HOME - GLI AUTORI - LE SEZIONI - VIDEO - LINK
 

Inviaci un tuo articolo

Partecipa anche tu !
Scrivi un articolo

   Cerca nel nostro archivio:
ARCHIVIO ARTICOLI
Rubriche
Settore Legale
Medicina, Psicologia, Neuroscienze e Counseling
Scienza & Medicina
Emozioni del mattino - Poesie
Economia, Finanza e Risorse Umane
Cultura
Parli la lingua? - DIZIONARI ON LINE
Proverbi e Aforismi
Al di là del muro! - Epistole dal carcere
Editoriali
Organizza il tuo tempo
PROGETTO SCUOLA
La Finestra sul cortile - Opinioni, racconti, sensazioni...
Legislazione su Internet
Psicologia della comunicazione
La voce dei Lettori .
Filosofia & Pedagogia
Motori
Spulciando qua e là - Curiosità
Amianto - Ieri, oggi, domani
MUSICA
Il mondo dei sapori
Spazio consumatori
Comunità e Diritto
Vorrei Vederci Chiaro!
News - Comunicati Stampa
Una vita controvento.

Marilena Dattis

Articoli di questo autore

METACINEMA E MODERNITA’ - Il regime cristallino e Deleuze
domenica 6 ottobre 2019 di Marilena Dattis
Il cinema "parla" di se stesso mostrando cristalli di tempo in bilico fra il virtuale ed il reale. In questo "speciale" dedicato a Deleuze, " è tutto un cinema che racconta il proprio raccontare".

Il prezzo della vita...
lunedì 12 agosto 2019 di Marilena Dattis, Giorgio Marchese

Quanto costa, “capirne” il senso?


Caro Paolo...
sabato 12 agosto 2017 di Marilena Dattis, Giorgio Marchese

La Forza del Silenzio


Caro Paolo (La Forza del Silenzio).
giovedì 20 luglio 2017 di Marilena Dattis, Giorgio Marchese


Qualcuno sostiene che esistono “caduti” che non si alzano per non tornare a cadere. Giovanni Verga ne “I Malavoglia” addirittura descrive un tipo di umanità che, di fronte a ciò che riteneva essere un destino ineluttabile, preferiva abbassarsi per essere travolta, dalle onde delle difficoltà, il più velocemente possibile. “Io credo che se ci fosse un po’ più di silenzio, se tutti facessimo un po’ di silenzio, forse qualcosa potremmo capire.” (La voce della luna- Fellini, 1990). Il silenzio: condizione di equilibrio necessaria indispensabile per poter vedere, finalmente, se stessi come riflessi in un tranquillo specchio d’acqua. Eppure ciascuno vacilla di fronte allo svanire di quelle certezze dettate dall’abitudine a credere vero quello che, spesso, tale non è. La Morte, ad esempio. Un’uscita di scena definitiva. “All’inizio della mia carriera si rivolgevano a me chiamandomi... a Pa’. Dopo i miei primi successi... Sor Pa’. All’indomani della mia esperienza con Federico Fellini... Maestro!”. Ecco, il sapere che un’icona come quella di Paolo Villaggio non sia più presente in carne e ossa, fa sì che le emozioni si accavallino e la sua voce, i suoi personaggi comincino a scorrere nella mente come fotogrammi di un film montato male che riportano alla memoria le sue gag, il suo sorriso sarcastico, le sue battute pungenti... PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.


Le difficoltà dell’amore.
giovedì 7 luglio 2016 di Marilena Dattis

L’incapacità di amare, il coraggio di cambiare.


L’umano diritto di avere diritti.
sabato 6 febbraio 2016 di Marilena Dattis

Vladimir Luxuria si racconta.


Giorgio Faletti.
domenica 6 luglio 2014 di Marilena Dattis

L’importante è quello che provi mentre corri.


C’è ancora qualcosa da dire sul Neorealismo cinematografico?
mercoledì 4 giugno 2014 di Marilena Dattis

Il cristallo italiano. Modernità e metacinema.


Festival Euromediterraneo Altomonte 2012.
venerdì 13 luglio 2012 di Marilena Dattis

La Calabria che ci piace.


