In relazione al primo interrogativo, solitamente si verifica un aumento annuale del premio, stabilito in base al tasso di inflazione, che per il 2002 è dell’1,7%.Le compagnie possono anche decidere di aumentare autonomamente il premio, ma, a tal proposito, la Legge n. 57 del 5 marzo 2001, stabilisce che se gli aumenti tariffari sono superiori al tasso di inflazione programmato, l’assicurato può risolvere il contratto in qualunque momento con raccomandata a.r. o fax, anche poco prima della scadenza della polizza. Inoltre, l’aumento deve essere comunicato dalla compagnia almeno 60 giorni prima della scadenza medesima, in modo da consentire all’assicurato di effettuare la disdetta almeno 30 giorni prima, nel caso non intenda aderire alla nuova proposta di polizza. Se la compagnia non comunica l’aumento, o lo fa oltre il termine previsto, il contratto si rinnova alle vecchie condizioni.

L’argomento è strettamente collegato al secondo quesito. Infatti, le compagnie tradizionali offrono, di solito, polizze che si rinnovano automaticamente alla scadenza, a meno che l’assicurato non effettui la disdetta di cui sopra. Esistono, tuttavia, anche delle compagnie che offrono polizze con scadenza annuale: in questo caso spetta all’assicurato chiederne il rinnovo ogni anno.

Maria Cipparrone ( avvocato )