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COSI’ PICCOLI ... COSI’ GRANDI
di Katia Caprarelli  ( katia.caprarelli@tin.it )

14 giugno 2002

Quanta energia è nei nostri figli... pronta a manifestarsi in mille sfumature diverse... a stupirci ... a rallegrarci... e, sotto sotto, a inorgoglirci.... E quanta disarmante semplicità è nelle loro riflessioni...


 

Quanta energia è nei nostri figli... pronta a manifestarsi in mille sfumature diverse... a stupirci ... a rallegrarci... e, sotto sotto, a inorgoglirci.... E quanta disarmante semplicità (logica inconfutabile) è nelle loro riflessioni...

Potremmo e dovremmo imparare da loro l’essenza del vivere secondo natura (logica, madre del nostro benessere psico-fisico)... Basterebbe riflettere su quali sono i motivi di sofferenza dei nostri figli (i più piccoli)... capire, in altre parole, cosa li induce ad attirare la nostra attenzione con il pianto : la mancanza del necessario, ovvero il mancato appagamento dei bisogni primari... non vi è nel loro lamento un sotterfugio malizioso (comportamento così frequente tra noi adulti da indurci a proiettarlo anche su esseri umani "puliti").

I bimbi sono felici con poco... mentre noi adulti siamo spesso infelici (o almeno insoddisfatti) pur avendo tanto... Occorre quindi rimettersi in discussione e dimostrare loro di saper ancora ascoltare... cambiare ... crescere...

Qualche tempo fa mi trovai a soffrire per amore ( a chi non è capitato !?) e mi sentii consigliare da una amica (adulta) un rimedio di sicura efficacia (a suo dire) per la mia sofferenza: << un bel viaggio ... è quel che ti ci vuole !>>. Incredibile vero ? Fu come bussare ad una porta per chiedere acqua e ricevere un vaso cinese ...

Ma quando è stato che noi esseri umani abbiamo perso confidenza con la nostra natura? Proprio da piccoli crescendo in un mondo che ci inculcava, via etere e non, il "finto bisogno" del desiderio... ma anche quando, ad esempio, la nostra richiesta di affetto metteva così in imbarazzo alcuni austeri genitori da indurli a sviare la nostra attenzione dal bisogno in questione ad una "neutra" compensazione (un dolcetto, un giocattolo ...e quant’altro). E pensare che questo è solo uno dei tanti esempi possibili...

Fortunatamente, oggi, i nuovi genitori sono più evoluti, e riescono a soddisfare i bisogni dei propri figli, capendo che , tra un appagamento e l’altro, c’è qualcosa di ancora più subdolo da dover prevenire e non sottovalutare: la noia. Il bambino piccolo ci comunica sempre il disagio provato per il sopraggiungere della noia (mentre noi adulti non la percepiamo che quando , al culmine, proviamo una fastidiosa insoddisfazione , un inspiegabile cambiamento d’umore... e diventiamo irritabili ...). La noia produce sofferenza poiché è obbligo dell’energia (quindi anche di quella vitale umana) di produrre un effetto... Ma se l’utilizzo dell’energia non è correttamente indirizzato l’effetto prodotto può essere un danno piuttosto che un beneficio... Quante volte ci è capitato di pensare nei confronti di una persona molesta :<< ma questo/a non ha proprio niente di meglio da fare che darmi fastidio ? >> ... Corretta valutazione... e lapalissiana risposta... Se tutti avessimo dei sani interessi da coltivare, e su cui convogliare la nostra energia vitale umana non ci sarebbe tanta violenza... e/o odio e/o disagio sociale (droga, vandalismo... ecc) !

La noia è la resa della psiche, è il lasciarsi andare nella vita senza cercarne il senso e la pienezza... cullandosi nel dannoso far nulla... mentre l’energia vitale umana da amica ci diventa nemica e rompe i nostri equilibri interni producendo disagio mentale spesso neanche percepito (dannoso per noi e per gli altri) e fisico (i vari malanni)...

Sono i nostri figli a "chiederci" di ... crescere con loro...

 

N.d.A.

Per tutti i concetti (appena accennati ) riguardanti : l’energia vitale umana, la logica, i bisogni dell’essere umano ... suggerisco un opportuno approfondimento ... mediante i testi del Dott. Giovanni RUSSO (Scienziato - Psicoterapeuta - Medico) ... autore della Teoria P.E.A.

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