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Ave... Caesar!
di Mariano Marchese  ( marianomarchese1@gmail.com )

23 settembre 2003

E' strano come la gente si lamenti ma, poi, non faccia nulla per cambiare le cose! Questa è una delle tante riflessioni che attanagliano la nostra mente nel momento in cui abbiamo l'occasione di dare una rapida lettura alle testate giornalistiche, sia nazionali, che locali, spesso, infatti, troviamo numerosi articoli riguardanti varie problematiche che diventano veri e propri cavalli di battaglia per molti esponenti politici i quali, eccetto qualche mosca bianca, altro non fanno che cavalcare il malumore della gente, ergo, degli elettori! Forse, questo è il modo più bieco di comportarsi ma, certamente, quello più rapido per ottenere il consenso. Prendiamo, ad esempio quello che sta succedendo in Italia, attualmente, infatti, tutta la sinistra che conta, è schierata contro una maggioranza in evidente difficoltà, anzi, decisamente in affanno; si spende troppo spesso il termine, forse poco conosciuto, di opposizione costruttiva, ma ci siamo domandati quanti propositi costruttivi ci siano nell'attuale minoranza di Governo? Forse, allora, sarebbe il caso di coniare un nuovo termine politico e cioè quello di opposizione distruttiva! Certo non si può dire che la nave Italia proceda spedita nei mari dell'ottimismo, però crediamo di potere affermare che, se al posto dei tremendi siluri e delle cannonate di un opposizione sempre all'erta, ci fossero delle scialuppe di salvataggio, rappresentate da proposte valide, concrete e alternative allora si potrebbe sperare di far rotta verso un risanamento globale e, di conseguenza, verso la stima e la considerazione delle altre nazioni europee che, al momento, non fanno altro se non deriderci e, forse, a ragion veduta... PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO




...A tal proposito è sconcertante assistere attraverso gli schermi televisivi ai battibecchi tra politici nei vari programmi a cui vengono, per così dire invitati, che molto assomigliano ad arene di imperiale memoria dove uomini e bestie si scontravano in mortali combattimenti...ma in quelle occasioni non c’erano certo in gioco gli interessi di un’intera Nazione! Allora, sarebbe il caso di pensare ad un inversione di tendenza, cioè sarebbe ora di assumersi le proprie colpe e le proprie responsabilità, da una parte come dall’altra, per una situazione che è veramente giunta al capolinea...a pagare il fio della malagestione è sempre e soltanto il cittadino, quello onesto s’intende, che si adegua ai balzelli, alle manovre e manovrine, a volte, con grande difficoltà ma con altrettanto orgoglio! Quello che ci stupisce maggiormente, però, è l’incapacità del cittadino di alzare la testa , di dire basta a condizioni sempre più inaccettabili! Questo editoriale non vuole apparire come una condanna nei confronti di chi dovrebbe fare e che, invece, non fa né, tantomeno, un’arringa contro questo o quel partito, bensì vuole essere, questo si, un monito ad imperitura memoria: se si vuole riavvicinare la gente agli ideali politici, e, chiedergli un voto convinto e non di comodo, bisogna uscire dalle acque stagnanti della inoperosità e cominciare a costruire il futuro sulla base di una concreta certezza: lavorare per il bene del Paese, delle Regioni, delle Province, dei Comuni....Pura Utopia direte voi, tentativo di ottimismo in un quadro di generale pessimismo diciamo noi......forse solo così si riuscirà a recuperare il logoro rapporto tra due amici/nemici di sempre: il cittadino e la politica!

La Storia Romana, da cui "orgogliosamente" discendiamo, non ci ha proprio insegnato nulla?

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