Pensieri
degli anni difficili
“La
riunificazione delle due Coree non avverrà mai, per cui
sappiate che anche il vostro amore è destinato a finire”.
(Dario De Luca)
Ma
di cosa ci siamo innamorati? Lo abbiamo forse dimenticato oppure il
tutto è diventato all’improvviso un’altra cosa?
Un’altra
cosa?
Ma
altrettanto bella?
Cambiano
le situazioni, cambiano i personaggi ma la gran parte delle cose che
si provano è sempre la stessa.
Sentimento
Amore. Va bene, una multifattorialità di elementi, di
sensazioni stuzzicanti, di impegni improvvisi, di progetti di vita,
di cose inespresse che rimangono là, appese al tramonto del
ricordo più bello.
Fatico
molto a trovare dentro di me quello che un tempo era scontato e
naturale. I fatti della vita molto hanno cambiato, hanno creato una
svolta ad un bivio, una strada alternativa alle due preesistenti e il
tutto all’improvviso ha preso un’altra direzione,
inaspettata.
Ed
è andato in un’altra maniera!
No,
questa non è personale e con rimpianti. Vorrebbe essere solo
una oggettiva visione delle cose reali, senza alcuna contaminazione.
Due
giorni, trascorro due giorni col pensiero nascosto fra le nuvole,
senza apparente contatto e con una grande smania.
Sempre,
per sempre.
Il
profumo dell’estate.
Ripenso,
in un istante, all’inverno trascorso: intenso, ricco, pieno di
cose nuove, stimolazioni, impressioni, emozioni. Al culmine un grande
impegno e poi, infine, la semplicità.
Cosa
ne rimane oggi? Poco, veramente poco è il tempo che è
passato, eppure sembra una eternità. Ritrovo velocemente gli
ultimi contatti e stabilisco, provo a ristabilire un legame. Con la
parte più profonda di Fernanda.
Uno
sguardo veloce, anche se il tutto ormai assume sapori e tempi
imprevedibili e non più ripetibili.
Tempo,
tempo, tempo.
Rimane
sempre il mio peggior nemico, il mio fedele alleato.
Una
piacevole ricerca.
Senza
alcun dubbio, ma è inevitabile che porti con se una bella dose
di amarezza.
Cosa
è che più ci piace?
Mi
dedico, con tutto l’amore di cui sono capace, alle verdi foglie
che adornano la mia casa e, accarezzandole con le parole, provo a
farle rivivere in questo momento di estrema fragilità.
La
capacità di riconoscere le dolci note e decodificarle in un
lungo messaggio d’amore.
Trovo
pace, accettando i confini, che delimitano il mio essere, consapevole
di non averli definiti ma liberi di spostarsi ad ogni nuovo e
inaspettato evento.
Solo
due sono le frasi che aleggiano nella mia mente, da seguire, obbedire
senza permettere ad alcuna interferenza di disturbare.
Come
un tempo.
Temo
di perdere la leggerezza nelle cose, nel sentirle, nel desiderarle.
Ho forse sbagliato a dare l’importanza e il giusto valore agli
anni trascorsi? Un po’ di lato ad aspettare, è arrivato
il momento di fermarsi ad aspettare senza forzare più alcuna
situazione. Ma immediatamente il timore di amplificare ogni paura
prende il sopravvento.
Forse
il segreto è tutto lì: sapersi dare il tempo di
aspettare e poi il resto verrà da sé.
Fernanda
06
luglio 2017
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