HOME - GLI AUTORI - LE SEZIONI - VIDEO - LINK
 

Inviaci un tuo articolo

Partecipa anche tu !
Scrivi un articolo

   Cerca nel nostro archivio:
Quello che non si ha.
di Fernanda Annesi  ( fernanda_65@yahoo.it )

14 dicembre 2012






Ed incomincio ad amare.


Pensieri degli anni difficili

La sensazione di trovarsi nel posto sbagliato, dopo aver assaporato, per un tempo relativamente breve, il piacere della libertà.

Perplessa, delusa, stanca, ferita. Apro le mani e, a malincuore, mi ritrovo ben poco. Giorni e giorni di riflessione, sull’essere umano e le sue azioni, su quello che c’è dietro e quello che non si ha.

Cattiveria o follia?

Beh, il limite è molto netto, si trovano agli estremi e non sfumano l’uno nell’altro.

Non si può pretendere quello che non si ha.

Ma con l’andare del tempo, il tutto non doveva ammorbidirsi, le scelte sempre più dirette e senza ripensamenti, le ansie veloci da metabolizzare?

Sempre più pensierosa sui comportamenti, miei prima, degli altri poi, a trovare un filo conduttore, qualcosa che lega l’agire, le azioni.

Ferma a lungo nel freddo non troppo intenso del tardo pomeriggio in una città sconosciuta. Conto i passi della gente che si ferma accanto incurante del mio sguardo e provo ad immaginare. Gli eccessi della vita.

Adesso, solo adesso ci si può pensare. E non in un altro momento.

Una bella tormenta nel cuore della vita, arrivata all’improvviso e dopo un periodo lungo, assopito in realtà, in movimento all’apparenza.

L’esclusività delle cose.

Spazio, è importante dare sempre spazio a qualsiasi cosa, accoglierle cercando di non modificarle e lasciare che si incanalino naturalmente nella giusta strada.

L’equilibrio. I miei pensieri. Tutti, come poterli trasmettere senza ferire?

L’accettazione della propria fragilità. Sorrido incantata dalle parole che arrivano a me nell’ambiente freddo ma pieno di calore umano. Un po’ di malinconia che, viaggiando velocemente, sfiora la tristezza e culmina, accompagnata da un po’ di gelosia, dall’esplosione di un sentimento pungente.

Di fronte, mi ritrovo davanti a quello che non ho più. Apro le mani e trovo cose nuove, veramente diverse da tutto quello che avevo immaginato.

Rifletto sulla diversità.

Un senso di paura incamerato all’interno di un gran bel desiderio che, a dispetto di ogni timore, si fa strada da solo, nutrendosi di sguardi ed incertezze.

È bello ma non basta.

Ed incomincio ad amare. Sempre nello stesso modo, con intensità e profondità, trovando parole nuove che esprimono, però, lo stesso concetto.

Il più debole battito di ciglia, percepisco il più debole battito di ciglia e sento un graffio sottile sulla pelle, sottile e profondo difficile da ricucire. Una fitta di dolore mi trafigge, scuotendomi dal torpore che mi ha invasa e mi ritrovo ad analizzare freddamente.

Il tempo, può essere, solo il tempo.

Punta da tante spine, in più parti dell’anima. Con razionalità riesco sorprendentemente a tracciare una analisi lucida della situazione della realtà. Comunico quello che più mi appartiene sperando di catturare.

Si scioglie piano piano, lentamente. Il passaggio fra due cose, fra due momenti. Mi sento quasi obbligata a dover fare una scelta e, perciò, guardo bene nelle tasche delle mie emozioni, nel bagaglio della mia esperienza. Il vissuto appena andato, stretto a me, con difficoltà lo lascio andare. Il futuro distillato goccia a goccia. Questa volta sarà per sempre...

Le mani. Apro le mani e osservo attentamente ciò che dentro c’è.

Ancora una volta senza pretendere.

Fernanda

 

 

SERVIZI
Home
Stampa questo lavoro
(per una stampa ottimale si consiglia di utilizzare Internet Explorer)

Segnala questo articolo
Introduci il tuo nome:
Introduci email destinatario:

STESSA CATEGORIA
L’archivio delle cose non dette.
Follia.
Il segreto della vita?
La costruzione.
Dalla finestra.
La mediocrità.
La forma del triangolo.
Sulla lama del rasoio...
Il tempo che passa volando.
Il momento.
Una nota di colore, sul rumore di fondo.
Parole...
L’espressione non tradisce!
La violenza della morte.
Margherita.
La verità?
Lo strumento.
La capacità di sorprendere...
La grande paura.
La bestia sulle spalle.
DELLO STESSO AUTORE
Aspettive...
La capacità di sorprendere...
Tornare a casa.
Il loop fra astrociti e neuroni nell’epilessia.
Il giorno dopo.
L’inizio.
Libertà...
Il fascino e l’inquietudine.
La farmacologia dei disturbi d’ansia.
Il dolore è maggiore...
A ciascuno il suo!
Dietro i vetri.
Una stella...
Il viso nella pioggia.
La metà che manca.
L’acqua, a tutte le piantine.
In me stessa.
Parole...
Amare... per me.
Il suo tempo.
ARCHIVIO ARTICOLI
Rubriche
Settore Legale
Medicina, Psicologia, Neuroscienze e Counseling
Scienza & Medicina
Emozioni del mattino - Poesie
Economia, Finanza e Risorse Umane
Cultura
Parli la lingua? - DIZIONARI ON LINE
Proverbi e Aforismi
Al di là del muro! - Epistole dal carcere
Editoriali
Organizza il tuo tempo
PROGETTO SCUOLA
La Finestra sul cortile - Opinioni, racconti, sensazioni...
Legislazione su Internet
Psicologia della comunicazione
La voce dei Lettori .
Filosofia & Pedagogia
Motori
Spulciando qua e là - Curiosità
Amianto - Ieri, oggi, domani
MUSICA
Il mondo dei sapori
Spazio consumatori
Comunità e Diritto
Vorrei Vederci Chiaro!
News - Comunicati Stampa
Una vita controvento.

PROPRIETARIO Neverland Scarl
ISSN 2385-0876
Iscrizione Reg. Stampa (Trib. Cosenza ) n° 653 - 08.09.2000
Redazione via Puccini, 100 87040 Castrolibero(CS)
Tel. 0984852234 - Fax 0984854707
Direttore responsabile: Dr. Giorgio Marchese
Hosting fornito da: Aruba spa, p.zza Garibaldi 8, 52010 - Soci (Ar)
Tutti i diritti riservati


Statistiche Visite
Webmaster: Alessandro Granata


Neverland Scarl - Corso di formazione