Approfondimenti
tecnici
Va
bene qualsiasi motivo per fare sport, se non vuoi fare sport per non
faticare, per non soffrire, per non essere sconfitto, fallo per
metterti in posa, per far parte di un gruppo, per incontrare gente,
per condividere; ogni motivo va bene per essere trascinato nel mondo
dello Sport, i benefici comunque sono tanti, mettersi in gioco,
allenarsi fisicamente e mentalmente a gare più o meno
impegnative.
Aderisci
all’esercito del selfie, in ogni allenamento o gara, armati di
telefono per memorizzare momenti importanti, per rivederti, per
pubblicare foto, post e articoli, questo è anche parte del
bizzarro, fantastico, sorprendente, affascinante mondo dello Sport,
l’economia del selfie alleata dello Sport.
Puoi
scegliere se poltrire e chattare o metterti in movimento alla ricerca
di persone in carne ossa, salire sul treno dello Sport, faticare in
compagnia, confrontarti con gli altri, condividere albe e tramonti,
parchi e ville, strade, sentieri e piste.
Allenamenti
e gare e poi quanto meno porti a casa un po’ di selfie che
fanno parte dell’allenamento così come lo stretching, le
andature, le ripetute, il fartlek, la progressione, il lento.
Grazie
ai selfie riesci a rendere gradevole l’allenamento, a
memorizzare momenti importanti di fatica, gesti atletici più o
meno performanti, in certo qual modo allenamento e fatica vengono
assorbiti e metabolizzati, ti puoi vedere e rivedere come fatichi,
puoi studiare il tuo gesto atletico e quello degli altri, puoi
apprendere dall’esperienza, ti puoi rivedere domani e dopodomani,
puoi essere autoironico e umorista, puoi superare momenti difficili
ridendo del passato trascorso con amici di avventura, questo è
lo sport che vogliamo noi amatori, per i professionisti tutto cambia,
tutto è diverso, si fa sul serio.
C’è
sempre più consapevolezza che l’esercizio fisico è
una sorta di medicinale senza effetti collaterali per prevenire
malessere e per il raggiungimento di uno stato di benessere
psicofisico, emotivo e relazionale.
E’
importante lavorare su obiettivi, sul superare errori e sconfitte, si
impara da tutto ciò che succede e si può fare meglio in
futuro come individui e come squadra conoscendosi meglio.
Si
impara sempre dall’esperienza, importante è mettersi in gioco,
uscire dalla zona di comfort, si può scegliere di restare
seduti dietro le quinte, comodi, ma solo mettendosi in gioco e
facendo esperienza ci possono essere i presupposti per far meglio e
conoscersi meglio, la prossima volta si potrà fare
diversamente e meglio.
Siamo
tutti in grado di poter partecipare, competere, eccellere, basta
volerlo. Non aspettare il momento migliore, è sempre il
momento per mettersi in gioco e apprendere dall’esperienza.
Anything
is possibile, together is much better (Ogni cosa diventa
possibile, insieme è più facile).
Sport
è anche solidarietà, inclusione, integrazione,
consapevolezza corporea dei propri limiti, osare senza esagerare, lo
sport che dà ma a volte toglie, lo sport come rete sociale,
fidarsi è affidarsi.
Costruisci
una meta, obiettivo, risultato iniziando a piccoli passi, con piccoli
movimenti, sperimentando e iniziando a utilizzare risorse personali,
man mano sentirai crescere la passione, l’entusiasmo e svilupperai
più consapevolezza corporea e dei propri mezzi, avrai più
fiducia di te e delle tue possibilità e potenzialità,
lo sport incrementa autoefficacia, supererai momenti difficili fatti
di demotivazione, infortuni, sconfitte ma riuscirai a essere più
resiliente nello sport e nella vita, incontrerai persone, culture,
mondi e condividerai gioie e fatiche.
Per
approfondimenti è possibile consultare il libro O.R.A.
Obiettivi, risorse, autoefficacia. Modello di intervento per
raggiungere obiettivi nella vita e nello sport, Aras Edizioni,
2013.
https://www.ibs.it/obiettivi-risorse-autoefficacia-modello-di-libro-matteo-simone/e/9788896378991
Matteo
SIMONE Psicologo
delloSport
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
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