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Alle origini della vita - 3°: la gravidanza
di Giorgio Marchese  ( direttore@lastradaweb.it ) e di Stefania Labate  ( stefanialabate@hotmail.it )

7 luglio 2003





Cos'è la gravidanza? Cosa accade nella madre e nel bambino, durante questo periodo?


 

Continua il dialogo fra una mamma ed il suo analista. Questa settimana, si approfondiscono le tematiche riguardanti la gravidanza. Come dire: tutto ciò che avreste voluto sapere...

BUONA LETTURA

Buon pomeriggio, "dottore", in questo incontro, vorrei portare a termine tutto quello che riguarda la vita intrauterina dell’essere umano, fino al momento del parto...

Cara Stefania, come al solito, mi trovi disponibile ed interessato: cominciamo!

Ho capito, dalle spiegazioni che mi hai fornito, che la vita comincia fin dal concepimento... ma, nel nascituro, quando iniziano a funzionare i sensi?

La sensibilità tattile si manifesta dalla 10° settimana, a partire dal viso per poi diffondersi al resto dell’epidermide, nel giro di altre 10 settimane. La prima esperienza tattile consiste nell’esplorazione del proprio corpo, delle pareti interne del sacco amniotico e, indirettamente, dell’utero.

Già dalla 12° settimana sulla lingua sono presenti papille gustative funzionanti: se si introduce nel liquido amniotico, una sostanza a base di zucchero, il bambino raddoppia la quantità ingerita (normalmente da 20 a 40 ml. l’ora).

Il prof. Sandro Gindro sostiene che i feti siano in grado di trasmettere i pensieri alla proprie madri. Secondo lui, ad esempio, le cosiddette "voglie" sono tutt’altro che una leggenda popolare; il feto notifica immediatmente all propria madre un sapore che gli è piaciuto e chiede con insistenza che glielo faccia riprovare. Con un sistem simile nel principio ma opposto nella manifestazione, rifiuta i gusti negativi come quello dell’alcol o della nicotina.

Il nervo ottico si forma intorno alla 7° settimana e, in seguito, proliferano le cellule della retina. Le palpebre rimangono chiuse fino alla 26° settimana ma, se si punta una luce intensa ed improvvisa sul ventre della gestante, il bambino volta la testa dalla parte opposta. Quando si pratica l’amniocentesi (prelievo di una piccola quatità di liquido amniotico da esaminare per scoprire la presenza di segnalatori di possibili handicap), si è visto che alcuni bambini, cercano di afferrare l’ago, mentre altri si ritraggono come impauriti.

L’olfatto entra in funzione verso la 9° settimana e si perfeziona verso la 18°. Infatti, al momento della nascita, il bambino è in grado di riconoscere la propria madre dall’odore della sua pelle e riesce ad orientarsi verso il capezzolo.

Nonostante il buon isolamento acustico prodotto dal liquido amniotico, già verso il 4° mese, il bambino può percepire una vasta gamma di suoni provenienti sia dall’organismo materno (il battito cardiaco, i rumori della digestione, quelli dell’aria che "invade" i polmoni, etc.) che dal mondo esterno (dall’aspirapolvere al telefono, dalla sveglia che "trilla" alle voci umane, etc.). Una ricerca effettuata presso l’ospedale Badeloque di Parigi su 600 gestanti al 6° mese di gravidanza, ha messo in evidenza che il bambino risponde alle sollecitazioni acustiche, con movimenti peculiari. Ad esempio, al passaggio di un autocarro (100 decibel) muove gambe e braccia, una voce sconosciuta (50 decibel) gli fa battere il cuore più in fretta (pobabilmente per la sorpresa); la vce materna, invece, lo rilassa molto.

E la musica?

Marie Louise Aucher , fonologa francese, sostiene che la buona musica contribuisce a creare un equilibrato sviluppo del sistema nervoso; se poi la mamma canta, le vibrazioni acustiche vengono trasmesse al bambino, direttamente attraverso i canali ossei determinando, alla nascita, movimenti più coordinati e armonici. Attenzione al tipo di musica, però! Pare che il rock, ad esempio, crea molto disturbo perché è ripetitivo e ossessivo, con Beethoven i bambini sorridono! all’università di Perugia, nel reparto di ostetricia, c’è l’abitudine, da parte del personale specializzato, di richiamare l’attenzione del nascituro, con dei colpetti dati sul ventre materno: pare che sia un invito al gioco...

