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Una rotta da invertire...
di Mariano Marchese  ( marianomarchese1@gmail.com )

25 aprile 2006

E' opinione comune che tutti siano desiderosi di parlare e di scrivere bene della propria terra, compreso chi scrive; però, per ovvi motivi, in questo momento, proprio non è facile, ovviamente, se ci si vuole attenere alla realtà "reale", quella di tutti i giorni quella, cioè, sotto gli occhi di tutti e non quella mistificata, alla quale (semptre più in affanno) ricorrono "volpi e gatti" per dimostrare il contrario di ciò che realmente, invece si determina nel tentativo (che, ormai, ha stancato) di rabbonire un popolo maledettamente strano, che ama vivere delle promesse altrui e osannare i potenti (o i santi) di turno salvo lamentarsi, poi, quando questi sono tanto lontani da non poterli ascoltare; per capire che non mento, bastano piccoli e semplici gesti quotidiani come ad esempio sfogliare le pagine dei quotidiani (locali e nazionali), ascoltare la radio oppure osservare qualche tg (regionale o nazionale) per rendersi conto che questa nazione, ormai, si è incamminata sulla strada dell'oblio dalla quale, purtroppo, sarà veramente difficile, tornare indietro! "Tu sei un pessimista" dice qualcuno, semmai realista rispondo io a quei troppi "qualcuno" che si affannano a screditare i miei "diari di bordo", che altro non sono se non semplici pensieri e amare riflessioni su quello che si vede, anzi, su quello che si vive, insieme agli altri troppo distratti per accorgersi di quello che hanno intorno... PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.



Del resto c’è poco da stare allegri sapendo che da queste parti la magistratura è messa alle corde non tanto dalla delinquenza (comune od organizzata)ma da giochi di poteri fatti all’interno di uno Stato sprecone che distribuisce milioni come se fossero caramelle a discapito di settori che annaspano per l’imbarazzante carenza di denaro come, appunto, quello della giustizia (e non solo): cari lettori è così che noi amiamo combattere il malaffare, ed è così che il nostro "caro" Stato ama starci vicino! So che vi sembra incredibile ma, da queste parti, è proprio così! Negozi che saltano in aria, avvisi di garanzia che raggiungono centinaia di imprenditori (evidentemente proprio non riescono a lavorare senza imbrogliare), morti ammazzati un giorno si e l’altro pure, posti di lavoro che si sciolgono come neve al sole: questa è la nostra felice realtà... Il bello è che, nonostante tutto, nessuno di chi potrebbe fa nulla per cambiare le cose forse perché a nessuno conviene che le cose cambino: chissà poi perché...forse perché nella confusione e nel malaffare ci si può ritagliare uno spazio per il proprio, cospicuo tornaconto, forse perché si può azzannare la propria fetta di torta? Già, dimenticavo che l’onestà, almeno da queste parti, non permette di vivere molto sopra le righe per cui si correrebbe il rischio di dover rinunciare a qualche lusso di troppo; allora è molto meglio il malaffare: realizza il massimo profitto con il minimo sforzo! Peccato che torni tutto a svantaggio degli onesti...ma questo, per i più, è un misero dettaglio di poco conto; eppure con tutti i nostri problemi capita di frequente di assistere a clamorose risse tra questa e quella fazione politica come se questa non avesse contribuito con anni di scarsa attenzione nei confronti di un territorio in agonia, a far precipitare la Calabria nel baratro in cui oggi si trova. I problemi sono tanti e gravi forse più gravi di quello che possiamo realmente percepire, pertanto è giunto il momento di rimboccarsi seriamente le maniche nel tentativo di invertire la rotta: sempre che siamo ancora in tempo!

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