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La violenza della morte.
di Fernanda Annesi  ( fernanda_65@yahoo.it )

20 marzo 2012






Cosa si intende, per vita?


Pensieri degli anni difficili

Fredda, un’ondata di gelida violenza investe, senza dare alcuna possibilità di realizzare.

Gli aspetti della vita.

Cosa si intende per vita? Ogni manifestazione di energia intensamente sprigionata, qualsiasi acquisizione di informazione dall’esterno che, passando attraverso i sensi, raggiunge i centri vitali accendendo.

Una giornata di sole, la prima vera e dopo i mesi e mesi di intenso freddo che questo anno ha caratterizzato il nostro inverno.

La costellazione. L’allineamento esalta le due immagini apparentemente simili, non nella dimensione e forma, bensì nella vivacità della lucentezza. Si accostano in maniera del tutto naturale quasi a confrontarsi, posizionate l’una accanto all’altra aspettando che fra di loro si frapponga qualcosa a fare da collante. Avverrà.

Il sole, la luna. Il buio della notte, l’intensità della luce del giorno.

Un brivido mi raggiunge scuotendo improvvisamente.

Per sempre, il concetto del "per sempre" cade quest’oggi, sopraffatto dall’evidenza della realtà, dagli eventi che in questi ultimi giorni hanno stimolato la riflessione sul senso della vita. Sensazioni frammiste di traguardi finalmente raggiunti, punto di partenza al futuro che si delinea e, nello stesso tempo, di dolori di fronte ai quali nulla si può. Le energie vengono risucchiate con velocità sorprendente, la mente salta da un pensiero ad un altro, fra gli opposti della vita e... della morte.

Un soffio vitale, un respiro un po’ più intenso, un momento di chiarore, la libertà dall’istante di dolore.

Quando le cose della vita assumono un andamento innaturale diventa veramente difficile accettare la realtà. Si legge chiaramente l’incredulità sul viso strappato dal dolore, la non rassegnazione nelle mani tese dalla rabbia, la forza della ribellione nello sguardo fissato e non perduto.

Ma come è possibile che il tutto possa proseguire indifferentemente, che le ore, l’una accanto all’altra, possano definire i giorni e le settimane, quando il respiro viene strappato all’aria seminando una tragedia?

Non so, in verità, se quest’oggi il mio corpo ha deciso di non voler godere della luce finalmente calda perché stanco dalle assurdità a cui abbiamo, senza potere nulla, assistito, oppure veramente si è raggiunto il limite oltre il quale l’energia richiede nutrimento. L’energia che richiede energia!

Un ultimo sforzo. Raccolgo le poche forze e provo a portare il mio sorriso, che si veste, senza nascondersi, di sincere lacrime di affetto.

La violenza del distacco. Tutti uniti per la mano, voci forti ma sommesse fanno un’eco verso l’alto a cercare di raggiungere ciò che ormai si è perduto. E qui il "per sempre" assume un altro significato, forse quello vero. Una ventata di aria fredda investe, cade improvvisamente il silenzio. Solo un debole lamento in lontananza, da sottofondo a questa triste e impensabile giornata di dolore. E ritorna la domanda, il senso della vita ed i suoi aspetti.

Come tutte le cose che cambiano! La trasformazione è alla base del principio della vita, le certezze sono solo illusioni che accompagnano nel percorso confortando gli uomini, illudendoli che in tal modo il tragitto viene ad essere meno difficoltoso. Illusioni che tradiscono.

Nelle mani tutto e niente. Anche qui i due aspetti. È nelle cose della vita.

Fernanda

 

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