HOME - GLI AUTORI - LE SEZIONI - VIDEO - LINK
 

Inviaci un tuo articolo

Partecipa anche tu !
Scrivi un articolo

   Cerca nel nostro archivio:
Che ne sarà di noi?
di Mariano Marchese  ( marianomarchese1@gmail.com )

7 settembre 2004

Questa la domanda che una società civile dovrebbe porsi alla luce degli ultimi avvenimenti in Cecenia. Inoltre viene da chiedersi se esista ancora una società civile o se sia mai esistita; a questo punto, forse, ci si dovrebbe domandare, con umiliante coscienza, se non sia giunto il momento di iniziare una profonda opera di civilizzazione attraverso la reintroduzione globalizzata di quei valori palesemente estinti da tempo. Certo è che l'intera umanità vive uno dei momenti più bui della sua millenaria storia. Siamo a settembre, e, stringendoci ancora una volta intorno al popolo americano, ci stavamo preparando alla commemorazione di quel famoso undici settembre 2001, giorno in cui la follia umana si rese follemente protagonista di un clamoroso gesto omicida, mietendo circa duemilacinquecento vittime colpevoli solo di essersi trovate nel posto sbagliato al momento sbagliato.Penso che ognuno di noi serbi ancora, impresse indelebilmente nella sua memoria, le incredibili scene dei due aerei impazziti mentre impattavano sulle strutture delle twin towers, le torri gemelle! Abbiamo assistito, quasi in diretta, alla lenta agonia di quelle torri, definite indistruttibili, mentre, al pari di costruzioni in plastica, si ripiegavano su se stesse in una nuvola di fumo, tra carte svolazzanti ... PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.


...terrore, disperazione e morte: attraverso lo schermo dei televisori, sembrava che quei fieri giganti, simbolo di civiltà e progresso, si stessero inginocchiando di fronte all’arroganza e alla furia omicida di un drappello di uomini che uomini non potevano essere. Quelle torri si trascinarono dietro la nostra dignità di esseri umani, il mondo intero era stato schiaffeggiato in pieno volto da una frangia impazzita del terrorismo islamico che forse islamico non era in quanto la religione islamica, il corano più in generale, non prevedono simili gesti di follia. Come ci rifiutiamo di credere che quel drappello di uomini, o meglio, di terroristi imbecilli e ceceni che ha sacrificato centocinquanta bambini in una scuola e le nostre coscienze ognuna nella propria interiorità, possano essere di credo islamico. Riteniamo che i terroristi di tutto il mondo siano accomunati da una stessa bandiera e da un unico colore, la bandiera è quella dell’odio e il colore è quello rosso del sangue che versano da vittime innocenti in nome di una follia che non può appartenere a nessun credo religioso. I centocinquanta bambini innocenti in quella scuola cecena erano andati per imparare la vita e, invece, per mano di barbari assassini bastardi e senz’anima, hanno trovato la morte. Provo un profondo sentimento di vergogna, si, mi vergogno di appartenere alla categoria degli esseri umani così barbari e senza cuore, mi vergogno di avere le stesse umane sembianze di chi alza la mano omicida su bambini innocenti che non hanno ancora avuto il tempo di aprirsi alla vita...i veri condannati siamo noi, in quanto siamo costretti ad assistere a chissà quali altre nefandezze. Riesco a trovare pace solo così, pensando che quei bambini puri e innocenti ora saranno veramente felici lontano da noi crudeli esseri umani..

SERVIZI
Home
Stampa questo lavoro
(per una stampa ottimale si consiglia di utilizzare Internet Explorer)

Segnala questo articolo
Introduci il tuo nome:
Introduci email destinatario:

STESSA CATEGORIA
Il male di vivere
Le stranezze della vita
Buon viaggio!
Mondi paralleli.
Guardarsi dentro...
Natale di trasformazione.
Omaggio a Raimondo Vianello.
Regia infamante.
La Sirena.
L’oblio iraniano...
Fratelli d’Italia?
Caro governo!
La nazione dei bisonti.
Girotondi si...girotondi no
Dalla pelle al cuore. Si può uscire dalla crisi?
Omaggio a Mario Monicelli.
Sodoma o Gomorra? (tra bullismo e babygang)
C’era una volta il Bel Paese...riflessioni d’inizio stagione
Rave party e danza della sordità.
Caino e Abele.
DELLO STESSO AUTORE
E’ utile piangere sull’acqua versata?
La vita è bella...
Regole d’oro.
Le stranezze della vita
Alitalia...
A proposito di PIL...
Mare... d’amare?
Fratelli d’Italia?
Mare da bere?
Pensare...
Il valore dell’Introspezione...
L’interiorità del macrocosmo...
Vizi privati... pubbliche virtù!
A proposito di terrorismo...
Trasgressione e Logica.
I giusti e la giustizia.
Calcio e follia.
La Libertà e il corretto Pensare.
Cose nostre...
Autunno ed immigrazione
ARCHIVIO ARTICOLI
Rubriche
Settore Legale
Medicina, Psicologia, Neuroscienze e Counseling
Scienza & Medicina
Emozioni del mattino - Poesie
Economia, Finanza e Risorse Umane
Cultura
Parli la lingua? - DIZIONARI ON LINE
Proverbi e Aforismi
Al di là del muro! - Epistole dal carcere
Editoriali
Organizza il tuo tempo
PROGETTO SCUOLA
La Finestra sul cortile - Opinioni, racconti, sensazioni...
Legislazione su Internet
Psicologia della comunicazione
La voce dei Lettori .
Filosofia & Pedagogia
Motori
Spulciando qua e là - Curiosità
Amianto - Ieri, oggi, domani
MUSICA
Il mondo dei sapori
Spazio consumatori
Comunità e Diritto
Vorrei Vederci Chiaro!
News - Comunicati Stampa
Una vita controvento.

PROPRIETARIO Neverland Scarl
ISSN 2385-0876
Iscrizione Reg. Stampa (Trib. Cosenza ) n° 653 - 08.09.2000
Redazione via Puccini, 100 87040 Castrolibero(CS)
Tel. 0984852234 - Fax 0984854707
Direttore responsabile: Dr. Giorgio Marchese
Hosting fornito da: Aruba spa, p.zza Garibaldi 8, 52010 - Soci (Ar)
Tutti i diritti riservati


Statistiche Visite
Webmaster: Alessandro Granata


Neverland Scarl - Corso di formazione