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Proverò ad inventare.
di Fernanda Annesi  ( fernanda_65@yahoo.it )

1 marzo 2016






La linea dell'infinito è quella che separa il mare dal cielo...


Pensieri degli anni difficili

Ho letto da qualche parte, forse in un libro che vive ora nelle mie mani, che non si possono spegnere i sogni di chi si ama (Alessandro Baricco - Questa storia) . E mi è piaciuta un sacco questa cosa! Sarà per questo che a volte mi imbarco in alcune avventure nelle quali poco credo, ma solo per vedere il piacere negli occhi di chi le vuole realizzare.

La linea dell’infinito è quella che separa il mare dal cielo, dove tutto non ha fine e ogni cosa è già cominciata ancora prima che diventi un’idea nel pensiero.

Le solite stesse paure. L’andamento è trasversale. Incrocia per un istante un momento di tranquillità, ritorna sulla stessa traiettoria. Immagino il rosso intenso su uno sfondo in lontananza, disegnato dalle ombre dei palazzi messi apposta là, dalla mano esperta, in questo, dell’uomo. Sono sempre più attratta dai contrasti fra le cose.

Provo a darmi un pizzico sulla pelle. Questa estate non esiste! Torno indietro, ho qualcosa in più e non è poco.

Mi lascio aiutare dal buon umore, sempre in compagnia di quella dolce malinconia che serve allo spirito per riflettere e scendere in punta di piedi all’interno dell’anima, a vedere quello che succede. I viaggi aiutano a ricordare. Si impara tantissimo se si guardano meglio le cose, anche le più banali e da lì nasce ogni volta il desiderio di condividere quello che si presenta.

Qual è la differenza fra l’affetto e l’amore?

Bella domanda! Si presenta lì sospesa nel testo e anche se sembra un po’ fuori luogo nel contesto del viaggio, in realtà è il filo conduttore. Non esiste una risposta certa o forse non ce l’ho, ma sempre più mi convinco che, pur essendo l’affetto un sentimento degno, autentico e profondo, la distanza non è breve. Forse si tratta di due cose che fino ad un certo punto camminano insieme, poi divergono e, mentre l’una continua a vivere senza grossi perturbamenti, l’altra richiede una cura che investe gran parte dei tuoi sentimenti e di cui non riesci proprio più a farne a meno. Una prima certezza si fa strada in me, legata forse all’esperienza della mia età: riesco a distinguerle! Quando si è più giovani spesso ci si confonde.

La capacità di stabilire i legami.

Nasce dalla curiosità, dalla voglia di conoscere e dalla flessibilità. Mi piace parlare con la gente di ogni tipo, penso ci sia tanto da imparare, quanto più comune è. Uno dei segreti per sentirsi liberi può essere quello di raccontare, quando è possibile, quali potrebbero essere le difficoltà nel legame. In questo modo è come se ci si liberasse, come se non ci si dovesse più nascondere e proteggere. Si diventa un fiume in piena. A volte, però, questo intimorisce, mette un po’ paura e fa fuggire. È un prezzo che si paga per le proprie debolezze. Non è possibile pensare di non riuscire a stabilire dei legami in naturalezza e senza pensare, quando si viene catturati dal sorriso e dalla dolcezza dello sguardo e quando ci si porta l’uno dentro l’altro, anche senza vedersi e senza le parole che fanno la conoscenza.

Ed ora tu mi chiedi: "Come si fa a provare il dolore senza sentirlo?"

Mi piace pensare che ognuno possa trovare quello che più vuole nelle parole scritte e lasciate.

I momenti di grande dolore si sentono sulla pelle quanto più la sofferenza investe le persone a te più care. L’empatia guida e avvicina le anime, non è importante trasferire la propria esperienza del dolore, ma essere partecipi, anzi compartecipi della conoscenza che si vive. E questo fornisce una misura dell’amore che si prova.

Anche questa volta sento di non essere riuscita...

Mi guardo indietro solo per un momento e vedo il tracciato della mia vita. È costellato dalla corsa, veloce come il vento e con quella solita nota di malinconia che mi accompagna sempre, anche quando sono al massimo dell’allegria. Che fa parte di me.

Forse è vero, è un periodo strano questo, fatto di grossi perturbamenti che scombussolano un po’, ma servono di sicuro a segnare una nuova strada, a far luce su di essa. A rendere più chiare le cose dentro affinché possano essere vissute e basta!

La penna si blocca nelle dita sul mio foglio. La mia attenzione viene catturata da un profumo che viene da una musica del passato e come per magia, nella mia mente, si apre uno scenario fatto di luminosità e freschezza e di bei ricordi.

Sono grata. Pronta ad affrontare quello che non brilla proprio di certezza, ma incute il dubbio. Ed è arrivato ora il momento di chiarire. Non senza le paure...

Mi sollevo un po’ a fatica e mi guardo nello specchio, dentro gli occhi vedo tanto e fino in fondo.

 

Fernanda - 16 Settembre 2009

Un grazie a Maria Mazzuca, per il suo sorriso...

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