Possiamo concludere che, all’interno del grembo materno, il bambino comincia a creare una propria memoria percettiva, catalogando stimoli provenienti dalla mamma e dall’ambiente esterno?

Certamente si, tutto ciò determina i primi apprendimenti.

E’ vero che è possibile modificare, grazie all’operato di un osteopata, la posizione podalica di un feto che in prossimità del parto?

Guarda, se l’osteopata è in gamba, può darsi che riesca a comunicare al bambino degli Input adeguati, per ottenere che si giri a testa in giù. È, ovviamente un discorso articolato e complesso che va valutato "ad personam".

Quindi, per una mamma che intende partorire in maniera naturale, è una speranza in più....

Esiste la possibilità che, con un buon trattamento osteopatico si possa "scaricare" la tensione dalle ossa del bacino favorendo il periodo della dilatazione e quello dell’espulsione. Comunque, la prossima volta, affronteremo tutto ciò che riguarda il parto.

Si, però non posso aspettare fino alla prossima volta, ho bisogno di informazioni sulla gravidanza...

Ma scusa, che fretta c’è? Hai deciso di intraprendere una nuova gravidanza?

No... però, da quando abbiamo cominciato ad incontraci per parlare di questi argomenti, sono diventata un punto di riferimento per le mie amiche... e quindi necessito di saperne di più... non mi deludere!

E va bene, vorrà dire che cominceremo dall’inizio... e farai un figurone!

Come, dall’inizio?

Per favore, non interrompermi, abbi la pazienza di ascoltare e, poi, potrai fare tutte le domande che vorrai!

Prima di tutto, una rispolverata sull’apparato riproduttivo maschile e poi su quello femminile...

Ehem... sul primo, credo di non essere del tutto arrugginita, in fatto di conoscenze!

Forse per quanto riguarda l’esterno, ma non credo che tu conosca il tutto, visto dall’interno... vogliamo scommettere?

Vai, vai, che ci sono!

Meno male, allora cominciamo.

L’apparato genitale maschile, è composto da:

  • testicoli - sono due ghiandole ovali racchiuse in una sacca chiamata scroto. Essi producono gli spermatozoi e l’ormone sessuale maschile, il testosterone.
  • vasi deferenti - sono i due canalicoli attraverso cui viene trasportato lo sperma dai testicoli all’uretra.
  • uretra - è il canale che trasporta l’urina dalla vescica all’esterno, sia nell’uomo sia nella donna. Nell’uomo conduce inoltre il liquido seminale attraverso il pene verso l’esterno.
  • pene - è l’organo che eiacula lo sperma (contenente spermatozoi e vari liquidi) in vagina durante l’atto sessuale. La parte terminale del pene, il glande, è particolarmente sensibile. Per questo è protetto dalla pelle (prepuzio).
  • Prostata - è una ghiandola che durante l’eiaculazione riversa il secreto prostatico nell’uretra ove si miscela con il liquido seminale.

L’apparato genitale femminile, invece, è composto da:

