Se
non cadiamo in errore, in lingua italiana non esiste un termine atto
a indicare l’uccisore di un cugino. Abbiamo "parricida",
che può valere tanto per il figlio che uccide il padre quanto
per il padre che uccide il figlio; "matricida", per chi
uccide la propria madre; "fratricida", per chi uccide un
fratello e "sororicida", per chi uccide una sorella. E chi
uccide un cugino come si chiama? Proponiamo all’attenzione dei
vocabolaristi un neologismo che ci sembra appropriato:
consobrinicida.
È formato con il latino "consobrinus"
(cugino) piú il suffisso "-cida", da "caedere"
(tagliare, uccidere). C’è da dire che "consobrino",
quando nacque, indicava il cugino materno, ma, per estensione, si può
riferire anche a un cugino paterno.
A
cura di Fausto
Raso
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