La
voce del Grillo Parlante
La
crisi economica impatta anche sulla spesa sanitaria privata degli
italiani, costrutti a rinunciare a prestazioni mediche ed anche al
supporto di badanti ed altri potenziali caregivers. A fotografare
questa preoccupante realtà, che testimonia il peso
dell’attuale congiuntura economica sulla vita degli abitanti del Bel
Paese, è il rapporto Unipol-Censis.
A
prima vista i dati sono veramente allarmanti.
In
solo un anno, tra il 2012 e il 2013, la spesa privata per sanità
e assistenza è calata del 5,7 per cento, per un valore
pro-capite passato da 491 a 458 euro l’anno. In pratica, tradotto in
cifre, questa discesa nelle spese si traduce alla rinuncia a 6,9
milioni di prestazioni mediche e a 4000 badanti in meno destinate al
lavoro nelle abitazioni degli anziani. Quest’ultimo dato rappresenta
una vera e propria "new Entry" nelle valutazioni
sull’impatto della crisi, e sicuramente è un ulteriore
elemento di preoccupazione per il welfare nazionale. Sul fronte della
spesa sanitaria privata, in particolare, a mettere ansia è
soprattutto il rovesciamento del trend che si è osservato
negli anni scorsi.
Si
pensi che, a fronte di una spesa sanitaria pubblica praticamente
ferma tra il 2007 e il 2013 la spesa sanitaria diretta delle famiglie
è invece cresciuta molto nello stesso periodo: tra il 2007 e
il 2012 la crescita è stata del 9,2 per cento. Il
problema è che, nel solo 2013, la riduzione è stata del
5,7 per cento. Ed è questo il dato che più preoccupa.
Fonte
edott.it
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