Pubblicato
ne Lo SciacquaLingua
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vale a dire il bersaglio di tutti, la persona cui vengono imputate
tutte le mancanze, anche se commesse da altri. Essere, insomma, una
vittima predestinata, indipendentemente dal proprio comportamento. Il
modo di dire - che ha sempre una valenza negativa - è
particolarmente adoperato nel gergo della malavita con il significato
di “sorvegliato”, “schedato” dalle forze
dell’ordine. L’origine dell’espressione è
quanto mai chiarissima: un tempo le
pecore venivano “marchiate” (segnate) per identificarne
l’appartenenza a un gregge e, quindi, a un proprietario. Oggi
si preferisce tingerne un ciuffo di lana con un colore indelebile.
Di qui,
per l’appunto, l’uso figurato.
A
cura di fausto Raso
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