La
voce del Grillo parlante…
Secondo
un rapporto di Assobiomedica, gli strumenti diagnostici presenti nei
nosocomi italiani avrebbero bisogno di un’attenta rivisitazione.
L’elenco
è lungo
Per
le risonanze magnetiche, ad esempio, dovrebbe esserci una vita
media che non supera i cinque anni, ma quasi sei macchine su dieci
sono andate oltre questa soglia. Addirittura quasi una su quattro ha
più di dieci anni di vita.
Non
cambia di molto la situazione se si considerano le Tac. Quasi
quattro su dieci hanno superato la decade di vita, a fronte di una
vita media prevista di circa sette anni. questo si riflette anche
sulle potenzialità diagnostiche degli strumenti, visto che
molte di queste macchine sono ancora a soli sedici strati, mentre le
tecnologie più moderne riescono a realizzare anche 200
"fettine" della parte di organismo da studiare. Nell’elenco
delle attrezzature ormai "anziane" non mancano poi le
classiche strumentazioni radiologiche per la lastra al torace
(quasi tutte con un’età ormai a doppia cifra) e, addirittura,
i mammografi: due su tre in pratica sono ormai datati e non
sfruttano le possibilità offerte dalla digitalizzazione delle
immagini.
Va
detto, per completezza di informazione che, purtroppo, non mancano
gli sprechi.
E
così si scopre che in Sicilia sono state ritrovate macchine
nuove perfettamente imballate, magari rimaste a lungo nei depositi o
messe in opera solo dopo anni. La situazione, insomma, va considerata
con grande attenzione per offrire un più valido servizio ai
cittadini.
Fonte
www.edott.it
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