  • vulva - è la parte esterna dei genitali, costituita dalle grandi e dalle piccole labbra, dal clitoride (particolarmente sensibile), dal meato uretrale (da cui fuoriesce l’urina) e dall’imene (membrana che nella donna vergine, occlude parzialmente l’ingresso alla vagina).
  • Vagina - è il canale che riceve il pene durante l’atto sessuale. Essa serve anche come canale del parto (dove passerà il bambino).
  • cervice - è la parte inferiore dell’utero. È detta anche "collo dell’utero" ed è importante perché, in gravidanza è l’organo che costituisce il "sistema di chiusura" a valle, nei confronti del "motore uterino" a monte.
  • utero - è l’organo cavo in cui si sviluppa il bambino; il suo rivestimento interno viene chiamato endometrio. Se non si instaura la gravidanza, l’endometrio si sfalda mensilmente mediante il processo della mestruazione.
  • tube di Falloppio o salpingi - fungono da canale di passaggio per l’uovo dall’ovaia all’utero. Sono la sede ove si verifica il concepimento (cioè l’unione fra la cellula - uovo femminile e lo spermatozoo maschile).
  • ovaie - sono due ghiandole ovali situate lateralmente all’utero. Esse hanno una duplice funzione: custodiscono le cellule - uovo femminili e producono i due ormoni riproduttivi, estrogeni e progesterone. Il rilascio di un uovo dall’ovaia è chiamato "ovulazione". Questo meccanismo avviene tipicamente una volta al mese (dopo 12-14 giorni dall’inizio della mestruazione). Tuttavia a questo proposito esiste molta variabilità individuale, non solo da donna a donna, ma anche in una stessa donna a seconda di diversi fattori.

Tutto chiaro, finora?

Nessun problema!

Ora qualche informazione sul ciclo mestruale. Rappresenta il momento finale di una serie di mutamenti fisici collegati alla fertilità e alla riproduzione. È regolato da diversi ormoni, che sono sostanze naturali prodotte da alcune ghiandole. Gli ormoni sono trasportati dalla circolazione sanguigna ad altri organi, per indurre un effetto specifico (ogni ormone provoca nell’organismo un suo particolare effetto). L’ipofisi (ghiandola situata alla base del cervello) produce vari ormoni, di cui due, il follicolo-stimolante (FSH) ed il luteinizzante (LH), servono a stimolare le ovaie ad indurre la maturazione di un uovo e la sua liberazione durante l’ovulazione. Le ovaie producono anche due propri ormoni femminili, gli estrogeni ed il progesterone, che provocano cambiamenti regolari nel sistema riproduttivo e regolano il ciclo mestruale.

Il ciclo mestruale dura in media 28 giorni e si divide in tre fasi:

- fase pre-ovulatoria: l’uovo matura e l’endometrio si ispessisce (questa fase ha durata variabile da pochi giorni a qualche settimana).

- fase ovulatoria: dura 2 o 3 giorni e rappresenta il periodo più fertile della donna e quindi il momento in cui il concepimento è più probabile.

- fase post-ovulatoria: l’endometrio è pronto per una possibile gravidanza; se questa non si verifica esso viene eliminato con il flusso mestruale, che dura in genere 3-6 giorni. La fase post-ovulatoria, di solito è costante e dura circa 13-14 giorni.

Non tutte le donne presentano un ciclo regolare: in alcune può essere molto più breve o molto più lungo o anche variare di mese in mese. Molti fattori (soprattutto emotivi) possono influenzare il momento in cui avviene l’ovulazione, fino a determinarne la sospensione.

Ed ora, passiamo al concepimento. Dopo l’ovulazione l’uovo passa nelle tube di Falloppio dove può essere fecondato dagli spermatozoi che migrano dalla vagina, attraverso l’utero, fino alle tube. L’uovo fecondato, o zigote, dopo circa 30 ore inizia a dividersi rapidamente, dando luogo all’embrione che scende verso l’utero. Questo viaggio dura circa 6 giorni. L’embrione poi si fissa nel rivestimento interno dell’utero. Questo processo viene chiamato "annidamento" ed è necessario affinché si avvii una gravidanza.

Una donna incinta inizia a produrre un nuovo ormone chiamato gonadotropina corionica umana (HCG), che innesca una catena di eventi che ritardano la mestruazione fino al periodo successivo alla nascita del bambino. I moderni test di gravidanza si basano sulla presenza o meno di ß-HCG nelle urine. Le ß-HCG possono essere anche evidenziate e dosate direttamente nel sangue materno.

Torniamo all’interno dell’utero. Ti avevo detto che il bambino "in fieri" (cioè l’insieme di cellule che darà origine all’embrione) si fissa sull’endometrio e lo fa grazie a piccole "radici" che lo collegano alla circolazione sanguigna materna. Attenzione!

Perché?

