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Un amore grande.
di Fernanda Annesi  ( fernanda_65@yahoo.it )

15 ottobre 2010






Mano nella mano, come sempre.


Pensieri degli anni "difficili".

Alcune cose avvengono non casualmente. Sembrano inviate direttamente dalla volontà di qualcuno che le ha pensate con cura e attenzione e fatte in modo che succedano al momento giusto.

Una foto in bianco e nero. Nella mia mente è impressa ormai da qualche giorno un paesaggio non senza colore, al contrario, ricco e denso, zuppo di affetto, sentimento, amore.

Entrare nelle cose e fra le parole più intime può servire a meglio comprendersi e comprendere. Perché siamo quel che siamo. Sicuramente le circostanze all’esterno modificano i percorsi, ma quello che è prestabilito è impossibile possa cambiare.

Una giornata trascorsa allegramente in due, come tante. Però questa porta un non so che come di presagio, di preludio ad un altro salto nella vita.

Gironzoliamo eccitate fra gli odori del passato un po’ invecchiati, di chiuso e di magico nello stesso tempo. Bella la sintonia che lega!

Guardo indietro e vedo il tempo già trascorso e mi accorgo di come le cose sono andate avanti. Ogni età ha le sue ragioni.

Mettiamo mano all’ordine maniacale che ha riposato per tanti anni, consapevoli che nulla tornerà come prima. Ma è arrivato ora il momento di curiosare, dare una rinfrescata a tutto quello che potrà poi vivere in un futuro non troppo lontano. Sono allegra.

Non provo fitte di dolore, al contrario, una malinconia frammista nelle giuste dosi ad un senso di serenità che mi dà la possibilità di apprezzare quello che ho avuto e che è rimasto in me.

Fra le mani. Accarezzo nelle mie mani, cercando di sentire cosa torna indietro, quali onde vengono ad essere stimolate senza usare lo sguardo. Solo il tatto.

Mi sciolgo in una intensa emozione che attirandomi dolcemente mi trascina indietro, lontano. Là da dove tutto ha preso inizio. Sono piena di lacrime, non di dolore però. Lacrime di gioia.

Mi introduco, un po’ a disagio, fra le righe dei due amanti, in una estate di molti anni fa, quando le distanze alimentavano l’amore e le parole si scioglievano nelle pagine ora un po’ ingiallite e ricche di profumo.

Non posso crederci! È un dono bellissimo arrivato a me non a caso, ma inviato dall’amore unico e profondo che solo una madre può trasmettere a suo figlio. Al momento giusto. Forse, in un altro istante della vita, il dolore della perdita non avrebbe consentito di assaporare quello che vive in queste righe, che mai avrei immaginato appartenessero a me.

Ascolto la mia voce.

Quando le ansie del difficile momento sopraffanno il mio pensiero.

Quando il dolore inaspettato della scomparsa irrompe prepotentemente a creare una svolta nella vita della gente.

Quando è inaccettabile rimanere impassibili a guardare.

Assaporo riga dopo riga un amore vero partito da lontano, carico di promesse a sfidare senza paure le difficoltà incontrate.

Un sorriso ed una lacrima. Sono una miscela perfetta di confusione nell’emozione.

Mi proietto così tanto fra di loro che mi vedo ad osservare, mentre i due si raccontano dichiarando il loro amore, i progetti ed il futuro.

Ecco, ci siamo! Anche noi, il futuro nel passato.

Tutto quello che ho imparato in tema amore mi è stato trasmesso attraverso la comunicazione più antica e naturale. Sono attratta come una calamita verso tutto ciò che stimola attivando in me la tenerezza e la voglia di capire comprendendo.

Mi specchio in questa storia e, sorridendo con gli occhi un po’ bagnati, penso che il desiderio si è realizzato, le parole concretizzate in una realtà che ha vissuto fino in fondo, fino alla fine. E... anche dopo.

Mano nella mano, come sempre.

A mia madre, a mio padre

 

Fernanda

 

 

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