Omaggio a Mario Monicelli.
domenica 5 dicembre 2010 di Marilena Dattis

L’ultimo "Ciak " Mario Monicelli lo ha voluto dare a suo modo. Non aspettando che la morte arrivasse, ma andandogli incontro, anticipandola senza concedere e concedersi abbuoni, lasciandoci con quel dolce amaro tipico dei suoi migliori film. Quel dolce, come lo definì Miccichè, di essere "autore" suo malgrado e l’amaro di una morte imprevedibile. Del resto in molti suoi film la rappresentazione della morte avviene senza sconti ne’ edulcorazioni, basti pensare a "I soliti ignoti" o a "La grande guerra". Era il 1958, quando Monicelli con Age e Scarpelli scardina completamente un genere definito per antonomasia comico e brillante: quello della commedia. Il film è naturalmente "I soliti ignoti", dove per la prima volta compare in un film "comico" la morte in scena, quella di Cosimo interpretato da Memmo Carotenuto. La morte tragica e solitaria di Cosimo getta una luce di amarezza irreversibile sul resto del film e sull’ulteriore sviluppo della "commedia all’italiana" che non sarà più quella di prima, anzi sarà qualcosa di completamente nuovo. Questo precedente costituirà la base di un processo di maturazione, che condurrà la commedia, le sue storie, i suoi autori, a sfidare il genere comico con sempre maggiori ambizioni. Così con "La grande guerra" (1959), Monicelli sfida produttori e critica... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.



Dino De Laurentiis.
sabato 20 novembre 2010 di Marilena Dattis

Una vita da Oscar.


Quel festival delle emozioni...
sabato 19 giugno 2010 di Marilena Dattis

...che si chiama film.


Commedia?
sabato 24 aprile 2010 di Marilena Dattis

Si grazie. Ma all’italiana.


Omaggio a Raimondo Vianello.
venerdì 16 aprile 2010 di Marilena Dattis

Un uomo elegante, colto, raffinato e con una dote innata: il senso dell’ironia al servizio dell’intelligenza, tutto questo ha fatto di Raimondo Vianello un personaggio unico nel panorama dello spettacolo italiano. La sua carriera artistica avviene in modo casuale, nel 1950 viene scelto dalla storica coppia Garinei e Giovannini per interpretare un piccolo ruolo in una rivista e la sua carriera teatrale prosegue accanto ai grandi nomi dell’epoca da Macario a Carlo Dapporto a Gino Bramieri. Per il cinema gira circa 70 film e dal 1968 inizia a collaborare anche come sceneggiatore. Ma il cinema non era la sua grande passione, la maggior parte del comico di tradizione si realizza attraverso il teatro ed è mediante il mezzo televisivo che Vianello riesce ad esprimere quel grande senso dell’humour che lo contraddistingue, mettendo in scena il teatro della vita. Nel 1954 ha inizio il suo sodalizio televisivo con Ugo Tognazzi, la trasmissione è Un, due, tre. E da grandi attori quali sono, con il loro modo di intendere il comico come cultura alta inteso anche come grande strumento di contatto con la vita quotidiana, che iniziano a prendere in giro quella stessa televisione di cui fanno parte (memorabile la parodia della trasmissione di Mario... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.



E pensare che c’era il pensiero!
mercoledì 7 aprile 2010 di Marilena Dattis

Secondo il modello di Giovanni Russo.


Alfred Hitchcock - Dalla suspense al voyeurismo.
venerdì 11 dicembre 2009 di Marilena Dattis

Tra aneddoti e curiosità: ritratto di un grande regista.


Baaria.
domenica 4 ottobre 2009 di Marilena Dattis

...corri Peppino corri!


Nanni Moretti.
giovedì 24 settembre 2009 di Marilena Dattis

Approfondimento su uno dei registi che hanno fatto la storia del cinema italiano


CIAK...
mercoledì 16 settembre 2009 di Marilena Dattis

...si gira italiano


Il piacere dell’amore.
giovedì 1 gennaio 2009 di Marilena Dattis

Questo strano sentimento...


