Essere
sereni dopo aver subito e superato un infarto del miocardio non è,
oggettivamente, semplice. Ma, dapprima il buon senso e, oramai, gli
esperti del settore, puntano il dito sull’umore depresso, cme
fattore di rischio non indifferente per il benessere globale del
cardiopatico.
Secondo
Stefano Urbinati,
direttore dell’Unità operativa di cardiologia dell’Ospedale
Bellaria di Bologna, "la
depressione (pur comprensibile, dopo un evento drammatico come
l’infarto del miocardio) è molto temibile nella fase
successiva a un infarto, soprattutto perchè, chi è
depresso aderirà meno alle proposte riguardanti le
modificazioni dello stile di vita, fondamentali per evitare il
rischio di nuovi eventi e probabilmente non assumerà i
farmaci in maniera meno regolare".
Va,
comunque, sottolineato che esistono altri elementi in grado di
legare le due condizioni patologiche. In caso di "male oscuro",
infatti, si verificano diversi fenomeni che possono influire sul
benessere cardiovascolare:
in
primo luogo aumenta l’infiammazione, con l’azione delle citochine
che possono favorire sia la formazione della placca ateromatosa che
la sua successiva rottura;
Inoltre,
aumenta il rischio di disfunzione endoteliale (alterazione del
funzionamento delle pareti interne dei vasi sanguigni) e di
iperaggregazione delle piastrine (che formano tappi di riparazione
nelle lacerazioni dei tessuti ma che rischiano di occludere il
passaggio del sangue, esponendo il sogggetto, al rischio di un
nuovo infarto.
In
questo senso non va dimenticato che diversi studi clinici hanno
dimostrato come il trattamento con SSRI possa sia stimolare il
miglioramento del tono dell’umore che favorire il miglioramento
della funzionalità endoteliale.
Ovviamente,
una valida strada può essere quella di non dimenticare che il
soggetto post infartuato, è un essere umano con le sue
esigenze, le sue paure e le legittime aspettative. Bisogna cercare e
trovare il dialogo con lui per chiarirgli, fondamentalmente, che i
suoi precedenti obiettivi,.mondati da inutili stress, possono e
debbono essere ancora perseguiti. Con più gusto,
possibilmente, visto che si è ottenuta una seconda chance!
Fonte
www.edott.it