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persone. Sei centri deputati ad ospitarle. E’ questo la realtà
degli Opg (Ospedali Psichiatrici Giudiziari), una
realtà che era destinata a sparire fin dall’anno scorso, ma
che continua ad operare in virtù dell’ennesimo rinvio
all’italiana.
Il
motivo?
Non
ci sono ancora le strutture che dovranno ricoverare gli ospiti una
volta che, questi, verranno messi fuori dai centri attualmente
operativi. Le sedi degli Opg sono ben note: si va dalla Sicilia (con
Barcellona Pozzo di Gotto) e si risale lungo la penisola attraverso
Aversa, Secondigliano, Montelupo Fiorentino, Reggio Emilia e
Castaglione delle Stiviere.
Non
si capisce come mai queste strutture siano ancora operative: c’è
da dire, tuttavia, che esiste un fondo per le regioni stanziato ad
hoc per la creazione di centri in grado di sostituire queste
strutture fin dal 2012, che purtroppo non è ancora stato
impiegato a dovere. Per questo rimangono ancora realtà che
davvero non fanno onore al Paese e che, soprattutto, rinchiudono
persone che da molti anni si trovano ospiti dei centri. Basti pensare
ad esempio a quanto riportato nei suoi ricordi dal Senatore Ignazio
Marino, che ricorda come a Barcellona Pozzo di Gotto si trovi
rinchiuso un incensurato di Catania che nel 1992 ha rubato 7000 lire
in un bar: aver ricevuto l’infermità mentale, ha significato,
per lui, essere ergastolano bianco da 22 anni.
Fonte
www.edott.it
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