Cara
Letterina di Natale, se è consentito, ancora,
commuoversi pensando a te, io lo faccio…
Cara
Letterina, oggi guardando un cartellone in un negozio, coi tuoi
colori, rosso- verde- giallo… mi sei venuta in mente con un
laccio al cuore…
Rimpiango
la tua polvere dorata tra le dita, sul banco dove ti scrivevo…
e quella che rimaneva nella busta quando, in modo maldestro, ti
“nascondevo” sotto il tovagliolo di mio padre affinchè
ti trovasse…. La tua polverina rimaneva anche sulle sue mani e
poi di nuovo sulle mie, quando lui ti passava a me affinchè io
leggessi il tuo contenuto.
Cara
Letterina di Natale, tu rappresentavi quel momento magico che resta
nel cuore di ogni bambino che ha il diritto di sognare, di sperare e
di desiderare… e di stare al centro dell’attenzione
almeno e di sicuro quella volta all’anno in cui la Festa per
eccellenza lo pone al primo posto. Resti tra i ricordi più
indelebili di me bambina e di chiunque vedesse, nella famiglia, il
suo mondo, da vivere e ricostruire, a modo proprio, nel corso della
propria vita….
Cara
Letterina, ti ho persa e ritrovata tra le mani di mia figlia che a
sua volta già ti ha persa per ritrovarti, forse un giorno, tra
le mani di suo figlio….
Tu
passi di mano in mano e regali quello che per cui ti hanno inventata
e che non smetterai mai di dare, ma oggi io ti penso e forse piango
un po’ perché, a pensarti, forse mi ritrovo ancora un
po’ di polvere dorata tra le dita … e spero ancora…..
ed è già Natale!!!
Stefania Labate (24 dicembre 2015)
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