Pensieri
degli anni difficili
È
passato un po’ di tempo.
Strano
il mio rapporto con lui. Se mi guardo indietro, fissando un punto,
sento che è trascorsa una eternità, quasi faccio fatica
a ricordare. In altre situazioni, vola, sembra volare senza darmi il
tempo di aspettare.
Quanto
tempo impiego a ritrovare me stessa?
Tempo.
Sempre il tempo nei miei pensieri. Eppure, in fondo cosa è che
manca? Se non il tempo.
Un
gap. Una interruzione nel percorso, come le righe che
disegnano la mia mano e che all’improvviso si interrompono
sfilacciandosi, ricominciando.
Qualcosa
resta sempre. Nulla senza senso, un giorno trascorso nelle proprie
cose, un tuffo nei sapori del passato, il ricordo dei profumi.
Grande
la vita per questo! Restano sempre i tracciati di quello che si è
vissuto e pronti a rivivere quando diventa necessario. Servirà
a questo l’esperienza e il saper vivere. È un’arte.
Guardo
dalle vetrate della mia anima e, con sorpresa, mi ritrovo a
specchiare. Allungo lo sguardo immaginando di correre nei soliti miei
percorsi, ma mi ritrovo davanti un solco, lungo per troppo e non
profondo.
Una
macchia di sole sui monti innevati. Arriva qui il profumo del freddo
che purifica, apro le finestre e lascio entrare respirando a pieno.
Lacrime
diverse. Scendono tracciando un solco sul mio viso, ognuna il suo
significato.
Troppo
difficile questa volta girare pagina. Non so, sarà l’età,
questo nuovo imminente traguardo che non mi fa fuggire, anzi, al
contrario attira ogni mio pensiero.
E
mi guardo intorno. E mi guardo indietro.
Scrivo
su due pagine diverse, ma uguali sono le parole.
Un
solco divide i miei pensieri. Provo a saltare, vorrei rimanere
sospesa senza dover necessariamente accarezzare una decisione. La
leggerezza, ancora una volta, mi da la soluzione e, anche se
difficile in questo momento incastrarla, provo a farla mia.
Spezzata,
divisa, nel pieno del conflitto più acuto.
Un
solco virtuale nel profondo dell’anima. Ecco, posso continuare
così, guardando da entrambi i lati e restando nel centro. La
più forte, la più matura. Facile a dirsi, impossibile
determinarlo con certezza.
Prima
e dopo. Mi guardo allo specchio della mia nuova età e riscopro
il sorriso dell’infanzia. Forse mai mi ha abbandonato, anche
quando le onde in tempesta della vita si infrangevano indisturbate
sulla riva dei miei sentimenti.
Hanno
scavato lasciando un solco oppure solo rimodellato la spiaggia,
rendendola più sinuosa nelle forme e meno spigolosa per
accogliere la sabbia?
Mi
sveglio presto nel freddo del mattino. Spalanco ogni finestra
lasciando entrare l’aria e arriva a me l’odore degli
alberi in fiore colorati di intenso, dagli odori particolari. Già
più volte e volte conosciuti, ma nuovi ad ogni respiro. Non
finiranno mai di sorprendere. È questa la forza della Natura,
si ripropone senza timore di lasciare delusione.
Non
avrei mai pensato di …
Nel
silenzio più assoluto di ogni cosa spengo le luci e assorbo il
silenzio. Socchiudo gli occhi ma arriva comunque un bagliore, filtra
attraverso le palpebre socchiuse costringendomi a stringere, a
guardare in basso.
Una
settimana dura nei pensieri, lo si vede da un solco che segna il
viso, un rincorrere continuo, la sensazione sgradevole di avere
sbagliato ogni giorno, lentamente si spegne la voglia di riprovare a
saltare.
Ripenso
ad ogni istante trascorso. Contenta di essere arrivata alla fine
nonostante, imparo dai mie errori lasciando aperta la porta. Un solco
divide spezzando.
Fernanda
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