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A proposito di PIL...
di Mariano Marchese  ( marianomarchese1@gmail.com )

12 agosto 2003

Nel periodo in cui la maggioranza degli italiani sta vivendo le tanto agognate ferie estive, ecco giungere una notizia, diramata dall'ISTAT, secondo cui il P.I.L., ovvero il prodotto interno lordo, anche nel secondo trimestre è in calo, ma la notizia più preoccupante è rappresentata dal fatto che ciò non accadeva dal lontano 1992, ovvero più di dieci anni or sono! Ciò, in parole povere significa che l'economia italiana è veramente in affanno, per non dire in difficoltà; e, mentre gli analisti ritengono, crediamo a ragion veduta , ( e per il fatto che questo è, o, almeno, dovrebbe essere il loro mestiere), che si possa utilizzare il tanto temuto termine di "recessione", l'ISTAT parla di "stagnazione" gettando la "solita" acqua sul "solito" fuoco delle polemiche che l'opposizione alimenta al pari dei drammatici incendi che stanno affliggendo mezza Europa! Riteniamo che in questo, cosi come in altri casi, la polemiche aventi ad oggetto esclusivamente il discredito e, quindi, senza alternative propositive valide, in grado di invertire il trend negativo della nostra economia siano veramente ridicole, ma ridicole sono anche le minimizzazioni del problema, infatti, qualche economista, con "posto sicuro" all'interno del Governo, ribaltando le posizioni degli analisti, rassicura tutti sostenendo che poi la situazione non è così drammatica come si vuol fare credere, perché, in fondo, (ma molto in fondo aggiungiamo noi) il P.I.L. sarebbe diminuito dello 0,1 % rispetto al trimestre precedente del 2003 e... PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO


....addirittura sarebbe aumentato dello 0,3 % rispetto al secondo trimestre del 2002...di fronte a simili dichiarazioni la domanda sorge spontanea: se oggi si parla da più parti di recessione e, addirittura il P.I.L. sarebbe aumentato, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, dello 0,3 %, allora lo scorso anno l’economia si è autorizzati a credere che fosse al collasso? Ma perché , allora, si paventava un’economia forte ed in continua crescita? A questo punto non si può parlare di responsabilità della destra o della sinistra, perché a ben guardare, sia gli uni che gli altri non hanno lavorato bene su questo punto, o no? Comunque, stando a quanto dichiarato dal viceministro per l’economia, Baldassarri con la prossima finanziaria si attuerà una strategia di rilancio dello sviluppo non solo come " mera spinta congiunturale " bensì come "seria e progressiva realizzazione di una di una strategia di riforme"; ne abbiamo viste e sentite così tante che prendiamo per buone tali dichiarazioni, non fosse altro che per "par condicio" nei confronti di altri Governi di altro colore politico che tanto hanno sbandierato e che poco hanno fatto nel concreto. Nel frattempo prendiamo solo atto, a proposito di P.I.L., dei dati in nostro possesso che parlano molto chiaro: il P.I.L. degli U.S.A. nel primo trimestre segnava un + 0,6%, nel Regno Unito un + 0,3% e in Giappone, addirittura, +1%....confrontando il nostro non possiamo non rilevare che per diventare la locomotiva d’Europa la strada da percorrere è ancora molto lunga...già ma quando l’avremmo imboccata? E, soprattutto dove sono le Rotaie.. c’è da pensare ancora a creare la strada ferrata.. per il resto, purché ci fosse ci andrebbe bene pure un treno locale...magari quelli messi a disposizione da Trenitalia S.p.A. nel meridione d’Italia!

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