Pubblicato
su Lo SciacquaLingua
Speriamo
che l’anno che se n’è andato abbia portato con sé anche
qualche strafalcione o alcune "imperfezioni grammaticali"
che gli amanti della buona lingua devono assolutamente evitare.
Cominciamo
con il verbo "tenere"
adoperato, il piú delle volte, con il significato di
"possedere", "avere".
Tale
uso è da evitare essendo di... uso prettamente dialettale. Il
significato proprio del verbo suddetto è "sostenere".
Non si dica, per tanto, "tengo una bella casa", ma
"possiedo una bella casa". Da evitare anche - se si vuole
scrivere e parlar bene - la locuzione "tenere il letto" nel
senso di "stare, rimanere a letto".
Il
verbo tenere, inoltre, non è sinonimo - come molti
erroneamente credono - dei verbi "reputare", "stimare",
"giudicare" e simili. Le espressioni comuni, quindi,
"tenere in molto o poco conto"; "tenere in molta o
poca considerazione" una persona sono da gettare decisamente
alle ortiche (se l’anno vecchio non le ha portate con sé).
Sí,
sappiamo benissimo che molte "grandi firme" le adoperano a
ogni piè sospinto, ma sappiamo anche altrettanto bene che
costoro, non tutte, per la verità, usano la lingua a loro
piacimento: non rispettano assolutamente le elementari norme
grammaticali. Voi, amici che amate la lingua, non seguite questi
esempi negativi. Non adoperate - come abbiamo letto in una cosí
detta grande firma della carta stampata, che non menzioniamo per
carità di patria - il verbo tenere nelle accezioni di:
"importare", "desiderare", "volere",
"premere" e simili. Sono tutte forme dialettali e, di
conseguenza, orrendamente scorrette.
Ancora.
Il verbo "marcare",
che etimologicamente vale "segnare, contrassegnare con un
marchio, bollare", non si può adoperare - sempre che si
voglia scrivere e parlare correttamente - come sinonimo di
"annotare", "prendere nota", "registrare"
o con il significato, obbrobrioso, di "rimarcare con la voce".
In questi casi ci sono altri verbi che fanno alla bisogna: caricare,
accentuare, rafforzare.
E
finiamo con l’aggettivo "marrone"
che non si deve mai pluralizzare. Diremo correttamente: guanti
marrone, scarpe marrone, pantaloni marrone (non "marroni")
ecc. Perché non si pluralizza? Perché si sottintende
"del colore del marrone" (cioè del frutto del
castagno): guanti (del colore del) marrone.
A
cura di Fausto Raso
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