Questa fase di annidamento è molto importante e delicata dal momento che, essendo molto invasiva può produrre meccanismi di rigetto da parte dell’organismo materno. L prima gravidanza è quella più a "rischio" da questo punto di vista, le eventuali successive non creeranno problemi dal momento che, l’organismo materno avrà imparato a riconoscere l’aggressione, catalogandola come non pericolosa.

  • Alla fine del primo mese, il bambino non è più lungo di 5 mm, ma il cuore batte già, il cervello inizia a formarsi e il sesso è determinato (anche se ovviamente non si può ancora vedere con l’ecografia).
  • Dopo 6-7 settimane, il battito del cuore può essere visto con l’ecografia. Il cervello del bimbo inizia a svilupparsi. Alla fine di questo periodo l’embrione è lungo circa 10 mm.
  • Dopo 8-9 settimane, procede la formazione di occhi, bocca, orecchie, mani e piedi, cuore, polmoni, reni, fegato e intestino. L’embrione cresce fino a 22 mm. A questo punto della gravidanza, conviene prenotare la prima visita dal ginecologo di fiducia.
  • Dopo 10-14 settimane, l’embrione è completamente formato e, d’ora in avanti, dovrà prevalentemente crescere e maturare. Il bambino si muove, ma i suoi movimenti non possono ancora essere avvertiti dalla mamma. Con gli ultrasuoni si può auscultare il battito cardiaco: la sua frequenza è circa il doppio di quella di un adulto. Il bimbo cresce fino a circa 85 mm. e pesa 25 gr.

Fermati un attimo... e i sintomi sgradevoli, come ad esempio la nausea?

Posso dirti che, pur se giustificati da un forte scombussolamento ormonale, il loro grado di manifestazione, dipende dall’attività ipereccitante o stabilizzante del sistema neurovegetativo... che dipende dallo stao emozionale psichico...

Quindi, più ci si prepara a vivere serenamente la gravidanza e minori saranno i fastidi?

È proprio così!

Continuiamo il discorso interrotto:

  • Dopo 15-22 settimane di gestazione, il bimbo cresce rapidamente. I primi movimenti fetali vengono avvertiti dalla mamma all’inizio di questo periodo se si tratta di un secondo bimbo, o alla fine se si tratta della prima gravidanza. I primi movimenti vengono percepiti come un guizzo di pesce o un frullio d’ali. È bene iniziare un corso di preparazione al parto o almeno fare esercizi fisici idonei con regolarità. A 22 settimane il bimbo pesa circa tre etti e mezzo.
  • Dopo 23-30 settimane, il bambino risponde agli stimoli sonori e tattili. Deglutisce piccole quantità di liquido amniotico e fa pipì nel sacco amniotico. Può avere il singhiozzo e si succhia spesso il pollice (per cui si "prepara" all’allattamento). Il suo cuore può essere percepito dall’esterno se si appoggia l’orecchio nel punto giusto dell’addome materno. La pelle del bambino è ricoperta da una sostanza grassa impermeabile che si chiama "vernice caseosa" e serve per proteggerla dal lungo periodo "in immersione". Come ti ho detto prima, il bimbo sente i rumori attorno a sé anche se attutiti dall’acqua. Ascolta anche le voci e le può riconoscere. Gradisce la musica. Può distinguere la luce dal buio. Dopo la 24a settimana il bambino è "vitale", cioè ha probabilità di sopravvivenza in caso di parto prematuro. Alla 30a settimana la lunghezza dalla testa al podice è di circa 24 cm. Il peso è circa 1.400 gr.
  • Dopo 31-36 settimane, il bambino può già mettersi in posizione (a testa in giù). Tuttavia, se fosse podalico, potrebbe sempre girarsi spontaneamente anche nelle ultime settimane, magari facendosi aiutare dall’osteopata, come ti ho spiegato prima: occhio che deve essere proprio bravo, altrimenti... è meglio evitare! In questo periodo hanno inizio la maggior parte dei corsi di preparazione al parto.
  • Dopo 37-40 settimane, il bambino compie i primi movimenti respiratori anche se non c’è aria nei suoi polmoni. Se la sua testina scende nella pelvi (di solito dopo la 38a settimana), anche la pancia della mamma si abbassa. A questo punto i controlli ostetrici possono diventare, anche, settimanali. Alla 40a settimana il bambino è lungo circa 50 cm. Bisogna essere pronti perché l’inizio del "lavoro" di porto (infatti "travaglio", in francese, significa proprio "lavoro"), è vicino: niente ansia perché, tanto, c’è tempo per fare tutto quello che serve!

