Pensieri
degli anni difficili
Un
ampio ventaglio.
Un
anello si aggiunge alla catena della mia vita. Ognuno un passo,un
risultato, un ricordo, un momento inaspettato.
Che
strano, pensavo arrivasse il tempo della tranquillità senza
risposte, perché il momento delle domande è finito. E
invece …
Chissà
perché in questo istante il pensiero è ad uno specchio
brillante di luce di mare, al tramonto di una stagione che bene non
ricordo, ma con la serenità della giornata trascorsa!
Quanto
tempo? 10 o forse più, non è questo importante, alcune
cose passano volando e altre restano per sempre.
Aspetto.
Nel buio inaspettato del silenzio della sera. Nell’aria fredda
dell’autunno che scalpitante fa il suo ingresso dopo tanto. Fra
le lacrime e il dolore del dover ricominciare.
Eppure
…
In
un contesto a me familiare ma fra gente a me sconosciuta. Due note
sulle mani, musica già ascoltata e sempre nuova. Mi sorprendo
quando mi accorgo che è tutto dentro di me e basta poco, solo
osare a volte, che il tutto per magia si risistema volando.
Il
rumore del silenzio.
Inutile
temporeggiare cercando la serenità nelle solite certezze.
Molto meglio scacciare l’onda delle ansie nella cruda verità.
Martellante
questo rumore che sovrasta sui pensieri. Già, i pensieri …
La
libertà, come sempre offre la soluzione ad ogni malessere
dell’anima. Un bisogno da soddisfare. Mi sollevo con, in mente
(ma ancor di più nel cuore), un desiderio di sentire con la
pelle, respirare nel lontano profumo ed inebriarmi di colori
scricchiolanti.
Se
vuoi, se puoi.
Quello
che vuoi, quello che puoi.
Cosa
ho dimenticato? Non si può dimenticare che passerà
naturalmente, che come è arrivata se ne andrà
lasciandomi un po’ tramortita con le dita brucianti e i palpiti
sempre più.
Io?
A
me, proprio a me.
Da
dove è nato l’inizio? Di primo mattino, come sempre, nel
silenzio che si appresta ad essere sopraffatto, quando mi ritrovo
sola con me stessa. Fino in fondo.
Le
sorgenti da cui attingere.
Un’idea.
L’intuizione nell’abbozzo, l’ardore nella
realizzazione, la soddisfazione quando vive.
Una
sera fredda improvvisamente irrompe in me, mi invita a lasciarmi
andare, a correre ancora una volta. In fondo è sempre da
questa trasformazione che ho tratto l’energia per andare oltre.
Momenti
che mai avrei immaginato dover rivivere. Tutto, nella vita, tutto ha
un significato, non dimenticare mai il valore delle cose che
avvengono.
Un
profumo di quartiere in una assolata domenica di festa.
Mi
sistemo velocemente e scendo in piazza. L’intensità
della luce è veramente tanta ed invitante. All’allegria.
Due stati d’animo in contrasto ma necessari ad alimentare un
sorriso malinconico ma di dolce consapevolezza.
Ogni
momento. Ne sorseggio il sapore come mai ho fatto. L’ho
imparato, finalmente, e ne sono fiera. Velocemente, ogni attimo passa
velocemente, riesco però a trattenere fra le dita il
significato.
Da
cogliere.
Ancora
tanto c’è da fare. Sarà questo il senso della
vita?
Fernanda
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