The Life of David Gale
domenica 30 marzo 2003 di Marilena Dattis

Il crimine è certo. La verità no...Un film per riflettere sul pregiudizio con i suoi dannosi effetti.


Sul set di Anima graffiata.
sabato 15 marzo 2003 di Marilena Dattis

Intervista a Giancarlo Giannini ed al regista Alessandro De Robilant sul set del film Anima graffiata scritto da Maurizio Costanzo. Tra gli interpreti Francesca Neri ed Emilio Solfrizzi.


Addio Alberto.
domenica 2 marzo 2003 di Marilena Dattis





Il patrimonio artistico dei tuoi film e le tue interpretazioni indimenticabili resteranno sempre vive e indelebili nella memoria collettiva.


Intervista a Francesco Cabras.
mercoledì 12 febbraio 2003 di Marilena Dattis

Personalità poliedrica: autore di brevi racconti (premio Andersen 1998), di testi per canzoni ("Tre parole" di Valeria Rossi), regista ma, soprattutto, attore di grande talento. Attualmente impegnato sul set dell’ultimo film di Mel Gibson "Passion" in cui interpreta il ruolo di Gesmas (il ladrone cattivo).


Mimmo Calopresti
sabato 9 novembre 2002 di Marilena Dattis

Un uomo, un attore, un regista esploratore dell?animo umano.


Senso
sabato 8 giugno 2002 di Marilena Dattis

Quando la messa in scena diventa messa in abisso nella decomposizione dell’immagine-cristallo deleuziana.


Parliamo di METACINEMA: Bellissima
venerdì 31 maggio 2002 di Marilena Dattis

Un’analisi metacinematografica del capolavoro di Luchino Visconti.


La cineterapia
lunedì 22 aprile 2002 di Marilena Dattis

Per capirne i concetti, partendo dalla funzione dello spettatore e dall’utilizzo del film come metafora terapeutica


Addio a Billy Wilder
domenica 14 aprile 2002 di Marilena Dattis

E’ morto ad Hollywood il grande regista austriaco, nato a Vienna nel 1906...autore di capolavori come Viale del tramonto, Sabrina, A qualcuno piace caldo...


La storia dell’Oscar cinematografico
sabato 13 aprile 2002 di Marilena Dattis

Breve storia dell’Oscar. Curiosità, aneddoti. Gli Oscar italiani.


Mi chiamo Sam
sabato 30 marzo 2002 di Marilena Dattis

Essere normali è il requisito fondamentale per essere dei buoni genitori? Ma cos’è la normalità? Un parametro dato dal quoziente d’intelligenza o piuttosto una vita felice fatta di cose semplici ma vere?


A Beautifull Mind
sabato 30 marzo 2002 di Marilena Dattis

Può una mente geniale perdersi e ritrovarsi grazie a formule matematiche?


INCONTRO CON IL CINEMA: GIANNI AMELIO
martedì 18 dicembre 2001 di Marilena Dattis

Parliamo di cinema con Gianni Amelio, uno dei registi più importanti del panorama italiano degli ultimi anni. Candidato all’Oscar per Porte aperte nel 1990 e vincitore del Leone d’oro a Venezia con Così ridevano nel 1998. Il regista calabrese si è sottoposto volentieri ad una serie di domande raccontandoci qual è la sua idea di cinema. Il risultato è una piacevole conversazione , durante la quale sono emersi anche spunti e suggerimenti per coloro che il cinema sognano un giorno di poterlo fare.


Ladri di biciclette
venerdì 15 giugno 2001 di Marilena Dattis
Alla riscoperta del grande cinema italiano


PROPRIETARIO Neverland Scarl
ISSN 2385-0876
Iscrizione Reg. Stampa (Trib. Cosenza ) n° 653 - 08.09.2000
Redazione via Puccini, 100 87040 Castrolibero(CS)
Tel. 0984852234 - Fax 0984854707
Direttore responsabile: Dr. Giorgio Marchese
Hosting fornito da: Aruba spa, p.zza Garibaldi 8, 52010 - Soci (Ar)
Tutti i diritti riservati


Statistiche Visite
Webmaster: Alessandro Granata


Neverland Scarl - Corso di formazione