 Bello, bellissimo! Ah, se ti avessi potuto frequentare (professionalmente, s’intende) durante la mia gravidanza!

Non ti infastidire... potresti darmi qualche consiglio pratico... che so, a proposito di alimentazione, attività fisica...

Parliamo di dieta. Anzitutto, una precisazione: non è affatto vero che bisogna mangiare per due, è sufficiente avere una alimentazione equilibrata. La dieta non deve essere un’ossessione. Per 8 donne su 10 l’alimentazione seguita sino a poco prima di rimanere in gravidanza va bene anche per i primi mesi, l’importante è che sia equilibrata, cioè senza eccessi, e varia. Il miglior modo di sapere se il tipo di alimentazione che si segue va bene anche in gravidanza è il peso di partenza: se è regolare non ci sono motivi per intraprendere una "dieta" proprio in questo periodo. A mano a mano che la gravidanza procede, lo sviluppo dell’embrione, l’aumento della massa sanguinea e del peso corporeo richiedono un aumento (non eccessivo) del fabbisogno energetico. Ma attenzione, se si mangia troppo, l’eccesso di calorie verrà depositato come grasso nell’addome e nelle cosce e, inoltre, sarà più difficile dopo il parto tornare al peso precedente la gravidanza. Ad ogni trimestre di gravidanza si deve aumentare l’apporto energetico di 100 calorie: è l’equivalente di 2 yogurt non zuccherati al giorno! Non va dimenticato che l’essere umano è onnivoro per cui si devono consumare tutti i tipi di alimenti: animali e vegetali. Più l’alimentazione sarà varia più il bambino avrà la possibilità di avere tutti gli elementi di cui necessita.

Passiamo all’attività fisica. Molte donne oggi praticano sport regolarmente. Questo è possibile anche in gravidanza, tenendo presente che, comunque, vanno abbandonate tutte le competizioni agonistiche. Già dai primi mesi, sono appropriati e indicati il nuoto (è lo sport ideale in questo periodo) e le passeggiate, mentre sono sconsigliati sport stressanti (l’equitazione e lo sci, ad esempio). È consigliabile svolgere l’attività fisica all’aperto o in un luogo ben aerato, cosi da facilitare l’assorbimento di quel 25% di ossigeno in più indispensabile in gravidanza. Lo sport permette non solo di mantenere il tono muscolare e di imparare a rilassare i muscoli, ma aiuta ad attivare la circolazione, soprattutto quella delle gambe, la respirazione e la funzione intestinale. Infine l’attività sportiva è utile per il mantenimento di un buon equilibrio psicologico, scaricando le tensioni.

E l’attività sessuale?

L’attività sessuale non è controindicata in alcun periodo della gravidanza, a meno che non vi siano problemi accertati che potrebbero creare disturbi. Molte donne dimostrano un aumentato interesse verso il sesso, soprattutto nel secondo trimestre, ma questo dipende da molti fattori psicologici. È consigliabile evitare performance intense, per non stressarsi. Le difficoltà inibitorie più frequenti, sono le seguenti:

  • Non accettazione delle modificazioni corporee;
  • Paura di arrecare danno al bambino;
  • Impaccio per il volume della pancia.

Basta dialogare col partner, leggere pubblicazioni al riguardo e, se necessario, consultarsi con uno psicoterapeuta per i chiarimenti più delicati o imbarazzanti... il resto, va da sé!

Già che ci siamo, non mi potresti parlare della preparazione al parto?

No!

Come, no?

Ti avevo detto, all’inizio, che, del parto e della sua preparazione, ne avremmo parlato la prossima volta... per oggi accontentati!

Si, ma... a malincuore...

Fattene una ragione... sono stanco!

Arrivederci, allora!

 

S. L. & G. M.

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