Tra i prodotti contenenti amianto utilizzati nel settore delle costruzioni un certo ruolo spetta ai pavimenti in vinil amianto, impropriamente chiamati linoleum.
Spesso, infatti, per identificare i pavimenti resilienti (vinilici, in gomma e di linoleum) si usa, a torto, il termine linoleum. In effetti il linoleum è un materiale di rivestimento naturale, ottenuto pressando su una tela di juta un impasto formato da colofonia, olio di lino, farina di sughero, minerali e coloranti. Il linoleum ha ottime proprietà antibatteriche naturali, e viene ancora oggi prodotto in alcuni impianti, uno dei quali si trova in Umbria.
I pavimenti in vinil - amianto invece venivano realizzati miscelando e trattando opportunamente amianto, cariche inerti e PVC. L’amianto aggiunto serviva per migliorarne le caratteristiche di resistenza meccanica, alla corrosione e al calore.
Pur se tali materiali non hanno avuto grosso impiego nel nostro territorio, e la loro presenza, rispetto ai materiali in cemento - amianto, è assolutamente limitata, tuttavia esiste una certa disinformazione in merito e una scarsa percezione del rischio. Infatti difficilmente i pavimenti in vinil - amianto vengono considerati pericolosi, pur avendo una potenziale presenza di amianto e quindi rappresentando un possibile rischio per i frequentatori (lavoratori, visitatori, terzi).
Questi pavimenti, per praticità, economicità, facilità di posa e manutenzione si trovano con maggior frequenza nei seguenti immobili:
- scuole (palestre);
- case di cura e di ricovero, ospedali;
- industrie e uffici;
- case popolari e rurali.
Il problema dei pavimenti resilienti, come non deve essere sottovalutato, non deve neanche essere sovrastimato; infatti sono da considerare alcuni elementi:
- la presenza dell’amianto dipende dal tipo di pavimento;
- nei pavimenti in cui l’amianto è presente, il quantitativo è estremamente limitato;
- per le caratteristiche del vinil - amianto le fibre tendono ad essere rilasciate solo in casi di estremo deterioramento.
Oneri del proprietario
La gestione in sicurezza dei materiali contenenti amianto coinvolge più soggetti, ma gli obblighi principali sono a carico del proprietario (o del datore di lavoro) che, congiuntamente al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, deve:
- verificare l’eventuale presenza di manufatti contenenti amianto;
- richiedere, in caso di incertezza sulla presenza dell’amianto, un’analisi di laboratorio;
- effettuare, in caso di presenza di tali materiali, interventi di controllo e verifica periodici;
- programmare, in relazione al documento di valutazione dei rischi, l’eventuale intervento di bonifica;
- predisporre eventuali procedure di sicurezza per le attività di pulizia, manutenzione ecc. riferite ai locali dove è presente il materiale.
Verificare la presenza dell’amianto nei manufatti è praticamente impossibile senza l’aiuto del laboratorio.
Tuttavia esistono alcuni elementi che consentono di orientarsi nel distinguere i pavimenti in vinil - amianto da quelli in linoleum:
- il linoleum è prodotto in fogli o rotoli o piastrelle grandi, mentre il vinil - amianto, per la maggiore rigidità della mescola, è quasi sempre in piastrelle piccole (25x25 cm o 30x30 cm);
- sul rovescio del pavimento in linoleum si trova sempre la juta.
Interventi di bonifica
Nel caso in cui l’analisi confermi la presenza di amianto nel pavimento, e l’usura o il danneggiamento dei materiali siano tali da richiedere una necessaria azione di bonifica, gli interventi possibili sono due: il confinamento e la rimozione. In questi casi infatti non è possibile ricorrere ad azioni di incapsulamento in quanto, trattandosi di superfici lisce e calpestabili, i prodotti impregnanti utilizzati per legare le fibre con la matrice non assolverebbero la loro funzione.
Il confinamento consiste nell’applicazione di un nuovo pavimento che viene incollato al di sopra del pavimento in essere. Gli svantaggi del confinamento sono essenzialmente legati al fatto che l’amianto resta in sito, sebbene ’’sepolto’’.
La rimozione ha tutti gli inconvenienti che comporta un intervento sull’amianto, con la necessità di ricorrere a ditte specializzate, con attrezzature adeguate, e con costi decisamente superiori, anche in relazione allo smaltimento dei materiali. Comunque porta alla definitiva risoluzione del problema.
Dr. Martino M. Rizzo
Dr. Leonardo Lione