“Se
prima avevamo il testo che spiegava il Dna, ora abbiamo a
disposizione l’opera completa. Il volume ha una copertina, ha le
note esplicative, è organizzato in capitoli”. Così
Marco Emilio Bianchi, docente di Biologia molecolare all’Università
Vita-Salute San Raffaele di Milano, spiega con una metafora semplice
la "Roadmap Epigenomics" pubblicata in 24 articoli in
sette riviste del gruppo Nature. "Si tratta di
metainformazioni, ovvero informazioni sulle informazioni. Non
dipendono dalla sequenza del Dna, ma hanno un’importanza uguale, se
non superiore” - precisa l’esperto.


In
pratica grazie a queste informazioni una sequenza genetica diventa
patrimonio dell’organismo e può essere impiegata diversamente
dalle diverse cellule che lo compongono.
Questa
nuova, fondamentale mole di conoscenze potrebbe avere un impatto
particolare nel trattamento di malattie come i tumori, anche se lo
stesso Bianchi frena sugli entusiasmi e si mantiene prudente sui
tempi. L’importante è che le ricerche di laboratorio
diventino disponibili il prima possibile, siano condivise e
diventino una realtà clinica applicabile.
"La
cosa più importante che abbiamo capito del cancro è
che non si tratta di una ma di 10.000 malattie diverse: non è
una cellule impazzita ma un intero tessuto creato con cellule che
assumono un’identità che non è quella giusta".
Con l’epigenetica, probabilmente, in futuro si potrà pensare
di far retrocedere le mutazioni cellulari e riportare il tessuto ad
essere normale”.
Fonte
edott.it
G.
M. -
Medico Psicoterapeuta - Docente di Psicologia Fisiologica c/o la
Scuola di specializzazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico
(SFPID) - ROMA