HOME - GLI AUTORI - LE SEZIONI - VIDEO - LINK
 

Inviaci un tuo articolo

Partecipa anche tu !
Scrivi un articolo

   Cerca nel nostro archivio:
Ricevere la rosa d’oro
di Fausto Raso  ( albatr0s@libero.it )

6 luglio 2016


Che grande onore!


Pubblicato su Lo SciacquaLingua

Tra i nostri lettori ci sarà qualcuno appartenente alla cosí detta terza età - persona, cioè, meritatamente a riposo dopo una vita spesa al servizio della società -  che nel corso della sua vita lavorativa ha ricevuto la rosa d’oro, vale a dire un altissimo e raro riconoscimento. A costui vadano le nostre sentite congratulazioni nel mentre cerchiamo di spiegare l’origine dell’alto apprezzamento. Prima, però, ci corre l’obbligo di chiarire che la locuzione "ricevere la rosa d’oro" è pressoché sconosciuta e, quindi, poco adoperata. La rosa d’oro, dunque, era un dono rituale che veniva tradizionalmente offerto dal Sommo Pontefice - a cominciare dall’anno Mille - come segno tangibile di riconoscenza a sovrani o ad altissimi dignitari che si erano particolarmente distinti - con atti concreti - nei confronti della Chiesa. Il "riconoscimento papale" consisteva in un cespo di pietre preziose e rose d’oro. Prima di essere consegnato veniva benedetto dallo stesso Pontefice la quarta domenica di Quaresima (chiamata, per questo, "domenica delle rose", ndr). Per la cronaca ricordiamo che l’ultima rosa d’oro venne offerta alla regina Elena, nel 1937, da Pio XI. Con il trascorrere del tempo, per tanto, l’espressione "ricevere la rosa d’oro" ha assunto - metaforicamente - il significato di "alto e raro riconoscimento", anche se non ha "attecchito" linguisticamente.

A cura di fausto Raso

SERVIZI
Home
Stampa questo lavoro
(per una stampa ottimale si consiglia di utilizzare Internet Explorer)

Segnala questo articolo
Introduci il tuo nome:
Introduci email destinatario:

STESSA CATEGORIA
Soffiare il naso alle galline...
Roboante?
Grammatici & glottologi.
L’ingiuria.
Riappropriamoci la lingua.
L’etichetta...
La verità viene sempre a galla...
Mandare a carte quarantotto.
Barbaro...
il nome del Papa...
La carta assorbente...
Il rompighiaccio...
InvernALE ma... estIVO...
Natale, Capodanno, Epifania...
Sostanza...
Un po’ di latinorum...
L’uso del Lei...
Parole nobilitate...
Dalla mansarda al Frate...
Tre latti macchiati...
DELLO STESSO AUTORE
Chi Scappa...
Gli urli...
Essere in balia di qualcuno...
La verità viene sempre a galla...
L’ingiuria.
Essere una Macchietta...
Fare orecchi da mercante...
Essere una pecora segnata...
Il cicchetto.
Guadagnare...
La Linguistica.
Il Frac...
Far la Melina
Fare le cose...
Costar caro...
Tre latti macchiati...
Da dove deriva l’espressione...mangiare la foglia?
Il pesce d’aprile.
Gli aggettivi...
Metterci una croce sopra...
ARCHIVIO ARTICOLI
Rubriche
Settore Legale
Medicina, Psicologia, Neuroscienze e Counseling
Scienza & Medicina
Emozioni del mattino - Poesie
Economia, Finanza e Risorse Umane
Cultura
Parli la lingua? - DIZIONARI ON LINE
Proverbi e Aforismi
Al di là del muro! - Epistole dal carcere
Editoriali
Organizza il tuo tempo
PROGETTO SCUOLA
La Finestra sul cortile - Opinioni, racconti, sensazioni...
Legislazione su Internet
Psicologia della comunicazione
La voce dei Lettori .
Filosofia & Pedagogia
Motori
Spulciando qua e là - Curiosità
Amianto - Ieri, oggi, domani
MUSICA
Il mondo dei sapori
Spazio consumatori
Comunità e Diritto
Vorrei Vederci Chiaro!
News - Comunicati Stampa
Una vita controvento.

PROPRIETARIO Neverland Scarl
ISSN 2385-0876
Iscrizione Reg. Stampa (Trib. Cosenza ) n° 653 - 08.09.2000
Redazione via Puccini, 100 87040 Castrolibero(CS)
Tel. 0984852234 - Fax 0984854707
Direttore responsabile: Dr. Giorgio Marchese
Hosting fornito da: Aruba spa, p.zza Garibaldi 8, 52010 - Soci (Ar)
Tutti i diritti riservati


Statistiche Visite
Webmaster: Alessandro Granata


Neverland Scarl - Corso di formazione