Pubblicato
su Lo SciacquaLingua
Chi
non conosce quest’espressione adoperata come augurio che si fa a
colui (o colei) che sta per affrontare una situazione difficile: un
esame, un affare, un pericolo ecc.? La locuzione è tratta dal
gergo dei cacciatori e vuol dire "buona caccia". Una
formula con la quale si augurava al cacciatore, nell’eventualità
che venisse a trovarsi di fronte al "nemico" (il lupo), di
avere la meglio.
Ma
attenzione, però, mai dire a un cacciatore "buona
caccia", sarebbe capace di tornare indietro e mandare a monte
la... caccia. I cacciatori non gradiscono gli auguri perché
ritengono che portino disgrazia. Per questo si dice "in bocca al
lupo", che è un’antifrasi ("espressione contraria"),
vale a dire una locuzione adoperata in senso contrario al proprio: si
augura, cioè, al cacciatore, di cadere nella bocca del lupo
proprio per... non caderci. Agli amanti della pesca si dice,
similmente, "in bocca allo storione".
L’espressione,
quindi, viene adoperata, per estensione, anche nei confronti di chi
intraprende un affare di dubbia riuscita: “In bocca al
lupo,Giovanni, domani si vedrà se sei riuscito nel tuo
intento!”
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