HOME - GLI AUTORI - LE SEZIONI - VIDEO - LINK
 

Inviaci un tuo articolo

Partecipa anche tu !
Scrivi un articolo

   Cerca nel nostro archivio:
Nel recinto chiuso.
di Vincenzo Andraous  ( vincenzo.andraous@cdg.it )

7 maggio 2006





Baby Gang. Ancora.


LUCI NEL BUIO - 44

Giovani, tutti dentro il recinto chiuso delle emozioni, arena eretta a olimpo ove schierare senza alcun collare, limiti e frustrazioni, mancanze e assenze irrappresentabili. Giovanissimi con lo zainetto a spalla e le cerniere calate in basso, pronti a riempire il fondo di avventure disperanti, di sfide impari all’impazienza.

Studenti di oggi e professionisti di domani, ognuno con il proprio libro aperto sul letto, dimenticato alla pagina relegata a misera giustificazione di stanchezza. Famiglia, scuola, oratorio, agenzie educative sconfitte dai messaggi mediatici, dalle estetiche dirompenti, dalle tasche vuote da riempire di denaro e piacevoli rese.

Qualche volta occorre ritornare sull’uscio della propria memoria, senza paura di inorridire, rammentare e rileggere e rielaborare con chiarezza cosa è accaduto in ciascuno di noi a quell’età, soprattutto cosa è venuto a mancare, inconsapevolmente, magari premeditatamente.

Diluizione energetica è termine scientifico, per addetti ai lavori, insomma, per pochi intimi, eppure dovrebbe diventare dinamica di tutti i giorni, pratica quotidiana, affinché il più difficile dei ragazzi, entri in possesso della chiave di accesso, all’agire con il proprio cuore e l’altrui misura.

Aiutare a portare fuori le parole, aiutare chi trasgredisce o infrange la norma condivisa, a dialogare con il proprio fuoco, con il proprio compagno di viaggio, pancia a terra. Aiutare il minore significa rimanere in ascolto davvero, silenzio non verbale, sino alla fine dell’incubo, per poi farne traccia di un percorso di risalita, di risposte comprensibili e sensibili, quindi non solo accudenti, ma promotrici di un’attenzione forte a un disagio che è riflettente il nostro disamore a quella cura dovuta ai nostri figli, che ci induce a deresponsabilizzare il nostro ruolo, troppo spesso impegnati a inseguire traguardi ben più gratificanti.

Nel branco che colpisce, c’è il bullo che eccelle, che vince e impara a non fare prigionieri, la violenza è lo strumento di riordino delle idee piegate di lato, per ottenere una sorta di potere contrattuale, rincorso per arginare chi deride, peggio, opprime con l’indifferenza.

Ragazzi difficili con cui però bisogna convivere, ai quali consegniamo dell’idolatria dell’immagine, a grimaldello per ogni difficoltà che si presenti a sbarrare il passo. Piccoli delinquenti crescono intorno, nonostante i nostri sforzi, i nostri consigli per gli " acquisti " chiaramente disinteressati, soprattutto indicanti una cultura dei bicipiti bulimici.

Ancora pugni nello stomaco al più debole, ancora violenza sulla ragazzina meno arrendevole, ancora disvalori del libero mercato, nuovamente la vita è afferrata come uno scherzo, perché non c’è nulla di buono da aspettarsi dalle proprie capacità.

Minori a rischio tra trasgressione e devianza, ragazzi a perdere nel mondo degli adulti che perde contatto con la pazienza della speranza, non scommette più sul potenziale dei propri figli, non ne supporta più la crescita, come a voler sottolineare che non tutte le persone sono preziose, ma solo poche hanno contenuti da salvaguardare.

Forse c’è un’altra priorità oltre la risposta penale, forse c’è un’altra esigenza da cogliere, una possibilità per disinnescare le varie esistenze monche, forse c’è l’urgenza di investire nelle proprie energie interiori per tentare interventi efficaci, affinché risulti in "fuori gioco" la pratica del " fare da sé fa per tre ", per apprendere invece il valore di una strategia che parta dal rispetto per se stessi, e giungere alla considerazione e alla fiducia dell’altro.

