HOME - GLI AUTORI - LE SEZIONI - VIDEO - LINK
 

Inviaci un tuo articolo

Partecipa anche tu !
Scrivi un articolo

   Cerca nel nostro archivio:
La giustezza della norma...
di Mariano Marchese  ( marianomarchese1@gmail.com )

10 novembre 2002

A distanza di qualche giorno dalla tremenda scossa che ha sconvolto il Molise, ci si interroga sulle responsabilità di chi doveva fare e non ha fatto. La nostra mente, non può fare a meno di ricordare le 26 vittime della scuola di S. Giuliano di Puglia di cui ben 24 erano bambini che altra colpa non avevano se non quella di essere felici e spensierati! Ciascuno di noi vorrebbe spiegarsi come possa accadere, per tragica fatalità o colpevole responsabilità che l'ultimo edificio che sarebbe dovuto crollare si sia, invece sfaldato, sotto i colpi di quel terribile sisma che ha lasciato dietro di sé, non solo macerie lutti disperazione ma anche, a sorpresa, tanta voglia di ricominciare. Sono d'accordo con Gaspare Barbiellini Amidei quando afferma che in Italia vige la regola della "prorogatio" secondo la quale, legalmente, si annullano i rischi rinviando obblighi e sanzioni. E' stato così per alcuni centri della nostra Italia "garantista" e "liberista" quando si è dovuto far fronte al problema dell'inquinamento delle falde acquifere per le quali fu trovato un rimedio all'italiana: se le acque contengono una quantità eccessiva di sostanze inquinanti secondo quanto previsto dalla norma, niente di più semplice che elevare il limite di tolleranza delle stesse con un'altra norma che annulla il disposto precedente! Risultato? Presto detto, molte falde sono di fatto inquinate ma la norma le considera tollerabili. E come non ricordarsi del risveglio dell'Etna, vulcano che tiene in apprensione i centri abitati del catanese? Vi domanderete cosa c'entra, ebbene il passo dall'Etna al Vesuvio è breve... PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.


A distanza di qualche giorno dalla tremenda scossa che ha sconvolto il Molise, ci si interroga sulle responsabilità di chi doveva fare e non ha fatto. La nostra mente, non può fare a meno di ricordare le 26 vittime della scuola di S. Giuliano di Puglia di cui ben 24 erano bambini che altra colpa non avevano se non quella di essere felici e spensierati! Ciascuno di noi vorrebbe spiegarsi come possa accadere, per tragica fatalità o colpevole responsabilità che l’ultimo edificio che sarebbe dovuto crollare si sia, invece sfaldato, sotto i colpi di quel terribile sisma che ha lasciato dietro di sé, non solo macerie lutti disperazione ma anche, a sorpresa, tanta voglia di ricominciare. Sono d’accordo con Gaspare Barbiellini Amidei quando afferma che in Italia vige la regola della "prorogatio" secondo la quale, legalmente, si annullano i rischi rinviando obblighi e sanzioni. E’ stato così per alcuni centri della nostra Italia "garantista" e "liberista" quando si è dovuto far fronte al problema dell’inquinamento delle falde acquifere per le quali fu trovato un rimedio all’italiana: se le acque contengono una quantità eccessiva di sostanze inquinanti secondo quanto previsto dalla norma, niente di più semplice che elevare il limite di tolleranza delle stesse con un’altra norma che annulla il disposto precedente! Risultato? Presto detto, molte falde sono di fatto inquinate ma la norma le considera tollerabili. E come non ricordarsi del risveglio dell’Etna, vulcano che tiene in apprensione i centri abitati del catanese? Vi domanderete cosa c’entra, ebbene il passo dall’Etna al Vesuvio è breve: Vi siete posti il problema di cosa succederebbe se, per tragica fatalità, questo vulcano dovesse risvegliarsi? Vi rimando a quanto narrava Plinio il giovane a tal proposito, e poi vi invito a visitare i siti di Ercolano e Pompei, giusto una riflessione il Vesuvio sovrasta una miriade di abitazioni: quante di queste sono abusive? Quante condonate? Ma chi autorizzava il condono, si sarà chiesto, nel mentre apponeva il suo autografo sulla apposita richiesta, così come prescritto dalla norma, se anche il Vesuvio concede condoni? E le sanzioni dove sono? Le paventate ruspe per la demolizione che fine hanno fatto? Di esempi potremmo scriverne fino alla noia, ma l’ultimo credo che sia abbastanza attinente con l’oggetto delle nostre riflessioni: la lex n° 46/90 che prevedeva la messa in sicurezza delle scuole fu approvata, appunto nel 1990. Con la citata legge veniva fissato, infatti, come termine ultimo per l’eliminazione di situazioni di pericolo dentro le aule, il 31/12/93 ma, vista l’inadempienza di molti istituti, invece di sanzionare tali, gravi, inadempienze si pensò bene di prorogare il termine al dicembre del 1996, ben tre anni dopo! E visto che tali inadempienze permanevano, lo Stato pensò bene di schiaffeggiare il concetto di serietà e coerenza attraverso l’emanazione di una nuova prorogatio ma, questa volta, di soli due anni, e cioè al 31/12/98, per poi prorogare al 31/12/99 per arrivare all’ultimo, vergognoso termine del 2004... Il 1° novembre del 2002, a seguito di un violento sisma, una scuola di S. Giuliano di Puglia sprofondava nel baratro dell’incoscienza portando con sé 24 bambini sicuri di essere protetti da un edificio in cui gli era stato promesso che gli sarebbe stata insegnata la vita... hanno invece conosciuto la morte! In caso di responsabilità saranno, queste, imputabili a quanti non si sono attenuti al disposto legislativo perché prodigo di proroghe, o del legislatore che per "conzare le cose all’ammucciuni" (come si dice in Calabrese) ha concesso continui rinvii? E se ci si fosse attenuti a quanto previsto dalla lex 46/90 le cose sarebbero potute andare diversamente? Per avere una risposta esaustiva abbiamo provato a fare l’appello sulle macerie dell’unica scuola di San Giuliano di Puglia, ma ventiquattro bambini erano assenti e due maestre erano in congedo definitivo!

