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Per sempre.
di Fernanda Annesi  ( fernanda_65@yahoo.it )

2 febbraio 2018






Penso, annuso. Sogno.


Pensieri degli anni difficili

Per sempre, da sempre.

Sono troppe le cose che mi sfuggono, non riesco ad afferrare, me ne accorgo solo un attimo dopo. Dopo, quando ormai è già svanito l’istante, quando lo sguardo troppo veloce non è riuscito ad afferrare la parola.

Quest’oggi, immersa nei pensieri più profondi, mi ritrovo a camminare su una strada più volte calpestata. L’aria insolitamente fresca, alternata ad esagerate correnti di calore, completa la sensazione della confusione, che mi avvolge.

Una strana sensazione mi pervade. Sarà cominciata una nuova fase? Un’altra, che assumerà i contorni di un diverso periodo della vita che comprenderà una essenza.

Dimenticata.

Difficilmente riesco a staccarmi dai momenti. Ci penso e ripenso e pur intravedendo il sole all’improvviso provo una sorta di malinconia che mi trattiene.

Mai la stessa. Il cambiamento legato agli istanti che restano, la paura, come sempre, accompagna ogni respiro. Un prezzo alto da pagare per vivere senza dover fare continuamente i conti.

Arrivo, come sempre, carica e desiderosa di riempire. Mi fermo ad ascoltare gli occhi della gente e, senza poter fare niente, mi ritrovo all’interno di un pensiero che non mi appartiene, ma sento come fosse mio. Un senso di soffocamento impedisce il respiro.

Per sempre. Afferro l’origine, torno velocemente indietro e mi tranquillizzo.

La connessione logica fra due punti. Facile da trovare, basta soffermarsi su quello che in mezzo potrebbe legare i due lembi senza tirare in un armonico incastro, come le mani che in naturalezza si incontrano senza affannarsi alla ricerca l’una dell’altra.

Per sempre. Come è strano averne paura e nello stesso tempo cercare il modo per fermarsi ancora un altro po’.

Vorrei questa sera, che si avvia alla notte, poter uscire senza dover ancora una volta tornare. Vorrei non dover parlare, ma condividere i pensieri senza pronunciare. Vorrei avere le stesse vecchie sicurezze di un tempo.

Mi piacerebbe potermi muovere nel buio senza luce, solo qualche spiraglio a guidare e senza obbligare. Ma il bagliore intenso mi scopre all’improvviso sorprendendomi con le braccia chiuse a proteggere, ma non ad allontanare, con le mani legate. Vorrei...poterlo trasmettere senza troppe spiegazioni.

Tutto si complica quando il desiderio del per sempre si interpone a chiedere garanzie. Sprovveduta oppure solo impaurita?

Silenzio. Provo a chiudere la porta senza far rumore, cerco di non lasciare fuori i giorni di promesse, le parole di futuro senza obblighi, i momenti che porterò, di sicuro, nel bagaglio delle cose senza tempo.

Fernanda (22 giugno 2012)

Penso, nel silenzio profumato dai colori tenui della notte

Annuso, la dolcezza dell’abitudine che lentamente si impossessa di me

Sogno, libertà senza confini da godere insieme

 

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