Fino ad un’età indefinibile . E non accettiamo il tempo che passa e che ci trasforma nei ruoli e nelle aspirazioni. Oltre che (si spera) nelle competenze.
In questo modo, investiamo le nostre risorse nell’Assistenza e nella Sanità, com’è giusto. Molto meno nella Scuola, nella (corretta) Formazione e nell’Università.
Cioè, si tutela (all’incirca) il Passato, si vive il Presente secondo il motto del "come viene, viene" e non si pensa, in alcun modo, al futuro. Evitare di spingere la crescita delle nostre capacità cognitive, determina "svarioni" di ogni genere. E senza confini geografici di sorta.
Il cervello: se lo coltivi funziona. Se lo lasci andare e lo metti in pensione si indebolisce. La sua plasticità è formidabile. Per questo bisogna continuare a pensare. Rita Levi-Montalcini
L’umanità ricorda tanti personaggi che hanno consentito all’arte, alla filosofia, alla cultura di dominare, che hanno costruito grandi città e realizzato grandi opere.
Alessandro Magno, ad esempio, fece dei Greci il popolo egemone e, del Greco, la lingua universale. Eppure, quando morì, si festeggiò perchè era sparito il tiranno. Questi episodi si sono ripetuti, spesso, nella Storia. Galileo, l’inventore della scienza moderna, è stato arrestato e processato da accademici ignoranti e retrivi. Winston Churchill ha portato la Gran Bretagna alla vittoria, ma i mediocri hanno esultato alla sua scomparsa.
Insomma, ogniqualvolta un grande uomo è all’opera, l’esperienza ci insegna che profittatori, predoni, ipocriti e invidiosi, aspettano solo il momento di "saccheggiare" ciò che ha costruito. Questo avviene anche nelle imprese familiari dove i figli, sovente, "dissolvono" ciò che ha creato il padre.
Le persone egocentriche non capiscono i "portatori sani" di ideali fuori dal comune. Esse pensano solo a se stesse, al proprio guadagno ed al proprio interesse. Oggi non usano le armi ma si servono di "manovre" politiche e speculazioni economiche.
Quale rimedio è ipotizzabile?
Non è retorica ma contestualizzata realtà: il miglioramento della Scuola, per "formare" identità mature, capaci di capire che, in un "ambiente" ottimale, si vive "positivo"!
Mi hanno regalato altri anni ancora per parlare non solo, come un tempo, degli scomparsi, che avremmo dimenticato ma, anche, di quelli in mezzo ai quali vivo; di quanti incrocio senza conoscere bene, di quanti rischiano di essere dimenticati anche da vivi. TITOS PATRIKIOS
Giorgio Marchese (Medico Psicoterapeuta, Counselor) - Direttore "La Strad@"
Si ringrazia Emanuela Governi, per gli aforismi suggeriti.
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