Alcuni esperti del settore ipotizzano che, dietro incidenti apparentemente inspiegabili, vi siano delle manovre tendenti alla creazione di correnti di pensiero che spingano verso la deindustrializzazione dei paesi più occidentali del Mercato Comune Europeo.
Non abbiamo bisogno di chissà quali grandi cose o chissà di quali grandi uomini. Abbiamo solo bisogno di più gente onesta! (Benedetto Croce)
Alla luce di quanto la Storia ci insegna, una politica economica basata su meccanismi speculativi, non consente evoluzione e sviluppo sostenibile ma, al contrario, incrementa fenomeni di recessione economica, sociale, morale, comportamentale.
Né il boia mi fa paura, né l’odio, né la tortura né le raffiche dell’ultima ora, né le notti in cui l’ultima stella della sofferenza viene annientata, ma l’indifferenza che vela un mondo cieco, senza pieta’ (Halfdan Rasmussen)
Eppure, la ricetta per la soluzione di simili quadri di caduta di valori è semplice anche se impegnativa: basterebbe accettare l’idea che in un ambiente formato da persone motivate a crescere insieme, si genera una spirale virtuosa di condivisione evolutiva affinché (come sosteneva Mark Twain), le rughe non siano più l’espressione della fatica e della mortificazione ma, più semplicemente, indichino il luogo dove sono nati i sorrisi!
Tutto questo porterebbe alla concretizzazione di modelli basati sul piacere di lavorare per realizzare se stessi e, di conseguenza, provare a godersi, finalmente, la vita. In qualunque altro modo si voglia osservare la problematica, è bene ricordarsi che, alla fine, il colore della morte è sempre uno solo: rosso sangue!
Giorgio Marchese - Direttore La Strad@