Di fronte ad azioni criminali, tragedie conflittuali, commesse dalle baby gang, è pericoloso e fuorviante ritenerle una concausa della corresponsabilità di una società, così per la stessa responsabilità morale che dovrebbe esercitare interventi preventivi mirati.

Forse occorrerebbe imitare lo stile educativo di don Franco Tassone della Comunità Casa del Giovane, il quale come un buon padre, pone domande ai suoi giovani ospiti, piuttosto che impartire ordini disimpegnanti. Come ho detto poc’anzi, agli studenti di oggi, bisogna credere, appunto per fare uscire i professionisti di domani, e non soltanto per puro interesse collettivo, ma perché se ci si sente accettati, coinvolti a dare il meglio di sè, non si ha necessità di attirare l’attenzione con gesti eclatanti, destinati alla follia più lucida.

Vincenzo Andraous

Responsabile Centro Servizi Interni - Comunità Casa del Giovane - via Lomonaco 43 -Pavia 27100

SERVIZI
Home
Stampa questo lavoro
(per una stampa ottimale si consiglia di utilizzare Internet Explorer)

Segnala questo articolo
Introduci il tuo nome:
Introduci email destinatario:

STESSA CATEGORIA
Società...
Dall’ultima fila...
Volti nuovi e abiti vecchi.
L’eufemismo dell’inferno di Dante.
Vittime a perdere.
Morti...
Come pugni nello stomaco...
Quest’anno il Bambino è nato a casa mia...
L’infamia più grande...
Gesù dovrebbe rifiutarsi di risorgere!
Giovane.
Donne e bambini al macero...
Natale a casa di Massaro Rocco
Sogno? Chissa!...
Parole in trappola...
La dignità smarrita.
Natale...
In ricordo di Fabrizio de André.
Angelo, è quello che noi non siamo.
Alle nove del mattino.
DELLO STESSO AUTORE
Un video per un mondo di pace
I traditori e gli indifferenti.
In ricordo di Fabrizio de André.
Assalti...
Coma etilico a tredici anni.
Caro Presidente...
Indulto o inganno?
Al voto, al voto!
Domande, che salvano la vita, più delle risposte.
Natale...
Parole in trappola...
Neppure come cattivo maestro...
E’ uno di quei giorni...
Al voto...
Una fune sull’abisso
La gratitudine: un’ispirazione provvidenziale.
Grida che non sempre riusciamo a cogliere.
In carcere si va perché puniti. Non per essere puniti!
Un uomo in vendita.
Mi calo e basta. La vita è tutta qui!
ARCHIVIO ARTICOLI
Rubriche
Settore Legale
Medicina, Psicologia, Neuroscienze e Counseling
Scienza & Medicina
Emozioni del mattino - Poesie
Economia, Finanza e Risorse Umane
Cultura
Parli la lingua? - DIZIONARI ON LINE
Proverbi e Aforismi
Al di là del muro! - Epistole dal carcere
Editoriali
Organizza il tuo tempo
PROGETTO SCUOLA
La Finestra sul cortile - Opinioni, racconti, sensazioni...
Legislazione su Internet
Psicologia della comunicazione
La voce dei Lettori .
Filosofia & Pedagogia
Motori
Spulciando qua e là - Curiosità
Amianto - Ieri, oggi, domani
MUSICA
Il mondo dei sapori
Spazio consumatori
Comunità e Diritto
Vorrei Vederci Chiaro!
News - Comunicati Stampa
Una vita controvento.

PROPRIETARIO Neverland Scarl
ISSN 2385-0876
Iscrizione Reg. Stampa (Trib. Cosenza ) n° 653 - 08.09.2000
Redazione via Puccini, 100 87040 Castrolibero(CS)
Tel. 0984852234 - Fax 0984854707
Direttore responsabile: Dr. Giorgio Marchese
Hosting fornito da: Aruba spa, p.zza Garibaldi 8, 52010 - Soci (Ar)
Tutti i diritti riservati


Statistiche Visite
Webmaster: Alessandro Granata


Neverland Scarl - Corso di formazione