Mariano Marchese - Presidente Neutrergon ONLUS Movimento per la Tutela dei Diritti Umani

SERVIZI
Home
Stampa questo lavoro
(per una stampa ottimale si consiglia di utilizzare Internet Explorer)

Segnala questo articolo
Introduci il tuo nome:
Introduci email destinatario:

STESSA CATEGORIA
C’era una volta il Bel Paese...riflessioni d’inizio stagione
Folli corsi e ricorsi storici...
I falsi ideali del Terrorismo.
Scorie meridionali...
La politica e gli ordinamenti umani
Come rumore di carta sfogliata.
Basta!
Fare teatro in carcere, cosa significa?
Ad armi pari...
La tournée nei perimetri dell’assenza.
Ancora Leonardo, ancora il silenzio.
Punti di vista?
Precariato sociale.
Pontifichiamo?
L’uomo delle stelle.
Mondi paralleli.
La nuova provincia.
Rave party e danza della sordità.
Fino all’ultima curva.
Auguri?
DELLO STESSO AUTORE
A Sud del Sud...
Elezioni ed elettorato.
Buon governo?
Come mai...
Scuola, Famiglia e Società.
Neutrergon Onlus e l’affaire Trenitalia.
Scritto nell’acqua
Burattini o Marionette?
Mondo pallone!
Il pregiudizio, l’errore... e la condanna.
Una vita in equilibrio.
I presuntuosi e i percorsi di vita...
Chi voterò...
Ad armi pari...
Pensare...
Ah, la coscienza!
Danni di guerra.
La politica e la ricerca della felicità...
Basta!
La politica e gli ordinamenti umani
ARCHIVIO ARTICOLI
Rubriche
Settore Legale
Medicina, Psicologia, Neuroscienze e Counseling
Scienza & Medicina
Emozioni del mattino - Poesie
Economia, Finanza e Risorse Umane
Cultura
Parli la lingua? - DIZIONARI ON LINE
Proverbi e Aforismi
Al di là del muro! - Epistole dal carcere
Editoriali
Organizza il tuo tempo
PROGETTO SCUOLA
La Finestra sul cortile - Opinioni, racconti, sensazioni...
Legislazione su Internet
Psicologia della comunicazione
La voce dei Lettori .
Filosofia & Pedagogia
Motori
Spulciando qua e là - Curiosità
Amianto - Ieri, oggi, domani
MUSICA
Il mondo dei sapori
Spazio consumatori
Comunità e Diritto
Vorrei Vederci Chiaro!
News - Comunicati Stampa
Una vita controvento.

PROPRIETARIO Neverland Scarl
ISSN 2385-0876
Iscrizione Reg. Stampa (Trib. Cosenza ) n° 653 - 08.09.2000
Redazione via Puccini, 100 87040 Castrolibero(CS)
Tel. 0984852234 - Fax 0984854707
Direttore responsabile: Dr. Giorgio Marchese
Hosting fornito da: Aruba spa, p.zza Garibaldi 8, 52010 - Soci (Ar)
Tutti i diritti riservati


Statistiche Visite
Webmaster: Alessandro Granata


Neverland Scarl - Corso di formazione