HOME - GLI AUTORI - LE SEZIONI - VIDEO - LINK
 

Inviaci un tuo articolo

Partecipa anche tu !
Scrivi un articolo

   Cerca nel nostro archivio:
La costruzione.
di Fernanda Annesi  ( fernanda_65@yahoo.it )

16 gennaio 2013






Fino a quando, il cielo, all'improvviso, si veste di puntini argentati.


Pensieri degli anni difficili

Il ritorno. Echeggia nell’aria, compare in ogni riga, un motivo ci sarà.

E cosi, tornando, ricomincio.

Un pensiero complesso. Una veloce trasmissione di informazioni a togliere il respiro, senza comprenderne il vero significato.

Alla fine di una settimana infinita ed anonima. Difficilmente riesco a ricordare gli attimi che la hanno scandita. Non avranno avuto alcuna importanza.

Un senso di tristezza mi pervade.

L’attività basale, intensa e prolungata, consuma energia, non si può controllare e forse nemmeno lo si deve.

Vorrei tornare a poter scrivere dipingendo, senza rileggere e ripensare, con naturalezza e senza intoppi.

Mattone su mattone.

Mi piace pensare che le cose belle necessitano di cura e attenzione, che avvengono non a caso. A sorpresa si, e lì bisogna essere acuti nel coglierle, ma una volta prese nelle mani nutrite e alimentate, come le più tenere creature.

Un silenzio freddo scivola lentamente su tutti noi, adagiandosi quasi a sopperire la mancanza della coltre tanto aspettata. Con ansia ci avviamo verso il buio, spegnendo ogni scintilla possa innaturalmente illuminare questo fantastico paesaggio.

Accompagnati ancora dal silenzio. Aria pura, poco tersa purtroppo, ma carica di foschia ad oscurare il confine intorno. L’immaginazione aiuta chi riesce a farla lavorare, chi la alimenta senza aspettarla, chi la ricerca senza perdere la speranza.

Un misto di emozioni forti e contrastanti, a spingere fuori tutti i nodi creati all’interno, a mettere a nudo le ansie che accompagnano questo grande momento.

Innanzi al calore sprigionato nell’interno, ci teniamo tutti vicini, quasi per mano. Debole la voce fluisce all’esterno, nell’aria, ad intiepidire promettendo, ad incoraggiare rassicurando.

Inizia il percorso. Un passo dopo l’altro. Assorbo, in ogni orma, traccia di me stessa, frammento di anima, impronta di paura. Lentamente a costruire la strada.

Mi fermo ruotando intorno; il respiro affannoso nella salita si purifica nell’aria liberando tutto quanto si era accumulato nelle ultime ore. Nelle ultime ore?

L’attività basale. Intensa, intermittente nei picchi, sempre più vicini gli uni agli altri, fino a quando...

Fino a quando il cielo all’improvviso si veste di puntini argentati.

Fino a quando la città adagiata nella conca dall’alto si lascia cullare e addormentare.

Fino a quando la paura si libera volando, allontanandosi e lasciando la mano.

Così presa dallo spettacolo della Natura, dimentico di prendere respiro.

Rare le parole. In questa notte che si appresta ad essere impressa nella nostra più bella memoria, mi lascio addolcire, annuso ogni profumo e metto da parte le ultime parole.

Poco a poco.

Alla fine, un ultimo tratto scosceso, un po’ difficile ma senza ormai più timori.

Una punta di sollievo, un momento di dispiacere. Fitte di tanti piccoli dolori, pungenti come aghi, impercettibili alla vista, rigidi abbastanza da essere rimossi però facilmente.

L’ultima parola diventa l’inizio della successiva.

Contorto o complesso, come pensiero?

Ma qual è la vera differenza?

Timidamente sbircio dalla piccola finestra. Con sorpresa vengo catturata dalla lenta, silenziosa e fitta discesa che, dall’alto, si deposita dolcemente. Immagino sia la più tenera buonanotte dalla Natura a tutti quelli che...

A tutti quelli che.

Fernanda

Un ringraziamento speciale ai miei compagni di viaggio, Josephina, Arthur e Fragym

 

 

SERVIZI
Home
Stampa questo lavoro
(per una stampa ottimale si consiglia di utilizzare Internet Explorer)

Segnala questo articolo
Introduci il tuo nome:
Introduci email destinatario:

STESSA CATEGORIA
La speranza nel sole.
Sogni...
La punta dell’iceberg.
Le risorse, dalle difficoltà.
Dentro gli occhi.
Parole...
Un amore grande.
Ti amo di più.
All’ombra di se stessi.
Il segreto della vita?
Un essere umano.
Una piacevole disillusione.
La consapevolezza del giorno dopo.
La cosa giusta.
Caro Babbo Natale...
Il giorno dopo.
Solo il cielo.
La vita non si può immaginare, la si deve vivere!
Il gioco delle stelle.
A chi ama la pioggia...
DELLO STESSO AUTORE
Istanti.
Proverò ad inventare.
Traduco...
Dopo l’altro.
Una scia fra le stelle...
L’attenzione nel rosso, la creatività nel blu.
Ritrovarsi...
L’anima delle cellule.
Il rispetto.
Il segreto nella struttura.
Un motivo in più.
Aspettive...
Sulla lama del rasoio...
Un sogno inespresso.
Un po’ di fiducia.
Riflessioni.
Il profumo di un laboratorio.
E mi sto perdendo...
A chi ama la pioggia...
Quando...
ARCHIVIO ARTICOLI
Rubriche
Settore Legale
Medicina, Psicologia, Neuroscienze e Counseling
Scienza & Medicina
Emozioni del mattino - Poesie
Economia, Finanza e Risorse Umane
Cultura
Parli la lingua? - DIZIONARI ON LINE
Proverbi e Aforismi
Al di là del muro! - Epistole dal carcere
Editoriali
Organizza il tuo tempo
PROGETTO SCUOLA
La Finestra sul cortile - Opinioni, racconti, sensazioni...
Legislazione su Internet
Psicologia della comunicazione
La voce dei Lettori .
Filosofia & Pedagogia
Motori
Spulciando qua e là - Curiosità
Amianto - Ieri, oggi, domani
MUSICA
Il mondo dei sapori
Spazio consumatori
Comunità e Diritto
Vorrei Vederci Chiaro!
News - Comunicati Stampa
Una vita controvento.

PROPRIETARIO Neverland Scarl
ISSN 2385-0876
Iscrizione Reg. Stampa (Trib. Cosenza ) n° 653 - 08.09.2000
Redazione via Puccini, 100 87040 Castrolibero(CS)
Tel. 0984852234 - Fax 0984854707
Direttore responsabile: Dr. Giorgio Marchese
Hosting fornito da: Aruba spa, p.zza Garibaldi 8, 52010 - Soci (Ar)
Tutti i diritti riservati


Statistiche Visite
Webmaster: Alessandro Granata


Neverland Scarl - Corso di formazione