II solco.
di Fernanda Annesi  ( fernanda_65@yahoo.it )

11 marzo 2015






Quanto tempo impiego, a ritrovare me stessa?


Pensieri degli anni difficili

È passato un po’ di tempo.

Strano il mio rapporto con lui. Se mi guardo indietro, fissando un punto, sento che è trascorsa una eternità, quasi faccio fatica a ricordare. In altre situazioni, vola, sembra volare senza darmi il tempo di aspettare.

Quanto tempo impiego a ritrovare me stessa?

Tempo. Sempre il tempo nei miei pensieri. Eppure, in fondo cosa è che manca? Se non il tempo.

Un gap. Una interruzione nel percorso, come le righe che disegnano la mia mano e che all’improvviso si interrompono sfilacciandosi, ricominciando.

Qualcosa resta sempre. Nulla senza senso, un giorno trascorso nelle proprie cose, un tuffo nei sapori del passato, il ricordo dei profumi.

Grande la vita per questo! Restano sempre i tracciati di quello che si è vissuto e pronti a rivivere quando diventa necessario. Servirà a questo l’esperienza e il saper vivere. È un’arte.

Guardo dalle vetrate della mia anima e, con sorpresa, mi ritrovo a specchiare. Allungo lo sguardo immaginando di correre nei soliti miei percorsi, ma mi ritrovo davanti un solco, lungo per troppo e non profondo.

Una macchia di sole sui monti innevati. Arriva qui il profumo del freddo che purifica, apro le finestre e lascio entrare respirando a pieno.

Lacrime diverse. Scendono tracciando un solco sul mio viso, ognuna il suo significato.

Troppo difficile questa volta girare pagina. Non so, sarà l’età, questo nuovo imminente traguardo che non mi fa fuggire, anzi, al contrario attira ogni mio pensiero.

E mi guardo intorno. E mi guardo indietro.

Scrivo su due pagine diverse, ma uguali sono le parole.

Un solco divide i miei pensieri. Provo a saltare, vorrei rimanere sospesa senza dover necessariamente accarezzare una decisione. La leggerezza, ancora una volta, mi da la soluzione e, anche se difficile in questo momento incastrarla, provo a farla mia.

Spezzata, divisa, nel pieno del conflitto più acuto.

Un solco virtuale nel profondo dell’anima. Ecco, posso continuare così, guardando da entrambi i lati e restando nel centro. La più forte, la più matura. Facile a dirsi, impossibile determinarlo con certezza.

Prima e dopo. Mi guardo allo specchio della mia nuova età e riscopro il sorriso dell’infanzia. Forse mai mi ha abbandonato, anche quando le onde in tempesta della vita si infrangevano indisturbate sulla riva dei miei sentimenti.

Hanno scavato lasciando un solco oppure solo rimodellato la spiaggia, rendendola più sinuosa nelle forme e meno spigolosa per accogliere la sabbia?

Mi sveglio presto nel freddo del mattino. Spalanco ogni finestra lasciando entrare l’aria e arriva a me l’odore degli alberi in fiore colorati di intenso, dagli odori particolari. Già più volte e volte conosciuti, ma nuovi ad ogni respiro. Non finiranno mai di sorprendere. È questa la forza della Natura, si ripropone senza timore di lasciare delusione.

Non avrei mai pensato di …

Nel silenzio più assoluto di ogni cosa spengo le luci e assorbo il silenzio. Socchiudo gli occhi ma arriva comunque un bagliore, filtra attraverso le palpebre socchiuse costringendomi a stringere, a guardare in basso.

Una settimana dura nei pensieri, lo si vede da un solco che segna il viso, un rincorrere continuo, la sensazione sgradevole di avere sbagliato ogni giorno, lentamente si spegne la voglia di riprovare a saltare.

Ripenso ad ogni istante trascorso. Contenta di essere arrivata alla fine nonostante, imparo dai mie errori lasciando aperta la porta. Un solco divide spezzando.

Fernanda


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