 L'acume
è la perfezione della ragione, mentre la furbizia è una
specie di istinto che porta a cercare solo il proprio interesse"
(Joseph Addison). Nonostante
la mia esperienza professionale (e gli studi ad essa correlati) che
dovrebbero prepararmi a realtà di ogni genere, una
delle riflessioni che, maggiormente, irritano la mia mente ogni
volta che osservo “anomalie comportamentali” (eufemismo
per significare i vari tipi di scorrettezze e le varie manifestazioni
di maleducazione) riguarda la doppia bestemmia che si rivolge a
quell'ipotetico Padreterno che, Tutto, avrebbe creato. La
prima,
nel momento in cui ci si allontana dai dettami del più
elementare rispetto del senso civico, etico e morale; la
seconda quando,
addirittura, si pretende di dimostrare la piena ragione delle
proprie azioni. Proprio stamani, una giovane adolescente mi ha
confidato: “Io
non sopporto mio padre perchè è un bugiardo cronico pur
dichiarando di essere onesto e, quando, qualche volta, riusciamo a
smascherarlo in maniera inequivocabile, prima si arrabbia e ci accusa
di volerlo svilire e, poi, conclude che si è trattato soltanto
di uno scherzo!”. Predicare
bene e a razzolare male. Coloro
che si autodefiniscono persone "a modo", si presume che
siano in grado di comprendere il concetto di onestà interiore.
Il fatto è che, sempre quell'ipotetico Padreterno...
PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.
|
...ci
ha dotato di un meccanismo di “preavvio” (che dovrebbe
funzionare solo per i primi tempi) chiamato Egocentrismo.
In
pratica...
una
sorta di assenza morale per riuscire a chiedere anche l’impossibile,
pur di restare in vita (pensiamo a quanta dedizione sia necessaria
per “custodire” un bimbo. Purtroppo per tutti, però,
la maturazione verso il riconoscimento del rispetto reciproco, non
procede, automaticamente, percorrendo la via dell’accrescimento
anagrafico. Per migliorare, infatti, sono richieste dosi quotidiane
di “sane porzioni” di frustrazioni. Nei confronti delle
quali, però, ognuno prende le distanze.
Con
un simile, immaturo, modulo software, ciascuno resta convinto di
essere nel giusto, anche di fronte a qualsiasi richiesta o azione a
danno altrui. In sostanza, dovrebbero comportarsi, nell’azione
quotidiana di relazione con gli altri esseri umani, quanto meno con
cognizione di causa!
Un
famoso psicologo statunitense, il contemporaneo Howard Gardner
sotiene che ci deve essere un equilibrio tra l’impegno,
l’etica e l’eccellenza per poter diventare grandi
professionisti. “Non
si raggiunge l’eccellenza se non si pensa di superare la
soddisfazione del proprio ego, delle proprie ambizioni e della
propria avarizia. E, soprattutto, se non ci si impegna in obbiettivi
che vanno oltre le proprie necessità, che guardano alle
esigenze di tutti. Questo esige etica perché, senza principi
etici, si può diventare ricchi o tecnicamente preparati, ma
non eccellenti.”.
.La
correttezza prevede, o meglio, dovrebbe prevedere, situazioni di
reciproco scambio (termine molto inflazionato, ed utilizzato quasi
sempre, e a torto, in un’accezione negativa) attraverso le
quali, questa, deve, necessariamente, estrinsecarsi nella sua
migliore espressione. Purtroppo, sono veramente rari i casi in cui,
nei rapporti intersoggettivi, tale criterio viene proposto nella sua
nobiltà di concetto. Ormai, troppo spesso nel teatro della
nostra vita, assistiamo alla rappresentazione folcloristica della
realtà dei furbacchioni. Pare, addirittura, che, il regista di
questo "spettacolo", abbia grosse difficoltà ad arginare
il flusso di attori e comparse che, quotidianamente si offrono
volontari per salire sul palcoscenico, al fine di poter recitare
qualsiasi parte. E senza bisogno di copione alcuno! L’italiano
ha un tale culto per la furbizia che arriva persino all’ammirazione
di chi se ne serve a suo danno (Giuseppe Prezzolino)
Ritornando
all’argomento principe di questo editoriale, possiamo scrivere,
attenendoci alla realtà che ci circonda, che la correttezza
non è, di certo una delle cose più conosciute di questo
mondo, o per meglio dire, è molto conosciuta e, per questo,
molto evitata.
per
comodità!
Infatti,
a conferma di quanto proposto, vi invitiamo ad osservare e ad
ascoltare un furbetto, uno di quelli che, ogni tanto, viene
smascherato da programmi televisivi come "Le
Iene"!
Dinieghi,
giustificazioni, teorie fantasiose fino a giungere, finanche, alla
creazione di versioni spazio - temporali assurde, calate in contesti
eterei che, per taluni aspetti, portano a sconfinare in disturbi
borderline.
Purtroppo
di frustrazioni, nell’arco di una sola giornata, ne dobbiamo
subire tante, ed ecco uno dei motivi dei molti gesti inconsulti che
apprendiamo dalle fonti d’informazione; gesti, nella maggior
parte dei casi, frutto di esasperazione.
Ma
c’è di più.
Infatti,
con considerevole frequenza, assistiamo al coniugio di comportamenti
spregevoli e mancata riconoscenza: un binomio che costituisce uno dei
momenti più bui della vita di un essere umano. A conferma di
ciò, e cioè, della pregnanza dell’argomento,
riportiamo un’antica massima sempre più attuale: "Non
fare del bene se non sei preparato a ricevere il male" .
Ma
come ci si può difendere da tutto ciò?
Cari
lettori, in questo Universo, poche sono le cose certe. Ad esempio,
gli scienziati convinti che, tutto si basasse su poche particelle
elementari, sono franati di fronte alla presenza di energia e materia
oscura, che scombina la possibilità di prevedere reazioni
future.
Eppure,
nonostante questa evidenza, ci possiamo difendere dai colpi dei
"parassiti", di certo, non isolandosi, visto che l’essere
umano ha bisogno di relazionarsi con la realtà che lo
circonda. Molto più adeguato il coltivare l’immenso
campo della propria personalità ed ottenere, come conseguenza
logica, la propria maturazione!
Attenzione,
però, senza un impegno severo e continuativo, si potrà
puntare, al massimo, a scimmiottare personaggi di collodiana memoria,
antesignani della diversa abilità. Troppo furbi? Può
darsi. Però ricordiamoci che, in fondo, la furbizia è
l’intelligenza dei poveri. Di spirito e di cervello.

Giorgio
Marchese -
Direttore La Strad@
|