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di Maria Cipparrone  (  mariellacipparrone@libero.it )

21 ottobre 2010


Bollette elettriche: prima di pagare...; metano: ritorna l'Iva al 10%...; turismo: fondo a favore dei consumatori; carta d'identità: attenzione alle frontiere...


 

Alla luce delle continue sanzioni che l’Autorita’ commina ad aziende senza scrupoli, le associazioni dei consumatori consigliano di controllare le bollette ed eventualmente contestarle. "Nel 2009 l’Antitrust ha sanzionato le imprese dell’energia elettrica e del gas per 1 milione e 130.000 euro per pratiche commerciali scorrette. Adesso l’Autorita’ per l’energia - scrive le associazioni - sanziona ancora le imprese energetiche con 1,8 mln di euro per mancata trasparenza delle bollette e per non avere applicato le normative stabilite dall’Autorita’". Pertanto, e’ necessario controllare sempre la bolletta: spesso la domiciliazione in banca o alla posta ci porta a pagare senza controllare l’esattezza di quanto addebitato con il rischio di pagare bollette "gonfiate". Quando ci accorgiamo che la bolletta e’ "gonfiata", se le differenze tra consumo presunto e consumo effettivo sono significative, bisogna non pagare e presentare reclamo. In caso di mancata risposta, risposta negativa o insoddisfacente, e’ consigliabile contattare un’associazione dei consumatori per avviare la procedura di conciliazione che permettera’ il recupero delle somme pagate in piu’ senza dover attendere il conguaglio e valutare se ricorrono i termini di una denuncia all’Autorita’ Garante della concorrenza e del mercato o dell’energia elettrica e del gas . Altro aspetto vessatorio e’ l’invio della bolletta quando i termini di pagamento sono scaduti. Nella bolletta successiva viene comminata la sanzione per ritardato pagamento. Anche in questo caso e’ opportuno segnalare alle associazioni dei consumatori e alla stessa Autorita’ per l’energia in modo da accertare se si tratta di casi isolati o di una pratica commerciale scorretta.

Le associazioni dei consumatori hanno accolto con soddisfazione l’esito dell’azione legale avviata dal Sunia sull’Iva per il metano da riscaldamento e acqua calda. Si tratta di una questione annosa che finalmente sembra aver trovato una soluzione. Quella avviata dal Sunia non puo’ dirsi a tutti gli effetti una vera e propria Class action, non essendo mai approdata davanti a un giudice. Restano tuttavia i positivi effetti di tale azione legale: ora infatti potranno partire le richieste di rimborso da parte di quei cittadini che negli ultimi anni hanno pagato l’Iva per il metano da riscaldamento e acqua calda con aliquota al 20% anziche’ al 10%. A tal fine, le associazioni stanno predisponendo i moduli attraverso i quali gli utenti potranno chiedere e ottenere la restituzione delle somme pagate in eccesso.

Fallimenti di compagnie aeree, ritardi e annullamento dei voli, vacanze rovinate, trasporto ferroviario ‘colabrodo’ nelle aree deboli del Paese ed in particolare al Sud, sono solo alcune delle debolezze endemiche del sistema turistico italiano, che hanno colpito e continuano a colpire un turismo che ormai ha decine di Paesi competitor. Secondo le associazioni dei consumatori questi sono solo alcuni dei disagi che devono affrontare i turisti e che la Conferenza nazionale del turismo che è iniziata a Cernobbio ha il dovere di affrontare. Le associazioni chiedono, percio’, al ministro Brambilla "la costituzione di un Fondo paritetico costituito dalle associazioni delle aziende turistiche e del volo e dalle associazioni consumatori sotto il controllo del ministero e dell’Enac. Un fondo alimentato con 50 centesimi di euro per tratta aerea e con una quota a carico dei tour operator e delle agenzie di viaggio per ogni contratto chiuso con i consumatori".

Turisti alla frontiera? Attenzione perche’ se si ha una carta di identita’ prorogata questa rischia di essere rifiutata dal paese di ingresso. In diversi stati, infatti, risulta non valido l’attestato di proroga a dieci anni rilasciato con una dichiarazione o un timbro. Il risultato e’ che il turista italiano rimane fermo alla frontiera perche’ il documento, valido in Italia, non e’ riconosciuto nel paese di ingresso. E’ quanto denunciato dalle associazioni dei consumatori che citano "il Decreto Legge 112 del 25.06.2008" che proroga di diritto per 5 anni la validita’ delle carte d’identita’ emesse a partire dal 26/6/2003. I Comuni italiani hanno, conseguentemente, provveduto in tal senso, prorogando i documenti rilasciati mediante attestazione cartacea (per la carta di identita’ elettronica) o mediante annotazione a timbro (per la carta di identita’ cartacea). Ma questo rinnovo non e’ riconosciuto da diversi paesi esteri (Egitto, Croazia, Romania, Svizzera, Tunisia, Turchia....) che hanno formalmente notificato di non riconoscere tale modalita’ attestante la validita’ e proroga della carta d’identita’ cartacea o elettronica. Per questo si chiede di organizzare un incontro urgente all’Anci per verificare le piu’ opportune modalita’ attuative delle disposizioni di legge a garanzia dei diritti inviolabili dei cittadini/consumatori.

 

Maria Cipparrone

 

 

 

 

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