mente che
il termine UBUNTU nella cultura africana sub-sahariana vuol dire: "Io
sono ciò che sono, per merito di ciò che siamo tutti".
Quindi,
all’improvviso, ricordo l’epigrafe scrostata su un
monumento dell’antica Roma: "Come i fiumi e
le piogge non alterano il sapore del mare, così l’impeto
delle avversità non fiacca l’animo dell’uomo
forte".
E allora, anche
se è vero che, nelle speranze deluse e nel pianto di chi
resta, nudo, di fronte al freddo dell’assenza morale un Dio
muore e che, nel dolore di chi non può curare il proprio
figlio un Dio, probabilmente, neanche nasce, è ancor più
vero che, nella voglia di riscatto un Dio risorge e, soprattutto, nel
Mondo che faremo, un Dio (ri)nascerà. Con Amore
Nascere
uomo, su questa Terra, è un incarico sacro. Noi abbiamo una
responsabilità particolare, dovuta a questo dono eccezionale
che ci è stato fatto, ben al di sopra del dono meraviglioso
che è la vita delle piante, dei pesci, dei boschi, degli
uccelli... e di tutte le creature che ci vivono intorno. Noi siamo in
grado di prenderci cura di loro! (Audrey Shenandoah, Onondaga)
Questo
Editoriale, dedicato a tutti quelli che credevano di essersi persi e,
poi, si sono ritrovati, nasce nel febbraio del 2014 ma si rinnova
ogni giorno quando, con la certezza del sole che sorge a rischiarare
la notte, mi ritrovo ad osservarmi allo specchio e a riscoprire il
valore del mio essere “Umano”

Giorgio
Marchese - Direttore "La Strad@" (23 Febbraio 2014)
|